Animal Force fa parte del famoso Project China Hero, progetto in cui Sony Interactive Entertainment Shanghai che aveva lo scopo di individuare e supportare giochi realizzati da sviluppatori cinesi per poi farli sbarcare su PlayStation. Un titolo che ha due anime molto diverse al suo interno, quella del tower defence e quella da gioco di società. Sarà riuscito a farci divertire?
Animali in difesa dell’ umanità
Il mondo viene invaso da degli alieni che vogliono prendere e sondare alcuni umani dalle grandi città e la salvezza del mondo sarà affidata ad un branco di animali soprannaturali. A volte il destino sa essere proprio strano, non è così? Non c’è molto di più di questo per quanto riguarda storia, o piuttosto a parte l’incipit non ce ne è proprio traccia. Si passa di livello in livello, aumentando la difficoltà ed introducendo sia diverse tipologie di nemici sia animali unici che entreranno a far parte del proprio arsenale. L’ambientazione è carina, gli animali sono queste piccole creature che sembrano uscite da un libro per bambini. Ma oh no, è tutto tranne un gioco per bambini.
Mi è sembrato un gioco per bambini quando ho iniziato il tutorial, in cui è presente una donna dalla voce dolce e materna che spiegava i meccanismi di questo gioco nel modo più ovvio possibile. Si gioca con un singolo controller Move che funziona come astronave. Questa astronave ha la capacità di raccogliere e rilasciare gli animali e ha un paio di poteri che puoi usare quando sono disponibili. Ogni livello si svolge in una singolare arena 3D. Il gioco può essere fruito al meglio da seduto però è lontano da essere un gioco rilassante.
Uno zoo nello spazio
Animal Force è un action tower defense molto particolare. Come detto prima, sarà necessario giocare con un PlayStation Move che diventerà un razzo che potremo muovere sopra la superficie terrestre in quella che il gioco chiama modalità campagna. Per selezionare il livello basterà andare sul raggio azzurro che emetterà la navicella aliena nemica. Una volta completato un livello si potrà rigiocare, magari per effettuare una partita migliore.
I livelli si svolgeranno in un’arena 3D e lo scopo sarà quello di piazzare i vari animali nello spazio a 360°, in maniera tale che possano attaccare automaticamente, e quindi sconfiggere i nemici senza essere toccati. I nemici escono da dei portali seguendo un percorso fisso e, se riescono ad arrivare alla fine di esso, rapiscono un umano. Se vengono catturati abbastanza umani, la partita è finita.
Quindi noi in pratica durante la partita potremo gestire i vari animaletti posizionandoli e spostandoli a nostro piacimento nella mappa, purché siano lontani dal percorso avversario, visto che i simpatici eroi vengono distrutti al solo contatto col nemico. Noi, con il PlayStation Move potremo tocca i vari animaletti così facendo li potremo prendere e posizionare o persino comporre una torre da tenere sempre a portata di mano, da spostare all’ occorrenza muovendo il braccio nell’area, come se steste impugnando una bacchetta.
A livello strategico sarà molto importanti utilizzare nel migliore dei modi le varie specie di animali che si guadagnano nel corso dell’avventura. spaziano dai panda capaci di infliggere danno, a rinoceronti che rallentano nemici, uccelli capaci di evocare scudi protettivi e diverse altre tipologie. Stessa cosa vale per i nemici: c’è chi si limita a terminare il proprio percorso senza batter ciglio, e c’è chi invece spara verso gli animali, li carica improvvisamente, e dunque spingono l’utente ad adattarsi di conseguenza.
Animali dall’animo oscuro
Prima di avviare una missione dovremo scegliere un massimo di tre varianti di creaturine che potremo usare in essa. Durante il livello potremo ottenere casualmente, sconfiggendo i nemici, una delle tre tipologie di unità scelte che dovremo “acchiappare” per la mappa di gioco così da farle entrare tra le nostre difese. Il numero di animaletti che potremo gestire nel livello è limitato a circa una dozzina. Con le stelle invece che verranno lasciate da alcuni nemici uccisi potremo potenziare permanentemente le unità ed anche alcune abilità, come il numero totale di animali impilabili nella torre del PlayStation Move.
La campagna in totale quindi offre una trentina di livelli, alternati a boss che movimentano l’azione, anche se il nucleo base del gioco rimane sempre lo stesso. E’ un’esperienza sicuramente originale per il catalogo VR, e fa un discreto uso della realtà virtuale anche nelle regole di gameplay, ma la varietà non è il suo forte. Dopo qualche livello si risente la scarsa varietà delle situazioni proposte.
Purtroppo la visuale limitata, in accoppiata alla freneticità del ritmo, rendono Animal Force talvolta troppo confusionario, specie nei livelli più avanzati. Badare ai mostri, e alla posizione delle bestioline amichevoli in relazione alla distanza dei nemici, tutto ciò su più direzioni, non è il massimo della comodità, e ritrovarsi nel caos più totale non è affatto cosa rara. I controlli non si dimostrano sempre all’altezza della situazione, poiché dover “toccare” con il Move un preciso animaletto anziché un altro risulta molto più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando l’azione si fa più complessa. Anche la curva di difficoltà non aiuta di certo, dopo i primi livelli molto semplici ci siamo ritrovato ad affrontare più e più volte la stessa missione per poterci potenziare così da riuscire a superare un livello. Il gioco lancia sempre contro di te nemici spietati che uccidono il tuo intero gregge di animali in un attimo. Basta il tocco di un nemico alla tua unità per ucciderla istantaneamente e già dopo 4/5 livelli il tutto diventa frustante. Di certo non pretendevo di avere un gioco semplicissimo ma sicuramente la curva di difficoltà è tarata male, spingendoti a rifare più e più volte un livello così da ottenere abbastanza stelle per potenziarti. Un sistema simile a quello punitivo dei souls (anche se qui non perdi le “anime”).
Non è tutto
Oltre alla modalità campagna il gioco offre ancora ben tre diverse modalità multigiocatore in locale, che però poco davvero hanno a che fare con la modalità principale. Sembra di giocare due giochi completamente diversi! Potremmo paragonare queste modalità a ciò che offre PlayRoom VR, nel quale un utente dotato di visore ne dovrà sfidare fino altri tre, i quali giocheranno su TV e con un Dualshock in mano.
La prima modalità Ruba la Statua avrà da un alto il giocatore con il VR che dovrà eliminare i partecipanti sparandogli contro da diversi punti statici, mentre questi avranno il compito di portare alcune statue verso le uscite, senza ovviamente farsi colpire dal giocatore VR. Nella seconda modalità Trova l’Intruso, i tre utenti con il controller dovranno mimetizzarsi tra i vari NPC cercando di muoversi per la mappa come loro, mentre il giocatore VR avrà il compito di smascherarli. L’ultima modalità invece si chiama Dividi e Conga, è una sfida uno contro uno, un cui il giocatore che non indossa PSVR dovrà generare una fila di dieci omini per poi portarli all’uscita (razzo di salvataggio), mentre il giocatore armato di visore, dovrà impedire che ciò accada scaraventando umani contro la fila, cercando di allinearne 3 dello stesso tipo per farli sparire. Queste modalità sono sicuramente una buona aggiunta anche dopo un paio di partite diventeranno subito ripetitive e poco coinvolgenti.
Il comparto tecnico seppur non eccezionale è capace di immergere il giocatore in un mondo colorato e vivace. Sicuramente non sarà l’esperienza più immersiva provata in VR però non possiamo recriminare niente al comparto tecnico. Il comparto audio invece si compone di motivetti e suoni ben realizzati che però si ripetono all’infinito.
In conclusione
Animal Force ha al suo interno due anime molto diverse: quella da tower defence e quella da gioco per serate con gli amici. In entrambi i casi non riesce a brillare, sebbene la campagna sia la portata principale, nonché la più interessante. Le pecche principali sono la scarsa varietà di situazioni proposte e la curva di difficoltà troppo spostata sul difficile, la quale non permette di godersi il titolo. E’ un titolo da giocare senza troppe pretese.
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