All’apertura del secondo trimestre del 2019, Ubisoft si appresta a rilasciare l’ultimo esponente di uno dei suoi brand storici, la serie Anno. In occasione del lancio, l’azienda francese ha deciso di offrire ai giocatori la possibilità di testare l’ultima fatica del team di sviluppo Blue Byte. Infatti, dal 12 al 14 Aprile è stata rilasciata l’Open Beta del videogioco, che arriva su PC oggi, 16 Aprile.
Anno 1800 è un videogioco con un passato alle spalle di un certo spessore, che si è consolidato negli anni nel panorama dei gestionali. Quindi, dopo una parentesi in un’ambientazione futuristica per i titoli Anno 2070 e Anno 2205, avrà giovato alla serie un ritorno ad un ambientazione storica? Scopriamolo insieme nell’analisi dell’open beta.
Primi passi
Come suggerisce il titolo, Anno 1800 teletrasporta neofiti e amanti della serie nel passato, proponendo come periodo storico la rivoluzione industriale. Tale ambientazione è stata scenario nell’open beta di due modalità single player, Storia e Sandbox, ed una multiplayer. In ogni caso, prima di immergersi nella partita, il giocatore accederà ad un menù di personalizzazione riservato a più elementi. Difatti sarà possibile scegliere un avatar tra quelli disponibili, lo stemma della nostra compagnia commerciale, la presenza di suggerimenti in game e il livello di difficoltà. In quest’ultimo caso avremo tre modalità predefinite, più una personalizzata per le modalità single player, fattori che andranno ad influenzare alcune caratteristiche come il numero di risorse disponibili, la quantità delle nostre ricchezze iniziali, e la grandezza delle isole della mappa di gioco.
Un impero sorto dalle ceneri
Sebbene le due modalità single player possiedano una struttura di gioco identica, la modalità storia offrirà anche una retrospettiva sul passato del nostro avatar. Di conseguenza. dopo un breve canovaccio che spiega al giocatore il perché delle sue azioni, lo catapulta sulla prima isola da colonizzare. Quest’ultima rappresenterà il punto di partenza per la creazione del nostro impero commerciale e di una civiltà moderna e industrializzata. Per raggiungere tale obiettivo si comincia dal basso, rendendo appetibile il primo insediamento ed accompagnandolo nella sua evoluzione da un’economia agricola ad una industriale. Quindi inizialmente popoleremo il nostro primo insediamento, provvedendo successivamente alle varie necessità dei nuovi cittadini.
La costruzione degli edifici, come è solito nella serie, risulta immediata e funzionale al processo di crescita della cittadina virtuale. Spesso le strutture edificabili presentano funzioni e attività connesse tra loro. Ad esempio, sarà opportuno posizionare la cava d’argilla non molto distante da un magazzino e relativamente vicina ad una fabbrica di mattoni, facilitando così le attività degli edifici stessi. Inoltre bisogna sottolineare la possibilità di posizionare un edificio sulla mappa, anche se in quel momento non si hanno le risorse necessarie per costruirlo. Questa caratteristica consentirà di posizionare l’edificio in maniera strategica per poi costruirlo in futuro.
Infine, ogni costruzione occuperà un certo numero di caselle sulla mappa, e comporterà un costo di produzione ed uno di mantenimento. Queste informazioni ed altre, come il numero di abitanti o la percentuale di produttività di un edificio in un punto specifico, saranno mostrate da un’interfaccia di gioco chiara e semplice.
La Rivoluzione Industriale dei gestionali
Naturalmente protagonista incontrastata sarà la trasposizione del diciannovesimo secolo e della Rivoluzione Industriale. Nello specifico, la contestualizzazione storica comporta una distinzione tra lavoratori agricoli e operai. I primi vengono impiegati nelle attività pre-industriali, mentre i secondi saranno il carburante necessario per quelle appartenenti al settore industriale. Tale distinzione separa anche gli edifici in due rami: uno legato alla figura dei primi, l’altro a quella dei secondi.
Inoltre, nell’esperienza del giocatore ci sarà spazio per il commercio navale, supportato dalla costruzione di strutture legate a questo aspetto. Le navi a nostra disposizione saranno non solo un forte strumento di difesa dagli attacchi nemici o di commercio, ma consentiranno anche di esplorare la mappa di gioco. Quest’ultima meccanica porterà alla scoperta di nuove isole da colonizzare e di alcuni vicini, che ci assegneranno degli obiettivi o con i quali sarà possibile commerciare.
Conclusione
Tutti gli elementi analizzati sono caratterizzati da un’estetica ben curata, in cui gli insediamenti sono resi come vere e proprie città dall’impatto incredibile. In particolare arriveremo ad essere i padroni di una vera metropoli industriale, soprattutto nelle fasi finali. Di contro abbiamo riscontrato alcuni, seppur sporadici difetti tecnici, e anche il comparto musicale non spicca nella produzione generale. Difatti le musiche accompagnano solamente l’avventura, limitandosi ad essere un elemento più secondario rispetto alla struttura di gioco in sé.
Insomma, ciò che è stato mostrato potrebbe essere molto vicino alla versione finale del videogioco. L’Open Beta ha mostrato come il titolo sia molto promettente, nonostante mutui molte meccaniche già collaudate dalla formula vincente dei suoi predecessori. Quindi sicuramente il primo giudizio sul lavoro di Blue Byte è sicuramente positivo, e quasi sicuramente la versione definitiva non deluderà le aspettative.