Apex Legends è stato sicuramente il fenomeno videoludico di questo 2019. Il battle royale dei Respawn Entertainment, pubblicato lo scorso 4 Febbraio, è sbucato fuori praticamente dal nulla, sorprendendo sia il pubblico che la critica. Nessuna conferenza ne aveva annunciato l’uscita svariati mesi prima, né tantomeno sono stati pubblicati i classici teaser trailer che ne anticipavano le meccaniche.
Una strategia di marketing estremamente rischiosa, ma che ha dato dei risultati incredibili. Il titolo ha conquistato 50 milioni di utenti nei primi due mesi, portando nelle casse di Electronic Arts oltre 100 milioni di dollari. Dati impressionanti, perfino superiori a quelli registrati all’esordio da sua maestà Fortnite, di cui il gioco del colosso canadese viene (troppo frettolosamente) designato come erede. Il sorpasso al videogame di Epic games avrebbe dovuto coincidire con l’uscita della prima stagione dedicata, e con il relativo season pass. Ebbene, qualcosa è andato storto.
Gli incassi del gioco sono letteralmente precipitati nelle ultime settimane, e nonostante la presenza dal nuovo “mini abbonamento”, sono pari ad 1/4 di quelli ottenuti all’esordio. I server si sono svuotati, registrando una sensibile diminuzione di partecipanti alle sessioni di gioco. La parabola discendente è dovuta sostanzialmente ad un motivo: i contenuti post lancio. Gli sviluppatori si sono concentrati solamente sul perfezionamento del titolo, senza soddisfare i desideri di un’utenza sempre più esigente e “affamata”. Octane è l’unico personaggio aggiunto al roster iniziale, così come Havoc è l’unica arma inedita dell’arsenale. Il Canyon dei Re non ha subito alcuna modifica, né sono in programma altre mappe di gioco.
Il gameplay di Apex Legends è molto migliorato rispetto all’uscita, con un bilanciamento complessivo delle abilità dei suoi protagonisti e delle bocche da fuoco. Le sessioni del titolo sono sempre più stabili, ed i crash che hanno afflitto le prime settimane di vita sono quasi un lontano ricordo. Nello stesso tempo è evidente come il gioco sia contenutisticamente povero, e come la sua permanenza sia legata a quanto la software house proporrà nella seconda stagione. Non ci resta che attendere speranzosi la conferenza di Electronic Arts al prossimo E3, dove scopriremo quello che sarà il futuro del titolo.