La saga di Assassin’s Creed è sempre stata in bilico tra la verosimiglianza degli eventi storici narrati ed il puro fantasy. Non fa eccezione l’ultimo capitolo della serie, AC: Odyssey, in cui la guerra del Peloponneso viene “arricchita” dalla presenza di quest secondarie, spesso interamente dedicate all’aspetto “soprannaturale” del gioco. Le quattro bestie mitologiche, presenti all’interno del titolo, costituiscono una sfida complessa e impegnativa, che merita di essere affrontata soprattutto a causa delle ricompense messe in palio: parliamo infatti di oggetti di equipaggiamento capaci di rendervi praticamente imbattibili, grazie alle “incisioni” in dotazione. Questa guida vi permetterà di scovare e sconfiggere questi imponenti boss, e ci teniamo ad avvertirvi sul fatto che l’impresa non sarà per nulla facile. Indossate la migliore armatura, e imbracciate le vostre armi più potenti: la gloria vi attende!
Come Iniziare
Per avviare la missione è necessario aver raggiunto e completato il quarto episodio della main quest. La sfida richiede un livello complessivo sia del personaggio che dell’equipaggiamento pari almeno a 40. Qualora non possediate ancora entrambi gli elementi, vi consigliamo vivamente di desistere. Altro suggerimento che vi diamo, per non rovinarvi l’esperienza di gioco, è quello di affrontare la missione “Tra i due Mondi” solo dopo aver completato la storia principale del titolo. Gli artefatti di Isu sono infatti troppo “potenti” e rischiano di facilitarvi eccessivamente la parte restante della storia.
Recatevi sull’isola di Thera, posizionata al nord della regione Messara. Dopo aver risolto l’enigma a protezione delle rovine presenti nel luogo, farete la conoscenza della sacerdotessa che dà il nome alla location, che vi chiederà di recuperare i quattro oggetti “formidabili” indebitamente sottratti e nascosti in varie posizioni dell’enorme mappa del gioco.
La Sfinge
Attivare questa boss-fight sarà sicuramente più complesso che superarla. Raggiungete la costa a sud del Lago Copaide nella regione della Beozia. Qui troverete, nascosto nella nebbia, l’ingresso al dungeon dedicato alla quest, ma non solo: accanto alla statua raffigurante il mostro mitologico incontrete un nuovo Npc con cui interagire, tale Gorgias. L’uomo vi chiederà di recuperare il pezzo di medaglione necessario a sbloccare l’ingresso segreto al tempio, attualmente in possesso del suo apprendista. Spostatevi all’interno della stessa regione, nella parte Nord-est delle Piane Desolate nei pressi della Tomba di Menoikeus, facilmente individuabile dal vostro pennuto. Qui troverete un feroce leone che ha da poco divorato sia il seguace di Gorgias, sia l’oggetto della nostra ricerca: l’animale è di livello 35 e possiede degli attacchi veloci e potenti, in grado di ridurre in pochi colpi la vostra energia vitale. Il consiglio è quello di attivare lo “slow motion” schivando al momento giusto, infliggendogli successivamente danni da fuoco.
Una volta recuperato il medaglione, e tornati dal vostro committente, scoprirete che l’uomo e la statua che lo fiancheggiava sono misteriosamente scomparsi. Usate la funzione di salvataggio rapido all’interno del menù, riponete l’oggetto nell’apposito spazio libero sull’altare, e darete inizio allo scontro. Sorprendentemente, la battaglia non si baserà sul “combattimento”, bensì su una serie di indovinelli che il mostro vi proporrà. Sbagliare una risposta comporterà il Game Over, e ad ogni respawn le domande formulate saranno diverse, costringendovi a valutare con attenzione le risposte. Ogni enigma risolto illuminerà una runa, e al termine della sfida dovrete risolvere il semplice puzzle che si formerà per ottenere il prezioso artefatto assieme alla leggendaria testa della sfinge, utile per potenziare la vostra nave.
Il Ciclope
All’inizio del gioco (praticamente nel primo viaggio che intraprenderete con la vostra imbarcazione) vi sarà quasi sicuramente capitato di visitare la piccola isola di Thisvi, a sud della regione Focide. L’accesso alle rovine, nascosto da un percorso subacqueo, conduce ad una parete con un lungo squarcio, dietro cui si nasconde la feroce bestia mitologica. Con l’attivazione della quest “Tra i due Mondi”, il primo passo da seguire sarà quello di accettare la missione “Un dio tra gli uomini”, disponibile sull’isola di Citera posizionata nel punto più a sud della mappa. Qui farete la conoscenza di Empedocle, che dovrete scortare in una serie di brevi incarichi situati in tutta l’ambientazione. Terminata questa fase, il vostro momentaneo alleato vi aspetterà vicino alla parete che abbiamo menzionato in precedenza.
Il Ciclope è uno dei nemici più imponenti del gioco, dotato di una forza bruta e di attacchi devastanti. A suo sfavore c’è la lentezza dei movimenti, che vi permetterà di schivare molti dei suoi colpi e di mirare con il vostro arco (previa attivazione delle abilità più potenti) al suo famigerato unico occhio. Una volta dimezzata la sua barra vitale, il nemico verrà posseduto da una sorta di “furia” che lo renderà ancor più aggressivo e resistente. Vi consigliamo di continuare ad usare la stessa tattica, con la differenza che gli elementi presenti nello scenario inizieranno a crollare, danneggiandovi (se non starete particolarmente attenti ad evitarli) e stordendo il mostro, lasciandovi il tempo di colpirlo (quasi) indisturbati. Terminata la battaglia otterrete il fortissimo “Spadone di Polifemo”.
Il Minotauro
Raggiungete l’isola di Messora, collocata nella parte Sud-ovest della mappa, dopodiché attraversate la piccola città al centro delle “colline del Minotauro”, fino a giungere alle rovine del palazzo di Cnosso, sede della bestia leggendaria. Qui incontrerete Ardos, un ragazzino alla disperata ricerca di suo padre, smarrito nel famigerato labirinto presente sotto la struttura. Attivando la missione a lui dedicata, “Minotauri e Uomini”, avrete accesso ad una nuova serie di sub-quest che, se completate, vi permetteranno di ottenere la chiave necessaria per accedere allo scontro (anche in questo caso un medaglione) e gli indizi idonei a scovare “il pesce spada”, uno degli inquietanti “cultisti” presenti in Odyssey. Giunti al termine di queste prove, il possente nemico vi attenderà nella sua sala.
Lo scontro con il Minotauro è molto simile a quello del Ciclope: essendo dotato di attacchi a 360 gradi, la tattica migliore per sconfiggerlo è indubbiamente quella di restare a debita distanza dalla sua furia. Ancora una volta, arco e frecce saranno gli strumenti ideali per questa battaglia, che risulterà forse più semplice della precedente a causa dell’attacco caricato di Cnosso (evitato con il giusto tempismo), che lo lascerà per pochi secondi in balìa delle vostre lame. Utilizzate le armi più veloci in vostro possesso (almeno di livello 40), e se adotterete una strategia “mordi e fuggi” non dovreste avere particolari problemi a sconfiggerlo. Il vostro sforzo verrà ricompensato con la sua ascia leggendaria.
La Medusa
Siamo infine giunti all’ultimo avversario di questa lunga, leggendaria avventura: la Medusa vi attende sull’isola di Lesbo, posizionata nell’angolo Nord-est dell’area di gioco. Una zona che richiederà un grado vicino al level-cap (50) per essere affrontata, vista la difficoltà elevata dei nemici e delle missioni presenti. Visitate la Città di Ereso nella valle pietrificata, dove incontrerete Bryne, una donna che vi proporrà la missione “il romantico giordino di pietra”, alias una quest che vi vedrà impegnati nella ricerca del suo fidanzato all’interno del Tempio Pietrificato. Completata quest’ultima richiesta, avrete accesso a “le ombre dei Serpenti”, una lunga serie di compiti secondari indispensabili al raggiungimento della famigerata bestia mitologica. Gli incarichi presenti in questa fase sono estremamente complessi: richiederanno molto tempo per essere portati a termine, ma costituiranno un viatico necessario ad ottenere la formidabile “lancia di Medusa”, l’unica arma in grado di danneggiare sensibilmente la creatura. Dopo un’incursione stealth all’interno di una fortezza protetta da letali cacciatrici, e dopo aver completato tutte le taglie degli animali leggendari, sarete finalmente pronti alla battaglia finale.
Medusa costituisce l’avversario più ostico di Assassin’s Creed Odyssey, e batterla sarà un’autentica impresa. Protetta da un esercito di soldati di pietra, la Gorgone è dotata di devastanti attacchi energetici, oltre al suo terribile “sguardo” capace di tramutarvi in una statua in pochi istanti. Il primo passo è quello di sconfiggere tutti i suoi seguaci, che fino a quando saranno presenti nell’area di gioco le forniranno uno scudo capace di renderla immune a tutti i vostri attacchi. Una volta che ci sarete riusciti, utilizzando le colonne del salone come protezione dai suoi occhi, la bestia resterà stordita per qualche istante, fornendovi l’unica possibilità di privarla dell’energia vitale. A differenza delle precedenti boss-fight, il mostro non resterà indifeso ad aspettarvi, ma si teletrasporterà in diversi punti della stanza costringendovi a variare continuamente il vostro approccio offensivo. Una terribile onda d’urto segnerà la ripresa delle ostilità, una mossa speciale assolutamente da evitare se non si vuole ricominciare lo scontro dall’inizio. Il nostro consiglio è quello di non avere fretta, individuare sempre il riparo più vicino (in cui oltretutto eliminare i fastidiosi soldati), bersagliare la creatura con le frecce (quando sarà in “stun”) e adoperare la lancia solo con attacchi brevi e repentini. Una sfida ardua, la cui ricompensa sarà “l’arpa di Perseo”, una spada leggendaria dai poteri a dir poco incredibili.
Vi salutiamo con la speranza di essere stati utili al completamento di questa difficile side-quest, ricordandovi che Assassin’s Creed Odyssey è disponibile dal 5 Ottobre su PlayStation 4, PC e Xbox One. Buon proseguimento!