Abbiamo avuto la possibilità di cimentarci con la Private Beta della modalità Blackout di Call of Duty: Black Ops 4. Come tutti sapete, si tratta della famigerata Battle Royale, in salsa COD. Sviluppata da Treyarch, questa nuova esperienza (almeno per quanto riguarda il franchise) si propone di “rivoluzionare” la Battaglia Reale come la conoscevamo finora, inserendo moltissime armi, veicoli e gadget da utilizzare, in quella che è la mappa più grande mai vista in un Call of Duty.
Ma partiamo subito dicendo una cosa: di rivoluzionario non c’è un granché. Anzi. La salsa è più o meno la solita, con i giocatori che possono scegliere se essere lanciati nel bel mezzo della mappa in Solo, Coppia o Squadra da 4. La partita comincia proprio come vi aspettereste. I giocatori vengono inseriti in una lobby, nella quale si può correre, raccogliere armi e fare alcune prove con i controlli, per poi alcuni secondi dopo partire a bordo degli elicotteri. Come al solito, la traiettoria dell’elicottero cambierà a seconda della partita. Deciso il luogo in cui atterrare, sarà possibile buttarsi con la tuta alare, che si potrà aprire per utilizzare poi il paracadute in fase di atterraggio. In questo momento, la quantità massima di giocatori è 88.
All’interno degli edifici troverete poi il loot sparso, tra armi, armature, munizioni, kit di soccorso, vari potenziamenti (i perk) e gadget. L’inventario è limitato e in questo caso la cosa migliore che ci può capitare è trovare uno zaino, che aumenta il numero di oggetti trasportabili. Questi si troveranno tutti a terra (questa è una cosa che si può migliorare, magari pensando anche di appendere alcune armi ai muri, per evitare che le prime fasi di gioco passino sostanzialmente faccia a terra) e il giocatore potrà equipaggiare una massimo di due armi da fuoco. La varietà di queste ultime è molto ampia: si va dalle pistole e dai fucili d’assalto alle mitragliette, passando per fucili da cecchino e lanciarazzi.
Lo stesso si può dire dei consumabili e dei gadget. Innanzitutto le classiche granate e bombe di varie tipologie: granate fumogene, stordenti, esplosive, a grappolo, molotov e così via. Ci saranno anche oggetti contundenti lanciabili, come le accette. I gadget sono interessanti, come ad esempio l’utile macchinina telecomandata che permette di perlustrare i dintorni alla ricerca di nemici nascosti. Le barricate portatili, il filo spinato, le claymore. Tutto il necessario per sentirsi davvero dentro un territorio di guerra in cui può accadere qualsiasi cosa e che inoltre offre vari modi per attaccare i nemici. È anche possibile utilizzare dei potenziamenti che vi permetteranno di essere più silenziosi, o di sentire meglio i passi dei nemici, insieme a molti altri.
Ovviamente c’è la solita “tempesta” (il Collasso) che si restringerà ad intervalli predefiniti, fino a chiudersi completamente. Se vi ritroverete in sua balìa, subirete danno. Per sfuggire più velocemente ci saranno a disposizione diversi veicoli, che però in solitaria non danno molta soddisfazione, cosa che invece fanno in Coppia o a Squadre, in cui un giocatore può mettersi alla guida e gli altri a bordo possono sparare. Ci sono camion, quad, elicotteri e gommoni.
La mappa di gioco è molto ampia e con molti luoghi differenti, anche se devo dire che ho notato una certa monotonia nell’ambiente generale. È presente un lungo fiume che percorre tutta la mappa e che è possibile anche attraversare a nuoto, immergendovisi. Oppure ci sono alcuni ponti, ma a vostro rischio e pericolo. Non c’è niente di peggio che trovarsi sotto il fuoco nemico nel bel mezzo di un ponte senza un minimo di copertura. Ci sono anche i famigerati zombie, che però troverete solo in alcune zone della mappa, come ad esempio al Faro o al Manicomio abbandonato. Quindi potrete benissimo affrontare una partita senza vederne nemmeno l’ombra.
Le prestazioni in generale sono positive, nella prova fatta su PS4 Pro la fluidità è ottima e, a parte qualche piccolo bug (si tratta pur sempre di una beta), non ho riscontrato alcun problema, nemmeno in fase di matchmaking. Anche la grafica è ottima, anche se torno a sottolineare un certo grado di monotonia. Non della varietà dei luoghi (che comunque c’è), ma in generale dell’ambiente. Gli interni non sono particolarmente diversi l’uno dall’altro, soprattutto per quanto riguarda le abitazioni.
Cosa c’è quindi da dire in conclusione di questa esperienza? Di certo i fan storici di Call of Duty apprezzeranno e si divertiranno con questa modalità. Tuttavia, dopo le prime partite che comunque regalano qualcosina di nuovo e divertente, ci sono da fare alcune considerazioni: il rischio ripetitività esiste dopo aver fatto diverse partite, anche se è contrastabile grazie all’imprevedibilità delle partite in squadra, che personalmente ho trovato più divertenti. Il bilanciamento tutto sommato non è male, considerando che ci vogliono diversi proiettili per uccidere ed essere uccisi. E Treyarch ha già cominciato a rilasciare patch per migliorare alcune cose. Questo è un segnale positivo, che dimostra l’intenzione di dare a Blackout tutto il supporto possibile. Sono comunque state aggiunte già due modalità extra, Collasso Veloce e Scontro Ravvicinato, e sicuramente saranno introdotte diverse skin nel corso del tempo.
Il problema di tutti i Battle Royale che si affacciano al mercato ora è uno solo: Fortnite. Anche se Blackout può facilmente trovare il suo paragone più semplice con PUBG, anch’esso un esponente del genere di grande successo, Fortnite resta il re indiscusso. Innanzitutto per il grado di intrattenimento che il gioco è in grado di dare, in quanto pareggiarlo risulta davvero estremamente complesso. È vero che in questa settimana Blackout ha avuto un’ottima risonanza soprattutto per quanto riguarda streamer importanti su YouTube e Twitch, (lo stesso Ninja sta provando la beta), ma tra questo e la capacità di mantenere l’attenzione alta per molto tempo ne passa (è successo ad esempio con Realm Royale). Treyarch deve imparare da Epic Games, che ha sviluppato una straordinaria capacità di coinvolgere i propri utenti con eventi in-game, misteri e cambiamenti continui. Se questo possa essere possibile anche con Blackout non lo so, ma so che Treyarch e Activision dovranno impegnarsi, e molto. Perché quello che si è visto questa settimana, sinceramente, sembra una meteora destinata a spegnersi dopo un po’. Sarò tuttavia contenta di potermi ricredere.