Ai tempi d’oro delle sale giochi spopolava un gran numero di titoli di corsa, che offrivano ore di gioco ed un divertimento costante soprattutto se giocati assieme agli amici. Negli anni abbiamo provato grandi titoli come Super Off Road, RC Pro-Am, Galaxy 5000 e Rock’n’Roll Racing, e in tempi più recenti Super Pixel Racers. Pur con qualche differenza tra di loro, questi titoli sono simili sotto tanti aspetti. Visuale a parte, la più grande evoluzione di giochi del genere la si vede oggi in giochi come Mario Kart e WipeOut, in cui ogni pilota può giocare scorretto usando armi e trappole per rallentare o far secchi gli avversari. Ma se da una parte questi ultimi due – soprattutto il primo – stanno riscuotendo un grande successo da anni, a volte sul mercato passano in silenzio diversi indie ispirati alle versioni 8 e 16 bit di questo genere, spesso sconosciuti o sottovalutati. Peccato, perchè spesso titoli come questi offrono più ore di intrattenimento rispetto ad altri più blasonati. Ritengo sia il caso di questo BlazeRush che, dopo aver ottenuto un buon successo su Steam, approda su Nintendo Switch grazie agli sforzi di Targem Games. BlazeRush appartiene ad un genere molto in voga una ventina di anni fa, e racchiude il meglio dei migliori arcade dell’epoca oltre a nuove idee che ne aumentano il divertimento in modo esponenziale.
Gioco: codice promo fornito da Targem Games
Versione: Switch
Chi te l’ha data la patente?
Controller alla mano, mi sono accorto subito di un netto miglioramento rispetto al passato. A differenza di altri titoli in cui l’auto sterzava premendo la levetta destra o sinistra, in BlazeRush acceleriamo e sterziamo premendo l’analogico sinistro nell’esatta direzione dello schermo in cui deve andare l’auto. L’analogico è molto preciso anche nelle controsterzate, ed offre una morbidezza di movimenti mai riscontrata in altri titoli del genere, offrendoci un controllo totale sul nostro veicolo. All’inizio ci sono pochi piloti e relativi veicoli disponibili, ma progredendo nel gioco possiamo sbloccarne molti altri guadagnando il maggior numero di punti possibili nelle gare. Ogni veicolo è diverso dagli altri e si distingue per massa, accelerazione e manovrabilità.
Veniamo alla modalità Carriera. Le prime corse fungono da tutorial, e ci insegnano a padroneggiare i pochi ed intuitivi comandi a disposizione. Pian piano impariamo a prendere bene le curve, usare i boost, le armi e così via, finchè in pista si arriverà ad un totale di 5 veicoli. Quasi ogni tracciato viene affrontato diverse volte, ciascuna delle quali secondo una tipologia diversa di corsa, spesso con qualche variante. Anche per questo motivo, ogni corsa ha un suo nome specifico che la contraddistingue dalle altre. Da aggiungere la presenza di alcuni NPCs, che all’inizio di alcune gare ci danno dei consigli per sfruttare capacità ed armi in nostro possesso.
Nella corsa classica si fa la classifica dell’ordine in cui si taglia il traguardo, dalla prima alla quinta posizione. In una tipologia alternativa non c’è un numero fisso di giri, ma si corre all’infinito finchè un giocatore non accumula 50 secondi in testa: la corsa finisce, e la classifica è stabilita in base a quanti secondi è rimasto in testa ciascun giocatore. Per chiarire, non parliamo di 50 secondi consecutivi in prima posizione, bensì la somma dei secondi in cui si è stati in testa durante tutta la corsa, momenti segnalati da una corona gialla sopra il nostro veicolo. Quando chi è in testa supera i 40 secondi, sopra il veicolo compare un countdown da 10 a scendere: se siamo noi ben venga (vuol dire che stiamo per vincere), ma se fosse un avversario dobbiamo sbrigarci e togliergli la prima posizione o vincerà lui la corsa. Un’altra tipologia è la corsa a tempo tipica di tanti giochi di corsa, in cui dobbiamo battere i tre tempi migliori stabiliti in quel circuito, migliorando almeno il terzo in modo da superare la prova e proseguire.
Una caratteristica esclusiva inserita da Target Games è di aver evitato lo split screen sia in singolo che in co-op, con la possibilità che un giocatore possa unirsi alla partita in qualsiasi momento. Quando la prima e l’ultima auto sono molto distanti, la telecamera si allontana un po’ ricoprendo uno spazio più ampio di pista; se la distanza aumenta, l’ultima auto viene automaticamente teletrasportata diversi metri più avanti, riducendo la distanza dal penultimo. Chi finisce fuori pista viene anch’esso riportato velocemente al suo interno, perdendo qualche posizione. Capiterà spesso sia di finire troppo indietro che di uscire fuori pista, nonostante la nostra auto sia segnalata con una freccia rossa fissa ad indicare la direzione in cui stiamo andando. Spesso ci saranno addosso una o due macchine insieme, coprendo la visuale e creando confusione: non capendo quale sia la nostra auto, è facile che nel frattempo si finisca fuori pista per il caos creatosi. Sono casi abbastanza sporadici ma inevitabili, soprattutto nelle piste in cui tutti cercano lo sprint per sopravvivere alla distruzione incombente, di cui parliamo tra poco.
Cos’è quel rumore?!
Il titolo di questo paragrafo si riferisce al nome della corsa in cui facciamo la conoscenza di un avversario spietato e indistruttibile. Un po’ il Nemesis di turno, per capirci. Sto parlando di quella che considero la corsa più divertente, e credo anche più frequente del gioco: il rullo compressore gigante. Anche qui non c’è un numero fisso di giri, ma diversi round. Ad inizio corsa, noi e i quattro avversari partiamo ad una certa distanza da questo mastodontico rullo compressore appuntito, pronto ad accelerare sempre di più per raggiungerci e schiacciarci. Ogni round è una sfida di sopravvivenza del genere Ne resterà soltanto uno, per citare Highlander. Il rullo è sempre più veloce, e pian piano distrugge i veicoli che incontra; quando ne restano due ed uno di questi viene raggiunto, il round finisce e vengono assegnati i punti in base al tempo sopravvissuto in questo round. Oltre al giudizio universale del rullo gigantesco, è anche possibile eliminare gli avversari buttandoli fuori pista a suon di colpi e tamponamenti. Finito un round ne inizia subito un altro, e la cosa si ripete finchè non compare il messaggio che segnala l’ultimo round. Finito anche questo, vince chi ha fatto più punti totali. Quella del rullo compressore gigante è senz’altro l’idea migliore del gioco, la sfida più emozionante: parte lento, fa una prima ed improvvisa accelerata (che mi ha fregato in più di un’occasione, poichè ero vicino e non me l’aspettavo), e dopo 15-20 secondi inizia ad accelerare senza sosta superando in velocità qualunque veicolo in pista. Per sopravvivere possiamo usare i vari boost in dotazione o che troviamo lungo il percorso, senza sprecarli quando il rullo è molto indietro ma attivandoli in caso ci stia per raggiungere, specie se in quel round siamo rimasti in due: un boost improvviso, il rullo becca l’avversario e noi guadagniamo i 4 punti massimi di quel round.
Ogni gara prevede un numero massimo di coppe da vincere, variabile da 3 a 5. All’inizio ci sono tre coppe in base alla posizione raggiunta sul podio, ma andando avanti troviamo circuiti in cui vi sono una o due coppe aggiuntive, una se si supera un certo numero di punti e un’altra se si manda fuori pista un certo numero di avversari (spesso tre, talvolta addirittura cinque). A cosa servono le coppe? Nella mappa dei circuiti, alcuni di questi possono essere sbloccati soltanto se abbiamo vinto un certo numero di coppe nelle corse precedenti; in caso non sia così, dobbiamo rifare qualche corsa in cui abbiamo lasciato per strada qualche obiettivo (arrivare primi, distruggere 3 avversari etc) e riuscire a vincerlo, completando qualche obiettivo non raggiunto a scelta tra le gare precedenti. Una volta raggiunto il numero di coppe richiesto, la gara in questione si sblocca e la mappa ci porta lì automaticamente, permettendoci finalmente di affrontarla.
[spoiler title=’Spoiler sull’ultima gara’ style=’default’ collapse_link=’true’]L’ultima gara del gioco sarà diversa, poichè affrontiamo il boss finale. Non fatevi intimorire dalle dimensioni del suo mezzo. Certo, prima di capirne i meccanismi ci vorranno diversi tentativi per studiarlo, ma una volta prese le misure non è particolarmente difficile. Un po’ lungo a morire sì, ma l’importante è evitare i suoi colpi e sparargli con mitra e missili quando si piazza davanti a noi. Con un po’ di pratica lo sconfiggerete in pochi tentativi.[/spoiler]
Arsenale… di corsa
L’IA è ben sviluppata, con avversari furbi che non perdono occasione di spararci addosso qualsiasi cosa raccolgano lungo la pista. Mi sono ritrovato spesso a sterzare in una curva stretta ed essere colpito da una raffica di colpi proprio in quell’istante, perdendo il controllo dell’auto e cadendo fuori pista. Si tratta di un momento che vedremo spesso durante il gioco, ed è ottimo imparare dagli avversari quale sia il momento migliore per usare determinate armi e far finire fuori pista gli avversari. A tal proposito Targem Games non si è risparmiata, offrendo a giocatore ed avversari una certa gamma di armi da usare nei momenti più disparati. Ad esempio possiamo lanciare una sega circolare che rimbalza sul bordo pista fino a sbaragliare l’avversario colpito, sparare un missile teleguidato che insegue un avversario oppure, in alcune piste, sfruttare la melma verde per colpire e rallentare qualcuno davanti a noi. C’è anche la mitragliatrice, che spara una raffica di colpi da far perdere il controllo all’auto del malcapitato bersaglio, col rischio di farlo uscire fuori pista.
Purtroppo – o per fortuna, a seconda dei casi – nessuna di queste armi distrugge nè danneggia gli avversari. Le utilità delle armi sono sostanzialmente due: colpire gli avversari per far perdere loro il controllo affinchè finiscano fuori pista, oppure rallentarli a pochi metri dal traguardo o poco prima di finire sotto il rullo compressore. In sintesi, per vincere le gare non basta far bene le curve e non farsi colpire dagli altri, ma dobbiamo anche usare le armi giuste al momento giusto, ed è essenziale ricorrere ad alcune tattiche. Oltre alle armi, è importante imparare ad usare il boost. Ne esiste un tipo moderato, che dura oltre dieci secondi e ci permette di manovrare facilmente l’auto; poi c’è quello più potente di durata inferiore, che rende più difficile il controllo soprattutto in curva.
Un boost per battere la ripetitività
Il maggior difetto in cui i titoli di corsa possono incappare è la ripetitività dei tracciati. BlazeRush non fa eccezione, ma in maniera minore rispetto alla concorrenza. Oltre ai diversi tipi di corsa inventati dai programmatori, c’è una buona varietà di tracciati che si distinguono non solo dal percorso ma anche da materiali di costruzione, colori, illuminazione, condizioni meteo, buchi, lunghezza e posizione dei dossi ed altri elementi. Ci troveremo ad usare un boost senza ricordare che di lì a poco c’è una curva ad S, volando fuori pista; usarlo prima di un dosso, prendendo il volo e finendo anche qui fuori pista; incastrarci in una colonna di pietra o tra i ferri a bordo pista, perdendo posizioni o facendoci raggiungere dal rullo compressore; o correre di notte senza illuminazione, con visibilità alquanto scarsa. Alla varietà di piste e tipologie di corsa si aggiunge un buon numero di piloti, la maggior parte dei quali si sblocca ottenendo un buon punteggio di gara. Alcuni piloti sono complementari, mentre altri hanno valori ben superiori rispetto alla concorrenza. Se dopo diversi tentativi non riusciamo a qualificarci in un tracciato, è una buona idea cambiare pilota e provare con un altro veicolo.
I momenti più divertenti si vivono in diverse occasioni. Ad esempio nelle ultime curve delle gare normali, quando chiunque può passare da primo a quinto o viceversa in pochissimi secondi; basta una piccola distrazione e qualcuno ci spara, ci tampona col boost o cose simili, ribaltando un risultato che sembrava già scritto. Nelle gare a tempo abbiamo un boost che si rigenera di continuo, e per qualificarci dobbiamo usarlo con altrettanta frequenza; il difficile è usarlo nei momenti giusti, poichè attivandolo nei punti sbagliati della pista si finisce fuori oppure, nel migliore dei casi, si va a sbattere perdendo secondi preziosi nel rientrare in pista o riprendere velocità. Le gare col rullo compressore sono le più spassose: è una vera goduria quando il rullo fa saltare in aria l’avversario che poco prima ci aveva colpiti alle spalle, o assistere ad un testa a testa tra due avversari sbaragliandoli col boost proprio mentre il rullo li raggiunge da dietro, della serie Tra i due litiganti, il terzo gode… anzi, sorpassa. È il classico gioco in cui vince il più forte e il più egoista, spazzando via gli avversari senza guardare in faccia nessuno.
Blazerush ha una buona longevità, grazie alle numerose corse presenti (con le spassose varianti di cui sopra) e ai tanti piloti sbloccabili. Una volta finito potreste esservi stufati un po’, ma è probabile che entro qualche mese ci rigiocherete con gli amici oppure online. E specialmente in quest’ultimo caso, preparatevi a volare fuori pista qualche decina di volte. Come da inizio recensione, ho trovato BlazeRush molto piacevole da giocare, e scoprendo pian piano i piloti e soprattutto i tracciati nuovi, il divertimento è andato aumentando pian piano. Sì, un po’ di ripetitività c’è, ma è trascurabile a fronte dell’anarchia che regna durante le gare a suon di missili, mitragliate, esplosioni fuori pista e sprint a tutto gas al fotofinish. Il gioco rende bene anche in modalità portatile, dove non ho riscontrato problemi nè rallentamenti di nessun genere. Più che un survival lo definirei un battle royale racing game, un tutti-contro-tutti per arrivare primi, resistere il più possibile in prima posizione e sopravvivere al rullo killer che ci insegue con tasso d’ansia pari a quello di un certo Mr X. Impresa che, all’inizio di ogni round, potrei battezzare col titolo di un famoso libro: Io speriamo che me la cavo.
Info e scheda tecnica
- BlazeRush è un arcade survival racing game con multiplayer in co-op locale fino a 4 giocatori e online fino a 8 giocatori.
- Una feature esclusiva del gioco in co-op è di non avere lo split screen, poichè la telecamera adatta lo zoom in base alla distanza in pista tra i giocatori.
- Ci si può unire ad una partita in qualsiasi momento.
- Tre pianeti con decine di tracciati, 16 auto ed una buona varietà di armi.
- Molte medaglie assegnabili al completamento di determinati obiettivi.
- Non esistono barre di energia nè danni da armi, ma solo interazione fisica: l’importante è non finire fuori strada.
- Raggiungendo gli obiettivi si sbloccano nuove auto ed armi.
- BlazeRush è stato mostrato per la prima volta all’E3 2016 di Los Angeles, ed era incluso nella launch line di Oculus.