Tra le varie uscite di questo mese si trova anche il meno conosciuto Broomstick League, un titolo arrivato su Steam lo scorso 5 marzo in Accesso Anticipato. Il videogioco, alquanto peculiare, nasce dalla collaborazione tra gli sviluppatori di Virtual Basement LLC e Blue Isle Studios in funzione di publisher. Si tratta di un prodotto totalmente orientato all’online, che si inspira a delle meccaniche presenti in Rocket League, proponendole in una salsa differente. Ovviamente basta vedere qualsiasi trailer disponibile per rendersi conto che ciò a cui mi riferisco sia lo sport più amato dai magici studenti di Hogwarts, il Quidditch.
https://www.youtube.com/watch?v=i03dM3WuHjU
I can fly and play
Si può facilmente immaginare che i giocatori, impersonando il proprio avatar stregone, si ritroveranno in grandissime arene a rincorrere una sfera magica, cercando di agguantarla. L’obiettivo è, manco a dirlo, cercare di segnare una quantità di goal maggiore rispetto all’altra squadra, dato che non è previsto nessun tipo di pareggio. Di conseguenza ci si ritrova in partite frenetiche, in cui far sfoggio di tutte le proprie capacità derivanti dal volo, come ad esempio la possibilità di effettuare emozionanti acrobazie a mezz’aria, e dalla magia. Proprio le “abilità”, legate all’uso della fidata bacchetta, rendendo il tutto più fresco, attenuando una sensazione di mancata originalità che è sempre dietro l’angolo. In questo modo ogni giocatore potrà sfruttare gli stessi incantesimi per compiere azioni predefinite come ad esempio schivare gli avversari per poi dirigersi a tutta birra verso la porta avversaria.
Prima di buttarsi nella mischia e cercare di imporre il proprio dominio sui cieli di Broomstick League, si deve affrontare una modalità tutorial. Quest’ultima porterà il giocatore in un’arena di allenamento, in cui padroneggiare la configurazione dei tasti previsti per la tastiera oppure quelli associati ad un gamepad. La scelta tra una periferica o l’altra sarà totalmente dipendente dalla vostra preferenza, sebbene io stesso abbia notato una maggiore immediatezza con la tastiera. A questo è necessario aprire una parentesi dato che questo fattore può essere valutato dopo un certo quantitativo di ore di gioco. Infatti, si tratta di un gioco che è facile da intuire, anche se un poco meno immediato del più noto Rocket League, ma difficile da padroneggiare.
Gettarsi nella mischia
Inoltre, si può personalizzare il proprio magico avatar, andando a selezionarne il sesso, l’aspetto ed altro. Bisogna sottolineare che in realtà il risultato finale differirà da giocatore a giocatore di poche caratteristiche dato che gli elementi disponibili fin da subito non sono molto vari. Certo, si tratta di un elemento che non influisce sul divertimento pad alla mano, ma vista la sua presenza ci si può aspettare maggiore cura. La situazione, seppure non migliori in maniera troppo significativa, può essere mitigata nel proseguo dell’esperienza dato che sarà possibile sbloccare nuovi elementi. In particolare, completando le diverse partite, si otterranno nuovi oggetti e dei punti esperienza che aumenteranno un livello collegato all’avatar. Proprio livellando si potranno ottenere le due monete di gioco, gettoni e oro, le quali possono essere usati per acquistare ulteriori elementi come acconciature o scope.
Finalmente arriviamo all’essenza più pura del gioco, ossia gli scontri tra giocatori in partite 1v1, 2v2 o 3v3. Il gioco permetterà di cimentarsi sia in partite di allenamento, in cui sfidare dei bot per imparare meglio a padroneggiare i tasti, che in partite classificate contro altri giocatori. In primis viene offerta la possibilità di unirsi ad una partita di altri oppure sfruttare la funzione “server privati” e crearne una da zero. Una volta scesi nell’arena, come già detto, si dovranno sfruttare i mezzi messi a disposizione per vincere e segnare più gol della squadra avversaria. Nello specifico non si potrà comunque abusare degli incantesimi già menzionati in quanto, una volta usati, è necessario che si ricarichino prima del prossimo utilizzo. Ad ogni modo quest’ultimi non assicureranno automaticamente la vittoria, ma bisognerà avvalersi di riflessi rapidi e un ottimo gioco di squadra.
Si può sempre migliorare
Ovviamente in quest’articolo si è fatto riferimento ad una versione preliminare del gioco e quindi vi è un margine di miglioramento rispetto alle piccole macchie che ho riscontrato. A partire da una personalizzazione dell’alter ego del giocatore piuttosto scarna fino ad arrivare ad alcune ingenuità nel comparto tecnico. In relazione a quest’ultimo ho riscontrato alcuni bug, comunque non invalidanti, che possono far storcere il naso. Ahimè, la storia non finisce qui e, per quanto sia interessante la scelta di attingere all’immaginario della Rowling, i modelli dei personaggi, ma più in generale l’estetica del videogioco, avrebbero bisogno di maggiore cura. Piccola nota a margine, anche il matchmaking tra giocatori non sembra sufficientemente bilanciato, rendendo le partite a volte un poco frustranti.
Conclusioni
Ora come ora, con questa versione non definitiva tra le mani, conviene sospendere un giudizio finale in attesa di conoscere come gli sviluppatori supporteranno il loro prodotto. Magari non si tratterà di un videogioco originale, ma comunque per quello che è stato mostrato fino ad ora, si intravede un certo potenziale. Di conseguenza, tirando le somme, Broomstick League si prospetta essere un titolo divertente per chi gli dà una possibilità.