La maledizione dei film tratti dai videogiochi – Call of Duty saprà fare la differenza? Il regista risponde
Possiamo affermare che cinema e videogiochi hanno un lungo sodalizio alle spalle, ma è altresì noto che quando questi due mondi s’incontrano raramente abbiamo goduto di capolavori indimenticabili. E dopo Doom, Far Cry, Street Fighter, Mortal Combat e – purtroppo – tanti altri, è il turno di Call of Duty. In effetti, quando si parla di film tratti dai videogiochi, non si incorre più nella speranza del tipo “dai, speriamo che ne facciano un film”, ma tutt’al più in un più esasperato “tanto prima o poi un film lo faranno”. A parlarci del film basato sul famoso brand FPS, è stato proprio il regista Stefano Sollima. Come ci si potrebbe aspettare, Sollima è consapevole della “maledizione” che aleggia sui film tratti dai videogiochi, ed è desideroso di rendere giustizia al progetto. Interrogato da Slashfilm su come intende distinguere il film di Call of Duty da tutti gli altri film da guerra e videogiochi, ha risposto:
Penso che sia più l’idea, il concetto di raccontare la storia di un soldato. È qualcosa che non si è visto spesso nei film del genere. Sono stati prodotti molti film di guerra ma non film di soldati. Sento che un film deve essere completamente diverso dall’esperienza di qualsiasi videogioco. Quindi, per poter realizzare un buon film basato su un videogioco, devi tradire la sua struttura. Devi ignorare l’idea che abbiano fatto un videogioco. Devi creare qualcosa che sia completamente nuovo e un grande film.
Non è ancora dato sapere quando inizieranno le riprese del film di Call of Duty, e se verrà coinvolto Tom Hardy, come rumoreggiato tempo fa. In ogni caso, rimanete con noi per saperne di più!