Catherine o si odia o si ama. Così vi avevamo lasciato due anni fa nella nostra recensione retrogaming di uno dei titoli più discussi e originali da molti anni a questa parte che torna, dopo ben 8 anni, nella classica versione stavolta per ps4 riveduta e corretta tipica della Atlus, gli autori tra le altre cose di quel capolavoro di gioco di ruolo che è Persona 5.
Un sogno è qualcosa che scomparirà a prescindere da quanto si desidera credervi…
Per chi non avesse giocato all’originale il gioco ci racconta la storia del 32enne Vincent Brooks, un indeciso cronico che pur essendo fidanzato da anni con la sua ragazza Katherine non riesce a trovare il coraggio di compiere il grande passo del matrimonio, timoroso di perdere parte della sua libertà. Nonostante la sua consorte gli faccia chiaramente capire il suo desiderio di stabilizzare la loro relazione il nostro rubacuori proprio non ce la fa a convincersi e preferisce passare le sue giornate a bere nel suo locale preferito, lo Stray Sheep Bar. L’ansia dovuta ai problemi della sua vita privata, sommata alla sua attività lavorativa non soddisfacente, gli rende molto difficile persino dormire e una notte Vincent si ritrova intrappolato in un incubo costituito da una serie infinita di blocchi da scalare per arrivare ad un’effimera salvezza e scongiurare una sua prematura fine che sembra tutt’altro che immaginaria, stando anche a sentire gli avvertimenti di una misteriosa voce.
Nonostante i suoi dubbi Vincent cercherà di superare questa pericolosa situazione ma gli incubi non faranno altro che peggiorare nei giorni successivi arricchendosi sempre di più di nuovi orrori mentre la già instabile vita del nostro protagonista verrà ulteriormente sconvolta dall’arrivo di altre due ragazze tanto bellissime quanto misteriose: Catherine (una bionda molto affascinante ma al tempo stesso con un non so che di inquietante) e Rin (una presenza quasi angelica che lo aiuterà durante i suoi incubi). Proseguendo la trama nel gioco si farà sempre più intricata e sarà senza dubbio in grado di coinvolgervi e tenervi incollati allo schermo con diversi colpi di scena ben studiati e un cast di personaggi secondari magari non amplissimo ma comunque di assoluto livello. Ma non giriamoci intorno, il cuore pulsante del gioco sono le tre donzelle che ameranno ma al tempo stesso tormenteranno il povero Vincent e il suo rapporto con loro influenzerà lo svolgersi degli eventi fino a giungere ad uno dei tanti finali (ben 13 di cui 5 aggiunti in più rispetto alla versione originale).
Il Catherine originale era stato splendidamente caratterizzato dal perfetto triangolo Vincent–Katherine–Catherine quindi la domanda sorge spontanea: come si inserisce in questo contesto Rin? Il suo personaggio convince come le altre due ragazze? Non proprio. Sicuramente è un’aggiunta gradita che non passa inosservata e la splendida pianista è coinvolta in diverse situazioni e colpi di scena degli di nota, ma nonostante tutto non dà mai l’impressione di integrarsi perfettamente nel gioco come le altre due: compiendo alcune scelte addirittura la dolce ragazza dai capelli rosa affetta da amnesia potrebbe non rivestire un ruolo così importante ed apparire poco. Peccato che Rin non riesca a rapirci del tutto, ma parliamo comunque di una storia di alto livello, molto coinvolgente e ben dosata per tutta la durata del titolo. Parte del grande coinvolgimento che si respira deriva anche dal fatto che la storia colpisce perché parla comunque di temi e problemi di tutti i giorni perché nonostante sia naturalmente in alcuni casi volutamente portato all’eccesso Catherine tratta di problemi d’amore che chiunque di noi, almeno una volta, ha provato sulla sua pelle.
Un gameplay a due facce…
Passando al gameplay il titolo per chi non lo sapesse si divide principalmente in due fasi: il giorno e la notte. Durante la giornata Vincent sarà praticamente sempre a bere allo Stray Sheep Bar e avrà la possibilità di svolgere una serie di azioni comunque importanti come dialogare con i personaggi secondari del titolo, controllare il suo cellulare per leggere messaggi (altro rimando a Persona), giocare a Super Rapunzel (non chiedete), salvare i progressi o sorseggiare drink (leggendo nel mentre anche simpatici siparietti). Di notte invece il nostro protagonista come accennato all’inizio dovrà cimentarsi in difficili scalate in un vero e proprio platform game. Per mantenere il gameplay fresco e nuovo anche per quelli che l’avevano già giocato la Atlus ha deciso di inserire per questa edizione la modalità speciale Remix che andrà a variare il colore e la funzionalità dei vari blocchi collegati tra di loro rendendo la vita più difficile e più divertente anche per gli esperti del titolo.
Oltre a questa nuova modalità sarà anche possibile attivare l’opzione Autoplay che sostanzialmente ci permetterà di ritornare subito ad un checkpoint se ci dovessimo bloccare o addirittura saltare direttamente le scalate. Nonostante ci sia la possibilità di passare direttamente oltre ci sentiamo di consigliare a tutti di non usufruirne visto che è giusto godersi un gameplay così ben fatto, accattivante e sempre diverso di livello in livello contando anche che una volta fatta la mano non risulta così difficile o frustrante (almeno a difficoltà normale). Vi torneranno senz’altro utili i vari oggetti che troverete lungo il percorso (come bibbie, drink energetici e così via) quindi è consigliabile utilizzarli solo quando sono necessari ricordandosi comunque che ne potrete portare massimo uno alla volta. Quando risolveremo il rompicapo alla fine di ognuno dei nove piani ci verrà posto un quesito sull’amore che andrà ad influenzare la barra del Karma e di conseguenza il finale della nostra avventura. Non vogliamo svelarvi troppo su questo meccanismo ma fate attenzione o potreste ritrovarvi con un finale del tutto inaspettato!
A completare l’offerta di Catherine Full Body sono state anche inserite due nuove modalità di gioco rispetto all’originale: Babel (sostanzialmente una survival mode) e il Colosseo dove sarà possibile scontrarsi con altri giocatori in multiplayer locale o online in una folle rincorsa verso la vetta. Nonostante insomma possa sembrare strano e molto ripetitivo il gameplay in definitiva convince in pieno anche i meno avvezzi al genere grazie alla sua varietà, alla sua particolarità e ad alcune trovate molto intelligenti nonostante i controlli di gioco e la telecamera a volte siano un po’ troppo sensibili e imprecisi specialmente andando dietro i blocchi.
Tecnica e stile da vendere!
Dal punto di vista tecnico il gioco si attesta su buonissimi livelli e nonostante gli anni passati non sfigura affatto grazie ad una cura dei poligoni e dei modelli dei personaggi davvero certosina. Lo stile anime naturalmente la fa da padrone ed in questa riedizione per ps4 è stato ancora più curato per ottenere anche cutscene davvero ben fatte e di ottima qualità.
Nota di merito anche per la colonna sonora, davvero straordinaria sia durante le fasi platform che al di fuori come durante i crediti finali e al bar dov’è possibile al jukebox decidere quale brano impostare potendo persino scegliere tra le tracce di Persona 5! Anche il doppiaggio sia in giapponese che in inglese è davvero molto curato per un’opera che magari come dicevamo all’inizio non piacerà a tutti visto il suo stile particolare e i suoi momenti quasi surreali e grotteschi ma che rappresenta una pietra miliare da giocare assolutamente.
Conclusioni
In conclusione Catherine Full Body è davvero un prodotto ben fatto in grado di accontentare sia coloro che avevano già giocato l’originale e che troveranno un’esperienza comunque rinnovata e perfezionata sia i neofiti che si troveranno davanti uno dei giochi più strambi, stilosi, straordinari e sfacciati degli ultimi anni. Un titolo che vi farà divertire, vi appassionerà e coinvolgerà con la sua storia ma al tempo stesso vi lascerà di stucco e vi farà molto riflettere specialmente sull’epilogo che raggiungerete al termine della campagna che durerà circa 15-20 ore. Peccato solamente, leggere imperfezioni a parte, che la nuova ragazza Rin (che di fatto era uno dei maggiori selling points di Full Body) pur essendo un buon personaggio non convinca mai del tutto perché altrimenti potevamo davvero considerarlo un capolavoro assoluto. Ma anche al netto di questo problema ci sentiamo davvero di consigliarne l’acquisto ma mi raccomando non fatevi ingannare dalla bellezza, state attenti a quelle tre!