È lapalissiano che Circadian City voglia cavalcare il successo riscosso negli ultimi anni da altre produzioni come Stardew Valley oppure My Time at Portia. Tuttavia, risulta altrettanto scontato che non sia una strategia vincente, proporre un clone uno ad uno dei videogiochi sopracitati. Di conseguenza, nonostante l’impronta indelebile che fa guadagnare a Circadian City l’etichetta di simulatore e una pixel art non eccessivamente caratterizzante, gli sviluppatori hanno cercato di differenziarsi dagli altri. Per fare ciò, i ragazzi di Nowhere Studios hanno strutturato le fasi di gioco in modo tale che mostrino delle differenze a seconda del fatto che l’avatar del giocatore sia sveglio o meno. Perciò non resta che avventurarsi nell’onirico mondo del videogioco, ricordando che la versione in analisi è un early access che debutterà oggi su Steam. L’editore Way Down Deep e gli sviluppatori hanno progettato di lancerà il gioco completo successivamente in contemporanea su PC e Nintendo Switch.
Di giorno e di notte
Il primo passo sarà quello di creare il proprio avatar grazie ad un editor che offre opzioni abbastanza sufficienti per trasmettergli il proprio io, anche se alcune opzioni sono orientate a dar vita ad un personaggio che sia composto da un arcobaleno di colori. Una volta “posati i pennelli”, ci ritroveremo ad una stazione dove l’avatar saluterà telefonicamente l’ultima volta i suoi genitori e acquisterà un biglietto dal classico ferroviere con i baffi. Imbarcato sul treno, il personaggio arriverà in città e da questo momento si immergerà in un’avventura assieme al giocatore che ne controllerà la vita 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Inizierà una vera corsa contro il tempo in cui tenere conto di ogni bisogno del proprio avatar virtuale. In primis non si può che citare la necessità di lavorare per guadagnare soldi e comprare oggetti di “scarsa utilità” come il cibo. Tuttavia, si dovrà riuscire a bilanciare ciò anche con il divertimento del personaggio che potrà spaziare tra uscite al parco, visitare gallerie d’arte oppure una piccola tappa in fumetteria. Parallelamente a ciò sarà anche possibile coltivare dei rapporti con gli altri NPC, arrivando a costruire relazioni sentimentali sia etero che LGBTQ+, come dichiarato dagli sviluppatori. Naturalmente tutto ciò non sarà diretto e semplice, ma come nella vita normale sarà necessario coltivare e non trascurare ogni legame con una persona. A tale scopo verranno in soccorso gli interessi(es.giochi e scienza) che caratterizzano ogni personaggio, perciò coltivare quelli comuni, svolgendo delle attività correlate, non è mai una cattiva idea.
Benvenuti nella Dream Zone
Non appena il personaggio si abbandonerà al dolce abbraccio di Morfeo, il paesaggio muta e diventa ben più onirico dato che, come si scopre, rappresenta il suo subconscio. In questo luogo si dovranno svolgere delle attività che rappresentano una fuga dalla quotidianità diurna del proprio alter ego, composta per lo più da una scrivania ed un computer. In questo modo ci si ritrova a svolgere dei compiti per completare delle quest riconducibili nella loro maggioranza alla raccolta di materiale che poi deve essere lavorato per ottenere l’oggetto finale. Tuttavia, sebbene ci sia una differenziazione tra le attività “del giorno” e quelle “della notte”, non vuol dire che siano del tutto slegate tra di loro. Infatti quelle diurne e nello specifico il coltivare interessi e rapporti del personaggio modificano il mondo dei sogni. Inoltre all’interno di quest’ultimo è presente in forma materiale l’albero delle personalità, interagendo con il quale sarà possibile modificare i tratti distintivi della personalità dell’avatar a patto di possedere gli oggetti giusti.
Varie ed eventuali
Oltre a tutto ciò, l’early access di Circadian City promette di arrivare su Steam ad un prezzo budget, portando il supporto a molte lingue: inglese, tedesco, spagnolo, italiano, francese, portoghese (brasiliano) e cinese (semplificato). Per quanto la traduzione nella lingua nostrana, bisogna segnalare delle mancanze che però non compromettono la fruizione del videogioco. Ad accompagnare una gran mole di testo, abbiamo delle musiche non invasive ma mai memorabili e una pixel art, come già anticipato, non proprio impattante. Di conseguenza ci si rende facilmente conto che siano le meccaniche di gioco e la loro diversificazione tra giorno e notte, a decretare la personalità di questo prodotto.
In sintesi, ad oggi lo studio di sviluppo ha già costruito l’ossatura del videogioco e non resta che modellare il resto allo scopo di consegnare ai videogiocatori un prodotto che si regga sulle proprie gambe. Tra gli elementi più convincenti si deve citare il sistema legato agli interessi e la costruzione di relazioni ed amicizie. Infatti allacciare nuovi rapporti permette anche di sbloccare nuovi oggetti, come ad esempio delle ricette da cucinare in autonomia. Tale meccanica viene intervallata dalle azioni che si compiranno nel paesaggio del nostro subconscio, rappresentato proprio come una sorta di enorme giardino surreale da curare amorevolmente. Infine, non resta che dire che Cardian City è un videogioco con una precisa “etichetta di appartenenza”, ma che con la giusta cura per i suoi punti di forza può ricavarsi un posticino al sole nel grande panorama videoludico.