Finalmente, dopo aver intravisto qualcosa nella Closed Beta, Code Vein è stato mostrato al grande pubblico con una Trial Version direttamente distribuita da Bandai-Namco sullo store Microsoft e sul PlayStation Store.
Incuriositi da questo titolo, che in realtà aspettiamo da molto tempo, abbiamo deciso di provare a fondo questa “demo” e rendervi partecipi delle nostre prima sensazioni pad alla mano.
Ci troviamo in un mondo post-apocalittico popolato interamente da Redivivi, creature che in realtà somigliano molto a dei vampiri: incapaci di morire se non gli viene distrutto il cuore, per rimanere sani di mente devono nutrirsi di gocce di sangue altrimenti diventano corrotti e la sete di sangue prende il sopravvento rendendoli aggressivi e fuori controllo.
Il personaggio che controlliamo è un Redivivo che si sveglia, senza memoria, in un clan di cercatori di sangue e la prima richiesta che il gico ci pone è ricordare il vostro nome ed il vostro aspetto. Qui viene subito presentata una prima caratteristica molto apprezzabile di Code Vein: l’editor del personaggio.
Oltre a poter scegliere il sesso del nosto redivivo potete personalizzare ogni dettaglio del fisico e del volto del protagonista dell’avventura. Sarà forse per lo stile Anime di Code Vein ma questa feature è davvero interessante e molto completa.
Una volta terminata la personalizzazione del Redivivo venite immediatamente lanciati in un Tutorial apertamente dichiarato. Qui vi vengono insegnate le basi del combattimento che annovera attacchi leggeri, attacchi pesanti e caricati, schivate ed abilità attive e passive. In questo momento vi potete rendere conto che Code Vein presenta una fortissima compenente ruolistica al suo interno.
Il Redivivo che controllate è un Redivivo molto particolare: il suo codice sanguigno è stato interamente cancellato e quindi appartiene al tipo “vuoto”. Questo gli permette di poter assorbire ed avere a disposizione molti codici sanguigni diversi che gli permettono di cambiare statistiche e stile di combattimento a seconda della vostra necessità. Il codice sanguigno del Combattente modifica le statistiche del Redivivo in modo tale da renderlo equilibrato e forte nel combattimento ravvicinato, il Ranger invece cambia le statistiche in modo da rendere il protagonista abile nel colpire dalla distanza oppure, per esempio l’Occultista invece scombina le carte in tavola facendo diventare il Redivivo un personaggio con molte cose in comune con il classico mago che utilizza incantesimi basati interamente sulla Magia del Sangue.
Da quanto è dato sapersi, il protagonista acquisirà durante il corso della sua avventura, nuovi codici sagnuigni dopo aver battuto i Boss andando quindi piano piano ad aumentare le possibili “classi” che il nostro Redivivo può utilizzare. Per ogni codice sanguigno inoltre si possono sbloccare delle abilità (sia attive che passive) che aiuteranno durante i combattimenti più ostici. In pratica tutta la parte di sviluppo e personalizzazione delle skill del personaggio è chiaramente basata sul classico stile JRPG il che rende pressocchè unico Code Vein.
Sul lato puro del gameplay Code Vein sembra prendere ispirazione da tutti classici soulslike e action rpg ma con più attenzione su quello che è stato Bloodborne. Le dinamiche di parata/parry, lo sviluppo del personaggio tramite tributi di sangue e l’utilizzo di armi dalla lunga distanza ricordano davvero molto il titolo From Software uscito su PlayStation 4 nel 2015. Un’altra citazione di From Software sta nella barra di equilibrio e concentrazione che prende molta ispirazione da quella presenti in Sekiro anche se in Code Vein questa barra risulta essere molto meno fondamentale rispetto al titolo From Software. Ci sono tutti gli elementi per definire Code Vein un Souls Like ma, da quello che abbiamo potuto provare in questa Trial Version la difficoltà, rispetto a tutti gli altri titoli del genere, è decisamente più bassa e crolla vertiginosamente quando i mostri vengono affrontati con un compagno (sia esso online che offline) in quanto non sembra esserci un livellamento verso l’alto delle statistiche dei nemici nel momento in cui si parte con la modalità coop. È sicuramente più facile riuscire a perforare le difese anche del nemico più forte applicando soltanto un minimo di strategia di squadra.
Sembrano sicuramente convincenti queste aggiunte ruolistiche così marcate e siamo molto curiosi di sapere quanto e come effettivamente influiranno durante l’andamento della storia. Siamo però preoccupati per il livello di difficoltà che potrebbe rendere vano tutto il pregresso e le novità inserite.
Stilisticamente Code Vein è davvero ben fatto. Lo stile anime dei disegni di personaggi e sfondi e le fluidissime animazioni appagano molto l’occhio del giocatore. Forse la trama ricorda molto qualcosa di già visto e sentito (Tokyo Ghoul su tutto) ma abbiamo avuto la possibilità di provare solo l’incipit quindi non possiamo sapere cosa ci potrà attendere più avanti. Il gioco tecnicamente è ben realizzato, durante la prova non abbiamo notato alcun calo di frame rate durante i combattimenti sia in posti chiusi che in posti aperti (la boss battle della demo è proprio all’aperto).
Chiaramente non sarà la rivoluzione del genere o il gioco dell’anno ma Code Vein può dire la sua nonostante la data d’uscita sia in uno dei periodi critici dell’autunno. Gli amanti del genere potrebbero trovarlo molto interessante e con una vena ruolistica davvero spinta. Se la difficoltà resterà quella della demo potrebbe essere anche il mezzo di avvicinamento di nuovi utenti al genere action rpg con tinte souls like.
Ricordiamo a tutti che Code Vein sarà disponibile nei negozi e negli store digitali a partire dal 27 settembre su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Siete interessati a questo titolo?