Cuisine Royale ha un’origine strana: questo titolo infatti non nasce come gioco stand alone, ma come modalità per un altro titolo: Enlisted, sparatutto ambientato nella Seconda Guerra Mondiale. Oltretutto, la modalità è stata implementata nel gioco come April Fool (Pesce d’Aprile), ma dato il successo ottenuto ed il discreto risultato in termini di giocabilità, gli sviluppatori hanno deciso di creare una versione a sé stante del titolo distribuendola in modalità free to play.
Sopravvivere grazie alle padelle
Cuisine Royale è a tutti gli effetti un Battle Royale che prende liberamente ispirazione da pietre miliari del genere come PUBG, ma si prende decisamente molto meno sul serio. Il “nonsense” è portato all’estremo, tanto che il personaggio con cui partiremo all’inizio di ogni battaglia reale sarà equipaggiato semplicemente con un paio di boxer (personaggio maschile) o dell’intimo (personaggio femminile) e dovrà ricercare utensili da cucina — e non solo — per potersi proteggere dagli attacchi nemici. Le skin disponibili, poi, risultano davvero curiose e variegate (ad esempio da cowboy, da vichingo, da luchador messicano e chi più ne ha più ne metta), e sicuramente aumentano quel nonsense e quella spensieratezza a cui il gioco punta. Si potranno raccogliere i Calzari di Mercurio, che chiaramente aumenteranno di molto la velocità degli spostamenti, le pantofole con i coniglietti che invece doneranno al giocatore una capacità di salto decisamente sopra la media, o la bombola d’ossigeno che permetterà di trattenere il respiro per molto tempo, garantendo una miglior precisione in modalità mirino. Tutto un insieme di “esagerazioni”, che però determinano lo stile di questo prodotto videoludico.
Le armi a disposizione sono prevalentemente modelli della Seconda Guerra Mondiale — al cui resto si ispira anche l’ambientazione della mappa — e si potranno trovare indiscriminatamente armi dell’Asse o dell’Allenza variando tra pistole, fucili automatici e fucili di precisione, con delle eccezioni che portano anche ad armi automatiche dei nostri giorni. All’interno della mappa di gioco si potranno trovare anche accessori come ottiche, o caricatori supplementari che miglioreranno le prestazione delle vostre armi e riempiranno gli spazi — limitati — del vostro zaino.
Un altro Battle Royale da aggiugere alla lista
Come tutti i Battle Royale, anche Cuisine Royale si attesta sulle regole classiche del genere. Fino a 100 giocatori sulla stessa mappa — di norma in una partita se ne trovano al massimo una 50ina —, un cerchio che si restringe ad intervalli regolari di tempo e la regola maestra del “vince l’ultimo sopravvissuto”. La Battaglia Reale si può affrontare in solo, in duo o in team da 4 giocatori selezionando una delle tre modalità nella schermata principale. Al momento, i server per giocare sono dislocati principalmente in Europa e in Nord America.
Nel suo essere scanzonato e nonsense, Cuisine Royale riporta però elementi “simulativi” all’interno della Battle Royale più classica: la buona implementazione del “rumore spaziale”, che permette di identificare e localizzare i nemici discretamente bene anche solo con l’utilizzo dell’audio di gioco — consigliatissimo l’uso di cuffie per la miglior resa possibile. La stamina è anch’essa fondamentale e dona quel tocco di realismo in più che non guasta.
Comparto Tecnico
Tecnicamente parlando, non si può certamente dire che Cuisine Royale sia un capolavoro. Il motore di gioco è sicuramente datato e i dettagli grafici sono molto piatti. Inoltre, il gioco risulta essere molto leggero sia in termini di GPU utilizzata sia in termini di spazio occupato su disco. Questa leggerezza aiuta il gioco a risultare decisamente fluido anche nella fasi di shooting più “agitate” o nell’utilizzo dei power-up citati sopra; notevole anche la velocità dei caricamenti delle partite. Il comparto audio è ben curato e, come fatto notare in precedenza, riesce ad essere sufficientemente preciso da permettere ai giocatori di identificare gli avversari dai rumori nei dintorni. Le armi sono riprodotte discretamente per quanto riguarda il suono, sicuramente ben campionato, ma lasciano un po’ a desiderare sotto il punto di vista grafico ed estetico.
DLC Tonante
Nella versione provata da noi per questa recensione era compreso il DLC God of Thunder, con incluso uno Story Book che sblocca automaticamente due skin (Bandito ed Avventuriera), due mesi di accesso a sfide uniche che permettono di aumentare di livello più velocemente, 1500 corone dorate e tutto il set — compresa arma da mischia ed elmo — del Berserker, molto somigliante ad un personaggio appena uscito dalla serie TV Vikings.
Conclusioni
In fin dei conti, Cuisine Royale fa il suo: è un Battle Royale e più di tanto non si può uscire dal seminato, se si parla di un genere così specifico. Il fatto che il titolo stesso non si prenda troppo sul serio, fa in modo che il giocatore riesca a sorvolare sulle lampanti carenze e mancanze tecniche, riuscendo quindi a catturare qualche ora di attenzione. Essendo una leggera variazione sul tema Battaglia Reale, è consigliato a tutti gli appassionati che hanno apprezzato titoli come PUBG e H1Z1, ed essendo un free to play vi permetterà di provare il titolo senza spendere un centesimo (gli acquisti in-game sono puramente estetici e quindi completamente opzionali).
Versione Provata: Xbox One X