Behaviour Interactive vuole bissare il successo di Dead By Daylight e ci prova con un nuovo titolo. Seguendo le orme del multiplayer-only, la software house canadese ha da poco aperto la closed beta (perdonate il gioco di parole) di Deathgarden, il suo nuovo titolo.
Le premesse sono semplici. Seguendo a grandi linee quelle che sono le dinamiche di DBD, Deathgarden immerge i giocatori in un enorme “giardino della morte” (proprio come recita il titolo) in cui è in atto una caccia all’uomo. Fin da subito, il gioco ci farà scegliere se interpretare gli “Hunter” o i “Runner“. L’hunter, unico, avrà il compito di dare la caccia ai cinque runner.
I componenti di entrambe le fazioni verranno posizionati all’interno di due hub in cui scorrazzare coi propri compagni di squadra, all’insegna del classico “cazzeggio pre-partita“, che ogni multiplayer-only che si rispetti possiede. Prima di ciò, però, dovremo scegliere la classe (solo per i runner) e i perks. Per quanto riguarda la prima, esistono tre classi selezionabili: torment, support e control. La prima è di attacco, la seconda è una sorta di “medico” della squadra mentre l’ultima è di difesa. I perks, invece, includono appunto piccoli vantaggi come ad esempio una maggiore velocità di ricarica della stamina, un’arrampicata più veloce, rianimarsi con la salute completa e così via. I perks differiscono di poco per l’hunter, questi ultimi gli permetteranno di scovare e uccidere più facilmente i runner.
La partita termina quando l’hunter riesce a uccidere tre runner o quando i tre runner riescono a conquistare le tre basi e a fuggire, una volta aperte le vie d’uscita del giardino. I runner saranno armati di dardi con vari effetti, che gli permetteranno di ferire, stordire o accecare l’hunter. I runner, inoltre, avranno una possibilità di rianimarsi se la loro salute viene azzerata dall’hunter. Tuttavia, il tempo per effettuare quest’operazione è ovviamente limitato. Se l’hunter riesce a catturare un hunter, quest’ultimo avrà un tot di tempo per provare a farsi riportare in vita dai suoi compagni. Se il tempo scade, sarà destinato al “blood post“, una sorta di monumento della vergogna su cui viene steso, quasi crocifisso, pronto per la spietata esecuzione che verrà avviata dall’hunter. Eccovi una breve e triste sequenza di come accade.
Inoltre, sparse per la mappa, troveremo varie casse: quelle gialle serviranno a rifornirci di munizioni, quelle rosse per la vita e quelle blu per raccogliere degli ingranaggi che ci permetteranno di acquistare nuovi dardi, con effetti diversi, presso l’apposito macchinario.
Complessivamente, il titolo sembra promettere bene. D’altronde, Behaviour Interactive ci ha già dato modo di scoprire il suo potenziale con Dead By Daylight. Vedo improbabile un successo pari a quello del titolo precedente, ma comunque le carte in regola per fare bene ci sono tutte. La classica “caccia all’uomo” è un tema ormai ridondante nei multiplayer-only, ma Deathgarden risulta, per ora, ben bilanciato e funzionante nelle sue varie sfaccettature. Inoltre, gli sviluppatori sembrano volersi distaccare il più possibile dal pay to win. Visitando il sito ufficiale di Deathgarden, si legge di come gli sviluppatori tengano a specificare che gli acquisti in-game saranno solo ed esclusivamente per oggetti cosmetici, e questo non può che fare bene alla salute del titolo. Unico problema da risolvere, al momento, risulta quello dell’ottimizzazione.
Deathgarden uscirà ufficialmente ad agosto su Steam.