Il grande paese del sol levante, non è famoso solo per i samurai e le antiche katane forgiate dai maestri armaioli, che si tramandano le abilità di padre in figlio. Il Giappone è la patria indiscussa di molti dei pionieri del settore videoludico tra cui il grande capo Shigeru Miyamoto.
Questo signore nato a Kyoto, ha segnato un’epoca, mettendo la propria firma su lavori del calibro della saga di Donkey Kong, Star Fox, The Legend of Zelda, e Mario.
Già, Mario Bros… Quello che nell’immaginario collettivo viene ricordato come il videogioco per antonomasia, è opera del genio che lavora in Nintendo dal lontano 1980,dove all’epoca venne assunto come artista, perché ancora il colosso giapponese non produceva videogiochi ma bensì giocattoli, da non credere…
È evidente che il suo destino fosse un altro, il suo compito in questa vita era (ed è) quello di far giocare e rigiocare qualche generazione di videoplayer. Infatti così è stato ed è tutt’oggi, i titoli sopracitati sono i lasciti più grandi di quest’uomo, che ha davvero cambiato le cose, in tempi dove tutto era ancora da scoprire ed inventare, il suo credo era ed è quello di non riproporre mai un titolo già esistente, senza apportare al titolo stesso delle innovazioni e delle migliorie sostanziali. Teoria che va controtendenza con i parametri produttivi e di sviluppo moderni. Il primo progetto di successo del nostro amato Shigeru fu una macchina a gettoni, che guarda caso, offriva ai giocatori la possibilità di vestire i panni di un icona Nintendo, niente popò di meno che Donkey Kong. Visto l’enorme successo ottenuto con questo titolo, la casa base diede al creativo produttore la possibilità di continuare a sviluppare le proprie idee, infatti, da li a poco, sarebbe nato il più grande,conosciuto ed amato personaggio di sempre: Mario Bros. Il resto della storia si può definire come un’incredibile ascesa verso l’Olimpo, come un marchio permanente ed indelebile nel nostro fantastico mondo.
I grandi successi di Nintendo, sono per gran parte riconducibili al buon Miyamoto, che a suon di titoloni best seller è riuscito a far giocare ognuno di noi, almeno una volta. Se ho definito Kojima il “Michelangelo” dei videogame producer, allora Miyamoto è senz’altro il Leonardo da Vinci indiscusso.
Attualmente lavora ancora per la Nintendo, dove ricopre il ruolo di direttore artistico, oltre che di amministratore e direttore del settore corporativo, collaborando a molti progetti, legati naturalmente al leggendario marchio di Kyoto.
“Più di 200 persone qui alla Nintendo hanno lavorato per creare la serie di The Legend of Zelda: si può dire che, dopo un quarto di secolo, la storia stessa di questo videogioco sia ormai una leggenda!”
S.Miyamoto