Codemasters è tornata. E con questo DiRT Rally 2.0 sembra davvero essere più in forma che mai. In una frase possiamo riassumere così questa esperienza, perchè DiRT Rally 2.0 è un’esperienza simulativa ai limiti della realtà.
La serie DiRT Rally arriva così al suo secondo capitolo, ripresentando, a livello di struttura di gioco, una componente di simulazione delle gare rally e rallycross molto importante, eliminando tutti quegli artifici arcade presenti nella canonica serie di DiRT, seguito spirituale di una saga storica come Colin McRae Rally. Quindi, niente rewind cari lettori, se commetterete un errore in gara, quello si farà sentire, eccome. Io in primis ne ho subito le conseguenze, in un aneddoto che vi racconterò nel corso di questa recensione.
Detto questo, andiamo a scoprire questo DiRT Rally 2.0!
Giocabilità e modalità di gioco – Inizia sei sinistra, non tagliare
Leggendo il titolo di questa parte non crediate che sia completamente impazzito. Se siete fan del rally, avrete subito capito che mi riferisco alle indicazioni del navigatore mentre si corre. Le modalità di gioco in DiRT Rally 2.0 sono molte. Abbiamo innanzitutto la classica Modalità Carriera, che ci permetterà di affrontare le due discipline presenti nel gioco: Rally e Rallycross. DiRT Rally 2.0 può infatti fare affidamento sulla licenza ufficiale del Campionato Mondiale di Rallycross della FIA, mentre per quanto riguarda il WRC, il campionato ufficiale di rally, per quello c’è il titolo ufficiale di Kylotonn. Ma comunque è un’assenza che non si fa sentire. Nella modalità Carriera avrete due macchine per iniziare: la mitica Lancia Fulvia per il rally e la Opel Corsa 1600 potenziata per il rallycross. Vincendo eventi (ci sono circa 70 circuiti differenti tra le due categorie), guadagnerete denaro, da spendere per potenziare le due auto, oppure potrete acquistarne di nuove. Questo vi farà accedere a nuove categorie, a seconda della potenza dell’auto. Quindi una modalità Carriera ampia e varia, ma soprattutto ripetibile. A queste categorie poi si aggiungono anche delle sfide settimanali o mensili, che vi daranno più denaro in caso di vittoria. Il parco macchine si compone di circa 50 auto, passando attraverso veri e propri idoli della storia del rally, come la Lancia Delta HF Integrale, che negli anni ’80 polverizzò ogni tipo di record e di concorrenza, la Subaru Impreza WRX, fino ad arrivare a macchine super potenti come la Ford Mustang GT4, un vero e proprio bolide da corsa.
Altre modalità di gioco sono quelle “modalità singole“, che vi permetteranno di scegliere una categoria di corsa. Potrete quindi decidere di affrontare solo rally, oppure lanciarvi nel Campionato di Rallycross, iniziando a sgommare e derapare sui circuiti ufficiali del campionato, otto in tutto. A questo punto è bene fare una precisazione, per chi magari non conosce la differenza tra le due discipline. Il rally è quello che tutti conoscono, si svolge a tappe su strade non sempre asfaltate e su ogni tipo di terreno, e vince chi riesce a completare queste tappe nel minor tempo possibile. Il rallycross invece si svolge in maniera diversa: abbiamo un circuito, e la competizione si svolge con fasi di qualificazione, semifinali e finali. Nelle prime bisogna cercare di fare più punti possibile, per arrivare tra i 12 migliori, che poi si contendono la vittoria. Nel corso della gara inoltre è previsto un cosiddetto Giro Joker, nel quale bisogna fare un percorso diverso rispetto al solito, e quindi impiegare più tempo per completare il giro.
Le altre modalità presenti sono il Campionato personalizzato, ma soprattutto la vera novità di questa edizione, le Sfide a Tempo. Il primo vi permetterà quindi di creare la vostra competizione, come volete, sia da soli contro l’IA oppure contro persone online. Le Sfide a Tempo sono invece la novità, in questa modalità potrete scegliere la tappa, l’auto con cui correre, fare il vostro tempo, e successivamente questo verrà messo a paragone con quello dell’intera community. Un’idea un po’ particolare di multiplayer, però comunque leggere il vostro nome magari tra i primi al mondo su un determinato evento potrebbe essere molto piacevole.
Abbiamo parlato delle modalità di gioco, adesso dobbiamo parlare di DiRT Rally 2.0 pad alla mano. E qui subito dobbiamo dire una cosa fondamentale: il gioco, per essere apprezzato al 200%, DEVE essere giocato con volante e pedaliera. Scrivo maiuscolo il “deve” perché solo così può davvero farvi capire quanto questa simulazione sia reale. Giocare con il joypad è sì divertente, questo non si può nascondere, ma è limitativo. Detto questo, DiRT Rally 2.0 è la miglior simulazione mai creata per un gioco di guida. Divertente, veloce, ma soprattutto impegnativa. Come saprete, nel primo capitolo una delle scelte è quella dell’eliminazione del rewind, perciò gli errori si pagano.
Adesso vi posso raccontare l’aneddoto che vi dicevo in fase di introduzione: mi è capitato, dopo poche ore di gioco – quindi mentre stavo prendendo la mano – di fare un errore in uscita da una curva “sei sinistra, non tagliare”, e ho urtato delle rocce davanti a me. Questo mi ha distrutto i fanali dell’auto. Ho completato la tappa, e quella successiva era una tappa notturna. Nel rally si possono sistemare eventuali danni all’auto solo ogni due tappe e nella tappa da fare non si poteva toccare la macchina. Mi sono dovuto fare una gara di circa 13 km, quindi 9 minuti di corsa, senza fari. Arrivato alla fine ero stremato fisicamente. E questo, prese in giro a parte che qualche utente mi farà, per me rappresenta il massimo. Arrivare ad essere fisicamente provato da un gioco, pur stando fermo. Gli insulti sono stati tanti, ma la bellezza di tutto questo è impagabile. Questo mi ha fatto innamorare di DiRT Rally 2.0.
Per il resto, parlando ancora di giocabilità, il titolo, essendo una simulazione, vi permette di modificare gli assetti, le gomme e quindi di gestire in ogni sua componente l’auto. Le chiamate del navigatore, specie durante i rally, sono sempre precise, ben comprensibili e sono una benedizione, in quanto vi permettono di imparare a memoria la tappa, aiutandovi quando andrete a rigiocarla. Unica pecca del gioco è forse la poca varietà di ambientazioni: mancano infatti tappe sulla neve, che sono un must del rally “reale”. A livello di gameplay, DiRT Rally 2.0 arriva quasi alla perfezione.
Comparto tecnico – Tornante aperto destra in due sinistra
Prendete l’ultima frase della scorsa parte. Togliete il quasi e applicate al comparto tecnico di questo gioco. Partiamo dal comparto grafico: DiRT Rally 2.0 viene mosso a livello grafico dall’ormai solito motore EGO di Codemasters, che regge la parte grafica di tutti i titoli dello sviluppatore da molti anni. Gli scorci mostrati in DiRT, dato che si passa spesso su crinali e strade non protette a valle, mostrano degli scenari aperti bellissimi. La vegetazione, che spesso rappresenta un impedimento visivo, in questo caso è fatto solo per rendere più difficile l’impostazione delle curve, è rigogliosa e ben rappresentata. Lo stesso vale per le strade su cui andremo a correre. Gli effetti di luce e ombra lasciano senza fiato su qualsiasi versione delle console. Anche su PS4 base il gioco è graficamente solido, non scatta e non si blocca praticamente mai. Il tutto sembra quasi poetico, quando si corre come pazzi su strade bagnate al tramonto, con la luce che si riflette sulle pozzanghere e vi accompagna quando vi lanciate col freno a mano tirato in un tornante aperto a destra. Unico neo forse i modelli dei piloti, poco definiti.
Per quanto riguarda invece il comparto audio, il mio consiglio personale è giocare DiRT Rally 2.0 in una stanza isolata acusticamente. Poi prendete il telecomando della vostra televisione, e alzatelo al massimo! Il rumore del motore di una Lancia Delta che apre in uscita di curva è magia. E questo può ovviamente essere applicato anche a tutte le altre macchine. DiRT Rally 2.0 riproduce perfettamente il rombo dei motori, il rumore dello stridio delle gomme sull’asfalto, insomma, tutti i suoni tipici di una corsa automobilistica. E questo rende l’esperienza di gioco ancora più bella.
Conclusioni – Taglia tre destra su traguardo
In conclusione, è quasi impossibile trovare un qualche punto debole a questo DiRT Rally 2.0. Questo titolo offre un’esperienza simulativa mai vista, quasi al limite del reale. Vi permetterà di gestire ogni elemento di una scuderia, ma soprattutto sarà sempre una sfida. Sbagliare significa compromettere una o più tappe di una corsa, significa danneggiare elementi che potrebbero non essere riparati, se non si ha abbastanza tempo nelle aree di servizio tra le tappe, in quanto questo è limitato a mezz’ora. Per quanto riguarda invece il rallycross, è una disciplina molto particolare, che prevede spesso dei corpo a corpo molto importanti con gli avversari.
L’unica pecca è il mancato supporto alla VR sin dal lancio. Ma possiamo vederla come una pecca relativa, perchè secondo la mia opinione, giocare un titolo del genere con la Realtà Virtuale implica in maniera necessaria l’uso di una postazione con volante e pedaliera. Detto questo, Codemasters con questo titolo ha davvero impostato un nuovo standard per i giochi di corsa, creando un prodotto bello visivamente, difficile da giocare, ma soprattutto divertente. E questo, a mio modo di vedere, sarà sempre l’aspetto più importante in un videogioco.
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