Dalla mia recensione di marzo ho passato molte ore in compagnia dell’ultimo capolavoro di id Software, Doom Eternal. Dalla release sono successe molte cose, come l’acquisizione di Zenimax (che include anche iD Software) da parte di Microsoft. E finalmente questa settimana è arrivato il primo contenuto scaricabile di DOOM Eternal, The Ancient Gods – Part One, che espande ulteriormente l’impianto narrativo del gioco base e, sebbene sia in gran parte la stessa esperienza, ci sono alcune gradite aggiunte che aiutano a rendere questo contenuti scaricabile divertente e interessante.
Prima di continuare a parlarvi dell’espansione vi ricordo che The Ancient Gods – Part One è un’espansione stand-alone inclusa nel Pass Anno 1. ed è inoltre disponibile come acquisto separato e inclusivo di accesso alla BATTLEMODE. Non è necessario possedere una copia di Doom Eternal per acquistare e giocare aThe Ancient Gods Parte 1. Il Pass Anno 1 è disponibile per l’acquisto al prezzo di 29,99 € e include l’accesso a The Ancient Gods Parte 1 e 2.
Ambientato poco dopo gli eventi della campagna, The Ancient Gods – Part One segue lo Slayer mentre tenta di fermare definitivamente l’invasione demoniaca. Il vuoto di potere lasciato dalla morte della Khan Maykr ha lasciato Urdak vulnerabile, fornendo una nuova roccaforte per le forze dell’Inferno. Lo Slayer così si ritrova ancora una volta a dover affrontarle prima che le cose sfuggano di mano. Gli eventi che accadono nell’espansione danno un grande senso di continuità e, proprio come il gioco base, riescono a dare una buona motivazione per continuare a massacrare demoni. Anche se DOOM non è famoso per il suo comparto narrativo ciò non vuol dire che non abbia una lore ed un suo universo dettagliato. Ciò che traspare durante le circa quattro ore passate prima di vedere i titoli di coda dell’espansione è destinato ancora a sorprendere per l’impegno degli sviluppatori nello sviluppare la trama, e mi ha lasciato una grande voglia di scoprire quello che verrà nella seconda parte.
Se possiamo dire che il gameplay è stato il protagonista assoluto dello spettacolare DOOM Eternal, in The Ancient Gods – Part One invece è il suo fantastico level design. Nella campagna del gioco base si hanno diverso stage di qualità altissima, ma anche i tre nuovissimi livelli disponibili nell’espansione sono altrettanto stupendi, se non migliori. L’ Infrastruttura Atlantica UAC è il primo livello che vi troverete ad affrontare quando avviate un nuovo file di salvataggio. Senza rovinarvi troppo la sorpresa, si tratta di un’enorme struttura UAC sopra l’oceano. Durante la vostra traversata della piattaforma e tra una trucidazione e l’altra vi ritroverete ad osservare spesso la tempesta ruggente sullo sfondo e le enormi onde che si infrangono sotto di voi: davvero spettacolare. Il livello si evolve, cresce e cambia nel tempo e lo spettacolo è equivalente a quello di Mars Core del gioco base. Tutti e tre i livelli offrono alcuni oggetti collezionabili da trovare, molte arene di combattimento, incontri segreti e persino nuovi Cancelli Slayer al primo e all’ultimo livello. Il risultato finale è un pacchetto che include alcuni dei livelli meglio progettati dell’intera serie ed ognuno dei quali offre un’esperienza unica ed appagante.
Si dice sempre che non si dovrebbe riparare o modificare qualcosa che funziona bene, e non potrei essere più che d’accordo quando si parla del loop di gameplay di DOOM Eternal. Il combattimento è giustamente rimasto in gran parte lo stesso – è ancora una danza mortale di gestione delle risorse e assegnazione di priorità a obiettivi specifici – ma alcuni nuovi tipi di nemici aggiungono un nuovo ingrediente al fenomenale calderone delle fasi di shooting. Le torrette demoniache ad esempio sono una nuova tipologia di demone che vi sparerà non appena sarete abbastanza lontano da loro e quando non le guarderete, il che significa che dovrete eliminarle quando meno se lo aspettano. I Blood Angel si comportano in modo simile, nel senso che sono vulnerabili solo quando eseguono attacchi specifici, ma un colpo alla testa ben posizionato li farà esplodere in un colpo solo.
Sia le torrette che i Blood Angel sono fantastiche aggiunte ad una formula già stellare e vi fanno pensare a come affrontare gli incontri in modi nuovi. La nuova categoria di nemici per cui ho dovuto sudare sette camicie, tuttavia, sono gli Spiriti. Questi esseri si impossessano e potenziano altri demoni, rendendoli immuni alla distruzione dei punti deboli, permettendogli di congelare le granate e aumentando significativamente la loro salute e i danni che infliggono. Dopo aver ucciso il demone che lo Spirito sta controllando, avrete un breve momento per ucciderlo prima che sia tardi e che dia potere a un altro demone. All’inizio è una sfida divertente, ma è diventato rapidamente frustrante affrontare gli Spiriti tra tutto il caos sullo schermo.
Mi ci sono volute solo quattro ore abbondanti per completare tutti i nuovi livelli (molto dipende però da quale livello di difficoltà sceglierete), ma questa tempistica include una discreta quantità di tentativi falliti perché The Ancient Gods – Part One è difficile, molto difficile. Le arene sparse in ogni livello sono diventate 11, superando di gran lunga ciò che ci si aspetta da voi nel gioco base, e ne ho adorato ogni angolo. Dall’affrontare due Marauder contemporaneamente, a due cybermancubus in un’arena piena di demoni corazzati, le sezioni di combattimento in questo contenuto scaricabile sono tra le più impegnative che DOOM Eternal ha da offrire, e sono destinate a mettere alla prova chiunque pensi di aver imparato alla perfezione il sistema di combattimento. Se non avete sbloccato tutto ciò che il gioco base ha da offrire, non preoccupatevi, perché l’avvio di un nuovo file di salvataggio per The Ancient Gods – Part One vi offre uno Slayer completamente equipaggiato con cui scatenare l’inferno. Potete anche sbloccare un nuovo tipo di runa chiamata Rune di supporto, di cui puoi attivarne una alla volta; ce ne sono tre tra cui scegliere, ciascuno con i propri effetti che si adattano a particolari stili di gioco.
Anche se non c’è molto da dire sul lato visivo e tecnico, dato che siamo davanti ancora all’iD Tech 7, vale la pena ricordare che The Ancient Gods – Part One è fluido, bellissimo da vedere e con un grande comparto tecnico. L’aspetto più impressionante in termini di valori di produzione è quanto sia ben realizzata la direzione artistica per questi livelli: ognuno è ben caratterizzato e peculiare, e anche il ritorno a Urdak offre un’atmosfera diversa e decrepita. Sembra davvero che gli eventi della campagna originale abbiano influenzato il mondo che vi circonda, ed è una sensazione meravigliosa.
Ho giocato a molti videogame quest’anno, ma DOOM Eternal rimane ancora senza dubbio uno dei migliori, e The Ancient Gods – Part One è una degna aggiunta alla sua sfilza di contenuti già eccellenti. I tre nuovi livelli portati dall’espansione sono tra i migliori che il titolo ha da offrire e le implicazioni narrative sono inaspettate ed emozionanti allo stesso tempo. Potrebbe non fare molto per cambiare il gameplay, ma non è necessariamente un difetto poichè la formula del titolo base era già praticamente perfetta. Ed in più offre una sfida ancora maggiore attraverso le sue folli arene. DOOM Eternal: The Ancient Gods – Part One, sia come espansione di un gioco già incredibile, sia come esperienza a sé stante, vale davvero il vostro tempo e denaro.
In definitiva, DOOM Eternal: The Ancient Gods – Part One è un’aggiunta fantastica a un’esperienza già stellare che fornisce più sfide, nuovi livelli interessanti e una narrativa avvincente che vi lascerà a bocca aperta. Alcuni potrebbero essere scoraggiati ed infastiditi dalla struttura in due parti, ma se volete più DOOM Eternal ora, The Ancient Gods – Part One è destinato a soddisfare la vostra voglia di distruzione.