Microsoft, nei giorni passati e nella cornice milanese, ha dedicato un evento alla sua divisione ID@Xbox. Tra i numerosi lavori vi era proprio Dry Drowning. Il titolo, che arriverà su PC nel prossimo mese, è realizzato dal team italiano Studio V. Dopo aver messo le mani su una versione preliminare, siamo pronti a darvi una prima impressione sul gioco.
Si tratta di una visual novel dalle forti tinte investigative, dove la raccolta degli indizi e le scelte del giocatore saranno fondamentali. L’obbiettivo è quello di offrire un’esperienza piuttosto longeva, e dagli esiti non scontati, all’interno di un contesto futuristico distopico. Tutto quanto condito da tematiche incredibilmente attuali come la diversità, il razzismo e l’immigrazione.
Una città di carta
Nova Polemos, location dell’avventura, è una città immaginaria del Nord Europa. Essa è una cittadina autonoma, caratterizzata da una realtà tecnologica e distopica, dove vige una forte discriminazione verso i cittadini che non sono in grado di essere ”utili” alla società. Le vicende di Dry Drowning si aprono nel 2066. Si impersonerà Mordred Foley, geniale detective privato tormentato da un passato doloroso, segnato dalla macchia di aver dichiarato colpevoli di omicidio due poveri innocenti. Gli verrà data l’occasione di redimersi aiutando un cliente piuttosto importante, accusato di un omicidio molto particolare. Quest’ultimo, per modalità e richiami, sembra essere vicino al caso che rovinò la reputazione del detective. Non solo, ma sancirà anche il ritorno del criminale più pericoloso di Nova Polemos, Pandora.
La narrazione del videogioco rappresenta la colonna portante dell’intera offerta, in cui non mancheranno menzogne, false accuse e sorrisi di circostanza. Nello specifico, in Dry Drowning le vicende si sviluppano, percorrendo diverse ramificazioni basate sulle scelte del giocatore durante l’avventura, che sarà caratterizzata da finali multipli. In particolare è stato promesso che soprattutto le ultime fasi cambieranno significativamente in base alle scelte già effettuate.
Dopo un incipit più calmo, verranno introdotti nuovi tasselli che arricchiranno sempre di più la nostra partita. Non mi riferisco solamente alle meccaniche di gioco, ma anche alla costruzione dell’universo narrativo o della scena a schermo. Inoltre ogni personaggio – compreso il protagonista – si presenta caratterizzato in maniera convincente, e in alcuni casi la conoscenza o la relazione del protagonista con gli altri personaggi cambia a seconda dei bivi percorsi nell’avventura. Sebbene non tutti questi elementi siano perfetti e caratterizzati dalla stessa cura, il complesso è più che positivo.
Investigazione
Gli sviluppatori si sono concentrati sul sistema di dialoghi, delle scelte multiple e gli elementi legati all’investigazione stessa. Come già detto, le vicende cambieranno in base alle scelte effettuate dal giocatore, e nello specifico sottolineo che non esistono decisioni bianche o nere, ma un’enorme scala di grigi. Pertanto si tratta più un’opzione che permette la personalizzazione dell’avventura con l’unica condizione di saper convivere con le proprie scelte e le loro conseguenze.
L’investigazione dei luoghi è consentita tramite un’omonima voce presente nell’interfaccia del gioco, ravvisando un’interazione ambientale ai minimi termini. Sarà sufficiente selezionare con il cursore i vari punti d’interesse distribuiti per l’ambientazione per ricevere ulteriori informazioni o indizi necessari alla risoluzione dei casi. Tuttavia questa linearità è intervallata dalla risoluzioni di alcuni enigmi, diversi tra loro e funzionali alla raccolta di informazioni. Chiudono il quadro investigativo le conversazioni e gli interrogatori con i personaggi, i quali potrebbero dire la verità oppure mentire.
Qui entrano in gioco le particolari abilità deduttive di Mordred. Il protagonista vede nella sua mente cambiare il viso del personaggio che mentirà. Si sfocia nella modalità Living Nightmare, che in un controinterrogatorio farà emergere le falsità dell’interlocutore attraverso delle argomentazioni e delle deduzioni basate sulle prove raccolte in precedenza. Nello specifico, andremo ad interagire con alcuni oggetti nell’inventario, oppure sceglieremo una delle opzioni che appariranno a schermo. Infine, avremo a disposizione un massimo di tre errori, dopo i quali apparirà una schermata di game over e dovremo ricominciare daccapo.
Il Blade Runner dei videogames
Le fonti d’ispirazione per la creazione di Dry Drowning vanno oltre il mondo del videogame, includendo film come Seven e Blade Runner. I punti di contatto con il secondo si intravedono in particolare nella costruzione del società di Nova Polemos. Infatti abbiamo una realtà grigia, scura, con una forte disparità sociale e che presenta una tecnologia piuttosto avanzata. Esteticamente Dry Drowning è molto convincente, proponendo un interessante contrasto tra i colori degli sfondi e le tonalità di grigi dei personaggi disegnati a mano.
La colonna sonora è stata pensata per sostenere le vicende presentate a schermo, adattandosi in maniera dinamica alle situazioni di gioco e ai personaggi incontrati nella nostra partita. Infine, mi preme dire che la versione testata presentava i testi in lingua inglese, tuttavia gli sviluppatori hanno già confermato che al lancio sarà già presente la localizzazione in italiano. Lasciando da parte spiriti un poco più nazionalistici, comunque risulta scelta azzeccata al fine di non scoraggiare i meno anglofoni.
Conclusioni
Dry Drowning è una visual-novel noir con molti elementi che richiamano generi che abbiamo visto anche in tv, come il thriller. Il team italiano ha confezionato un ottimo comparto narrativo, così come del gameplay, vicino al genere videoludico d’appartenenza ma allo stesso tempo quasi personale. Insomma, di carne al fuoco c’è ne tanta e sembra anche di ottima qualità, perciò non ci resta che aspettare e sperare che non si bruci tutto.