Così come ci siamo espressi sulle aspettative e previsioni prima della partenza dell’E3 2019, così siamo qui ora per fare un bilancio di ciò che si è visto a Los Angeles, con delusioni, sorprese e perplessità. Tra grandi assenti e brevi sguardi sulla next-gen, la fiera è stata foriera di alcune novità interessanti, ma anche di diverse occasioni sprecate. Vediamo cosa ne pensano i mitici redattori di Natural Born Gamers!
Riccardo “Fratto” Ferrari
Andiamo con ordine: senza Sony, quest’anno Microsoft avrebbe dovuto essere la protagonista indiscussa della fiera, ma purtroppo lo è stata solo in parte. Sicuramente la sua conferenza ha avuto un ritmo serrato, scandita da una sequela quasi infinita di trailer, teaser e annunci, e arricchita dalla presenza di Keanu Reeves, testimonial e personaggio presente in Cyberpunk 2077, uno dei titoli più attesi, che finalmente ha una data di uscita. La star di Hollywood non è stata l’unica celebrità vista in questo E3, ma di sicuro è stata quella più apprezzata, sia per il ruolo che per l’entrata in scena e i modi sempre fantastici del protagonista di John Wick.
Oltre a Cyberpunk, tra le esclusive degne di nota ricordiamo: Bleeding Edge di Ninja Theory, Gears 5 di The Coalition e Halo Infinite di 343 Industries: il primo ha suscitato interesse anche se ha dato la sensazione di “già visto”, il secondo ha confermato di essere il capitolo più innovativo della saga, ed il terzo ha generato hype pressoché infinita, pur trattandosi di un trailer che ci mostra troppo poco e ci chiede di aspettare il 2020 con l’arrivo di Xbox Scarlett, la nuova console di casa Microsoft.
Il neo della conferenza Microsoft è stata la mancanza di vere e proprie bombe, da lasciare i fan in visibilio per i mesi a venire. Solo Nintendo è riuscita in questa impresa quest’anno, con un Direct praticamente perfetto. L’inaspettato seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, il nuovo Link’s Awakening, Astral Chain, No More Heroes 3, nuovi personaggi su Super Smash Bros. Ultimate: Nintendo ha convinto davvero tutti.
Daniele “ildagnele” Sacchi
Anche quest’anno mi sono avvicinato all’E3 in maniera piuttosto distaccata e disincantata, ancor di più vista l’assenza di Sony. In effetti, con il senno di poi, posso dire che non ho fatto così male. La delusione maggiore sicuramente è rappresentata da Microsoft. Con il palco libero dal concorrente più temibile, hanno sfoggiato tanta computer grafica e tante, troppe parole, per parlare dei loro “servizi”. A queste fiere, un po’ anacronistiche, vorrei comunque veder presentati giochi, periferiche, specifiche hardware.
Piccola delusione anche per la casa di Mario. “Nintendiamoci”, sono felicissimo che sia stato annunciato un seguito di Breath of the Wild ma, ancora una volta, ho l’impressione che si voglia battere il ferro finché è (abbastanza) caldo. BotW ha riscosso un enorme successo? Subito un seguito. E intanto Metroid latita… Malcelato disagio per le infinità di remake, remaster e compagnia bella. Per giunta, tutte presentate in pompa magna come fossero titoli originali. In quanti episodi sarà spacchettato Final Fantasy VII? Sinceramente è una domanda che non solo non mi pongo, ma che mi crea disappunto ascoltare. Fanno il remake di Link’s Awakening? Io intanto conservo ancora l’originale in cantina, acquistato durante una vacanza in Inghilterra nell’estate del 1996.
E veniamo alle dolci note. Peraltro, ampiamente previste. Cyberpunk 2077, Cyberpunk 2077 e ancora Cyberpunk 2077. E3 2019 = Cyberpunk 2077. Fine. Non c’è altro da aggiungere. Collector’s Edition prenotata al volo nella mattinata successiva all’annuncio della release date. Così come hanno fatto almeno altri quattro o cinque colleghi di redazione. C’è bisogno di aggiungere altro?
Maddalena “Mighty Mad” Golia
Ho accuratamente evitato di esprimermi sulle aspettative che avevo nei confronti dell’E3 2019. In parte a causa dei numerosissimi leak trapelati nei giorni precedenti, in parte per la scarsa fiducia negli attori in gioco, ma anche con una segreta speranza di essere sorpresa. Questo è avvenuto solo in parte. La presenza di CD Projekt era scontata, e fortunatamente ora abbiamo una data di uscita precisa per Cyberpunk 2077. La conferenza Microsoft, seppur dai ritmi serrati, non ha suscitato chissà quali entusiasmi (anche se probabilmente senza il leak su Elden Ring, quella sarebbe stata una vera bomba). Nonostante questo, devo sottolineare la coerenza del colosso statunitense, che ha ben chiara la strada da intraprendere e che lo vede non come diretto competitor di Sony, ma come alternativa o addirittura completamento dell’esperienza videoludica. Microsoft punta sui servizi, Sony (per ora) sulle grandi storie.
Gli altri show non mi hanno colpito particolarmente – anche se vedere FFVII così è sempre un’emozione, nonostante le moltissime perplessità sul progetto – e l’unica vera bomba è stata alla fine l’annuncio di Nintendo dello sviluppo del seguito di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Mi ha fatto piacere però assistere anche ad annunci di nuovi progetti che si prospettano alquanto interessanti, come quello di Arkane con Deathloop, il nuovo gioco di Mikami (Ghostwire Tokyo), Outriders (la nuova IP di People Can Fly) e Gods & Monsters dai creatori di Assassin’s Creed.
Insomma, un E3 non troppo scoppiettante, ma concreto e foriero di parecchie date di uscita (con un piccolissimo sguardo alla next-gen). L’assenza di Sony si è naturalmente fatta sentire, e ora siamo in attesa spasmodica di vedere se ci sarà una vera risposta a quanto visto a Los Angeles in questi giorni.
Gaetano “Morfeus” Deleo
L’E3 2019 ha regalato momenti spettacolari, ma anche qualche delusione. Per quanto mi riguarda, le mie principali aspettative sono state soddisfatte durante la conferenza Microsoft quando è partito il trailer di Cyberpunk 2077 e sono state abbondantemente superate quando è apparso il personaggio interpretato da Keanu Reeves, per poi arrivare all’apice quando lo stesso Keanu – in carne ed ossa dal palco – ha annunciato la data di uscita dell’RPG futuristico di Cd Projekt Red.
Altra grande soddisfazione è arrivata dalla conferenza Nintendo, che si è differenziata dagli altri grazie alla concretezza, al ritmo e all’ironia della sua presentazione. Tanti giochi, di cui molti attesissimi come Luigi’s Mansion 3, No More Heroes 3, il miracolo compiuto da Cd Projekt Red per portare The Witcher 3 su Switch, il nuovo Animal Crossing (e tanti altri), tante date di uscita e gameplay. Insomma, praticamente quello che tutti i gamers aspettano da una conferenza videoludica: poche chiacchiere e molta sostanza.
Anche Square Enix ha soddisfatto le mie aspettative e nonostante le tante critiche, da quanto visto nel trailer sembra che il lavoro su FFVII Remake abbia (al netto della grande incognita Battle System) delle buone probabilità di riuscita.
Delusione dalla conferenza Bethesda, che punta tutto sul nuovo Doom e sul salvare Fallout 76, che ormai sembrava spacciato.
Andrea Sabattini
Un altro E3 giunge al termine e, come di consueto, si fa il punto della situazione. Non è stata una manifestazione particolarmente esaltante, perciò direi di partire subito con ciò che non mi ha convinto: la maggior parte delle conferenze e, di conseguenza, dei titoli mostrati. Partendo da FFVII (per me è ancora inspiegabile la divisione in episodi, ma soprattutto non sapere nemmeno quanti!) passando per Marvel’s Avengers e via via a quasi tutti gli altri. Gli unici tre titoli visti sui palchi che mi hanno sorpreso o confermato le altissime aspettative sono: Watch Dogs Legion, Dying Light 2 e, ovviamente, Cyberpunk 2077. Ma vorrei soffermarmi su un’opera che non si è mostrata effettivamente in una conferenza bensì è stata giocata dopo, Hollow Knight Silksong. Il primo capitolo è un capolavoro del genere e non solo, e non posso che essere eccitatissimo al pensiero che Team Cherry sia quasi pronto per pubblicare il secondo; essere nei panni di Hornet sarà un onore e mi vien quasi voglia, ma non lo farò, di comprare una Switch solo ed unicamente per questo.
Parlando velocemente dei tre titoli citati sopra, si possono definire come “la Sorpresa”, “la Riscoperta” e “il Migliore”. Altro da aggiungere? Certo, vediamo come Sony risponderà a Project Scarlett. Peccato solo non aver saputo niente da THQ per Biomutant.
Michele “Sin” Nocci
Quest’anno non avevo grandissime aspettative per l’evento, dato che Sony non era della partita, ma tutto sommato ho trovato qualche motivo di interesse al netto di alcune delusioni. Il flop più grande è stato – a mio avviso – la conferenza Bethesda. Nonostante la presentazione del nuovo DOOM, e dell’interessante Ghostwire Tokyo (il nuovo incubo partorito dalla mente malata del padre di Resident Evil Shinji Mikami), si è decisamente sentita la mancanza di un annuncio di peso per la saga più attesa: The Elder Scrolls. Hanno parlato dello spin off per mobile The Elder Scrolls: Blades, ma speravo in novità sostanziose sul sesto capitolo di una delle saghe principali di Bethesda, ma niente da fare, ci toccherà pazientare ancora.
Passando alle note liete della fiera, premesso che non sono particolarmente interessato a Nintendo (buona la sua conferenza, è doveroso comunque dirlo) e al pur ottimo Cyberpunk 2077, devo ammettere che la conferenza Square Enix mi ha piacevolmente sorpreso. Intendiamoci, non che abbiano annunciato giochi galattici, ma perlomeno abbiamo avuto un buonissimo ed esteso trailer di gameplay del tanto atteso Final Fantasy VII Remake. Avrei preferito anche qualche novità su un ipotetico 16simo capitolo, ma mi rendo conto che la casa giapponese si sta per il momento concentrando su questo delicato progetto, il cui nuovo filmato mi ha abbastanza incoraggiato sia per quanto riguarda le ottime musiche rifatte, che per il gameplay ed il ritorno ben accetto delle Materia, in aggiunta all’ottima veste grafica che già mi aspettavo.
Naturalmente è presto per cantare vittoria, in quanto rimangono alcune perplessità circa il numero di episodi in relazione al costo, ma almeno sono più ottimista rispetto a prima dell’E3!
Giuseppe Nebbiai
Terminato questo E3 2019, posso dire che ci sono state gioie ma anche tante delusioni. Per quello che mi riguarda infatti, avendo seguito praticamente tutte le conferenze per raccontarvi quanto accaduto, non sono rimasto particolarmente soddisfatto.
Procedo con ordine, e parto dalla conferenza Microsoft. Tanti trailer, tanta CGI, ma contenuti poco soddisfacenti. Se avete letto le mie aspettative personali, sono rimasto deluso da Dying Light 2, in quanto non è stato mostrato praticamente nulla. Rimango molto curioso di novità in merito a Project Scarlett, e sono anche curioso di vedere come risponderà Sony.
Non andrò a commentare la conferenza Bethesda, dato che c’è davvero poco da dire. Sono rimasto piacevolmente colpito invece da quella Ubisoft: Watch Dogs Legion è destinato ad essere un grande prodotto, perlomeno per quel che è stato mostrato. Speriamo che non seguano le polemiche che hanno funestato il lancio del primo capitolo della serie, di cui sono sempre stato fan.
Le due conferenze che però mi hanno entusiasmato di più sono state quelle di Square Enix e Nintendo. Square ha mostrato tanto in merito a Final Fantasy VII Remake, e sapere che a Marzo arriverà questo primo episodio mi ha reso particolarmente felice. L’unica cosa che resta è sentire tutta l’OST riarrangiata. Per quello che concerne Nintendo, questo Direct mi ha confermato che è il momento migliore per essere un possessore di Switch, anche se l’annuncio di No More Heroes III è stato l’unico a farmi effettivamente saltare dalla sedia.
Ultima cosa da dire: perché la conferenza di Devolver Digital? Troppo fuori di testa, anche per me, ancora mi chiedo cosa mi abbia spinto a seguirla.
Alessio “Link88” Palmieri
Ora che questo E3 si è concluso, è giusto fare qualche considerazione sull’edizione 2019 della fiera di Los Angeles. Tra i Top, sicuramente inserisco la conferenza Microsoft che, nonostante la palese mancanza di gameplay, ha dato un altro assaggio di ciò che è la sua politica: il servizio prima di tutto. Infatti oltre a Project XCloud, di cui si è parlato anche relativamente poco, il fatto di inserire un considerevole numero di titoli third party nel Game Pass ha sicuramente fatto capire che a Redmond si vuole puntare più sui servizi che sulle console e sulle esclusive. Ottimi anche Il Game Pass per PC, e la versione Ultimate dell’abbonamento Microsoft. In questa conferenza poi, il fiore all’occhiello è stato sicuramente Cyberpunk 2077, con il mitico Keanu Reeves che mi ha letteralmente fatto saltare sulla sedia.
Pollice in su anche per Watch Dogs Legion seppur con le dovute precauzioni, in quanto oramai siamo abituati a vedere un trailer di Ubisoft e ad avere un risultato finale decisamente diverso.
Grande sorpresa nel Nintendo Direct all’annuncio del seguito di Breath of The Wild: che sia il Majora’s Mask dell’attuale generazione?
Nei flop sicuramente l’EA Play che, a parte il gameplay di Star War: Jedi Fallen Order, non ha mostrato un granché – soprattutto per quanto riguarda i suoi giochi sportivi di punta.
Square Enix ha mostrato Final Fantasy VII Remake, ma non è stata in grado di dirci in quanti episodi il gioco verrà distribuito, e questo sicuramente è preoccupante: avranno davvero dei piani di lavoro in mente, oppure dobbiamo aspettarci disastri imminenti?
In chiusura, il fatto che Sony abbia deciso di non presenziare all’E3 è stato sicuramente un colpo basso. È chiaro che i piani siano quelli di organizzare un evento proprio per presentare le ultime esclusive per questa generazione e probabilmente la PlayStation 5, ma rimanere fuori dalla kermesse losangelina è stato un brutto colpo per i fan.
Vincenzo Sconamiglio
Finalmente, dopo aver preso visione di tutti i contenuti dell’E3 2019, posso trarre delle conclusioni. In primo luogo mi sento di dire che nonostante ci siano state tantissime novità, quello che è veramente mancato in tutto l’E3 sono i gameplay da parte di quasi tutte le software house. Mi sento oltretutto in dovere di elogiare Nintendo per il suo fantastico Direct, mettendo in risalto alla fine della conferenza l’annuncio dello sviluppo del seguito del brand tanto amato Zelda: Breath Of The Wild e quello di No More Heroes III. Una delle delusioni più grandi è stata anche quella di non aver visto nessun design e nessuna informazione concreta per quanto riguarda la nuova console di Microsoft chiamata Project Scarlett. Anche per quanto riguarda i titoli in uscita, tanti trailer ma pochissimi gameplay.
Da apprezzare invece lo sforzo di Microsoft per quanto riguarda i titoli che usciranno su Game Pass e l’aggiunta del Game Pass Ultimate, che permette ai videogiocatori – con soli 3 euro in più – di poter accedere all’abbonamento Xbox Live Gold e l’aggiunta a sorpresa del Game Pass per PC. La sorpresa più grande secondo me è stata quella del team CD Projekt con il suo Cyberpunk 2077, non tanto per ciò che hanno mostrato ma per l’inserimento dell’attore Keanu Reevs, che sarà presente all’interno del gioco. Bella anche la presentazione di Final Fantasy VII Remake, e anche se non essendo un fan posso dire che gradirei di più, nonostante tutto, un capitolo nuovo piuttosto che un Remake. Per quanto riguarda Ubisoft, mi ha letteralmente sorpreso la presentazione del nuovo Watch Dogs Legion, soprattutto per il fantastico personaggio della Vecchietta – che sembra essere ormai diventata già una mascotte del gioco.
Che dire, tante delusioni, ma fortunatamente anche qualche bella novità, aspettando ora di verificare se tutte queste promesse fatte verranno anche mantenute.