Non so bene come iniziare questa recensione. Solitamente parlo del gioco in generale o di qualche caratteristica specifica, ma con Fall of Light: Darkest Edition non so proprio cosa dire. Siamo di fronte ad un gioco che io personalmente non definirei tale. Purtroppo questo souls-like con la visuale alla ‘Diablo‘ e una caratteristica ripresa da Ico soffre di input lag, feedback dei colpi a volte assenti e hitbox abbastanza casuali. E sono solo i tre più grandi errori di Fall of Light, ma anche il resto non è da meno. Vediamo, però, più nel dettaglio i pochissimi pregi e i tantissimi difetti di questo indie.
Bene e male, Luce e Pain
Lo dico subito: questo gioco non l’ho finito. E’ il primo titolo che recensisco senza aver visto i titoli di coda, ma i tre problemi che avete letto sopra spero siano abbastanza per farvi capire il motivo. Ma se non fossero sufficienti questi aggiungo anche un level design delle aree praticamente assente (essendo tutto uguale), tale da far perdere anche il più meticoloso degli esploratori e una gestione del gameplay in generale pessima. Detto questo, Fall of Light è il solito souls-like che parla di bene e male e luce ed ombra (chiamata Pain). In aggiunta c’è l’instaurarsi di un rapporto tra il nostro protagonista e la figlia Aether, una vera palla al piede che saremo costretti a portarci dietro e a salvare più e più volte.
Siamo durante la 14esima era dell’uomo, la prima caratterizzata dall’ombra invece che dalla luce. A causa di queste tenebre che stanno distruggendo tutto il mondo il nostro personaggio deciderà di portare la figlia, fatta di Luce, in un luogo sicuro. Partiremo, quindi, per un viaggio che, personalmente non ho mai portato a termine, dopo sei ore di perenne frustrazione. Già dopo un paio d’ore mi ero completamente perso, a causa di un game design pessimo. Aree uguali dall’inizio alla fine, senza punti di riferimento e una mappa geograficamente sbagliata. Zone che si estendono per lunghissimi tratti e che poi ti fanno tornare all’area iniziale. Nessun colpo di scena, se non alcuni momenti in cui saremo catapultati in un passato (o in un futuro) molto simile al nostro. Ci troveremo in un ospedale con nostra figlia costretta a letto. Tutto qui, almeno per quello che ho visto.
Gameplay orrido
Abbiamo già detto del lag per i comandi, e aggiungo il fatto che, premendo uno di seguito all’altro due tasti diversi (come attacco e schivata), il secondo input non elimina il primo ma anzi si mette in coda. Ma non è finita qui. Dal momento in cui sposterete la levetta in una direzione, il vostro alter ego inizierà a muoversi quasi un secondo dopo. Veramente troppo tempo. Aggiungete a questo problema il feedback dei colpi che a volte c’è e altre volte no. Capiterà di morire senza aver sentito nemmeno una volta il suono dell’arma del nemico che vi colpiva. Le stesse hitbox (sia nostre che dei nemici) sono approssimative. A volte in quella posizione, con quell’attacco di quell’arma e contro quel nemico il vostro colpo andrà a segno, in alcuni casi no. Credo sia abbastanza arbitrario.
In Fall of Light gli avversari non hanno vita, il personaggio non ha caratteristiche e non esistono né anime né veri level up. E questi sono tutti problemi. L’assenza di una barra d’energia per i nemici, sia minion che boss, sembra rendere il tutto più casuale. Questo perché ogni arma avrà un’abilità come sanguinamento, colpo critico, atterramento e altri, che ogni volta influiscono nelle battaglie. Quindi nemici dello stesso tipo potranno essere battuti con più o meno colpi a seconda se la vostra abilità si attivi o meno. E non c’è modo di aumentare la probabilità di attivazione se non avendo vicina Aether o trovando armi con la stessa skill ma più forti ( forza rappresentata da un semplice ‘+’ di fianco al nome). L’assenza di caratteristiche fa in modo che non si possa aumentare la barra della stamina, quindi se deciderete di usare un’arma a due mani non potrete fare più di due o tre colpi. L’unico parametro potenziabile è la vita. Ogni volta che riempirete un apposito spazio la vostra energia aumenterà di un quadrato non appena vi riposerete vicino ad un Altare del Potere. Ma occhio a non morire.
Quando cadrete in battaglia, e succederà moltissime volte, perderete tutto lo spazio riempito per salire di livello senza poter riprendere le ‘Anime’ perse. Vostra figlia morirà a sua volta e sarete costretti ad andare a rianimarla. Per quanto riguarda i boss invece non so nemmeno io se ne ho mai combattuto uno. Di certo una specie di boss l’ho sconfitto all’inizio di Fall of Light ma da quel momento non ho idea se ne abbia incontrati altri (questo anche a causa dell’assenza della vita dei nemici).
Purtroppo anche brutto da vedere
In Fall of Light non si salva proprio niente. Anche la realizzazione tecnica è imbarazzante. Tutte le aree viste sono caratterizzate praticamente dalla stessa palette cromatica, grafica cubettosa, ambienti spogli e suoni pessimi. La stessa colonna sonora dopo pochissimo tempo diventa noiosa e ripetitiva. Buona la traduzione in italiano, ma perché il gioco è stato ideato da due compaesani. Fortunatamente su PS4 Pro non ci sono scatti o cali di frame.
In conclusione non posso consigliare Fall of Light: Darkest Edition. E a dirla tutta non so nemmeno perché siti molto più grandi del nostro abbiano dato certi voti. Forse su PC il gioco non soffre di input lag e quant’altro, ma su console si. Per me è risultato veramente ingiocabile.
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