Periodo difficile per molti store digitali, che stanno assistendo ad una sorta di ribellione da parte delle software house. Apripista della vicenda è stata Epic games e la versione Android del suo Battle Royale “Fortnite“, il cui download sarà disponibile solo sul sito ufficiale degli sviluppatori e non sul canonico Google Play Store. È notizia recente che anche Bethesda adotterà una soluzione simile per la versione Pc del suo prossimo titolo, l’attesissimo Fallout 76, la cui uscita è prevista per 14 Novembre di quest’anno.
Sia la beta che verrà rilasciata un mese prima, sia la versione definitiva del titolo non saranno disponibili su Steam, il popolare negozio virtuale, utilizzato da numerosi utenti PC. Una scelta inedita, le cui motivazioni sono da trovare in un discorso prettamente economico. Vendere su questi store virtuali garantisce una grande visibilità al prodotto, pubblicizzato e diffuso a livello “globale”, ma il servizio ha un prezzo elevato. Il 30% degli introiti viene sottratto al produttore che utilizza la piattaforma, percentuale che non ammette variabili. Anche Bethesda facendosi due conti in tasca, ha realizzato che evitare la procedura, porterà ad un incasso “netto” sul prossimo gioco, da qui la decisione del “boicottaggio”. Una scelta da non considerarsi come “definitiva” visto che un altro titolo della software house americana, Quake Champions è stato prima disponibile su Bethesda.net e solo successivamente su Steam.