È noto, ormai, che tutte le compagnie videoludiche puntano sulle microtransazioni per aumentare i propri profitti. Stavolta, però, i fan di Gears of War 5 si sono fatti sentire e hanno ottenuto una risposta al riguardo. Sembra sempre più in voga che nei titoli Tripla A siano presenti le microtransazioni, nate per dare sostegno ai “nuovi” videogiochi Free to Play.
Le dichiarazioni di Rod Fergusson
Stiamo imparando mentre procediamo. Questa è un’economia completamente diversa da Gears 4, quindi ci vorrà un po’ di tempo per risolvere qualsiasi problema. Il nostro primo tentativo non è il nostro ultimo, e continueremo ad evolverci fino a quando non avremo raggiunto un risultato rispettabile.
Queste le parole di Rod Fergusson, direttore principale, che si chiarisce ma che non va a fare un passo indietro sulla “nuova” economia presente nel titolo. La dichiarazione rilasciata sembra a tutti gli effetti un “contentino” per far placare le polemiche, di fatto devono migliorare le proprio microtransazione, ma non di certo toglierle. Ogni giocatore vuole ottenere quelli che sono i cosmetici di alto livello, ma al momento le opzioni sono due: la prima prevede un ammontare di ore di gioco poco sostenibile per il giocatore medio; la seconda, molto più comoda, prevede quella di pagare con soldi reali. Bisognerà attendere, quindi, per vedere come vorranno risolvere questo problema e se riusciranno a calmare le proteste dei fan.
Il titolo è uscito il 6 settembre 2019 per Xbox One e PC.
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