Game Freak Inc. (sì, proprio gli sviluppatori di Pokémon), in collaborazione con Rising Star Games, formano il team che ha creato Giga Wrecker Alt. Questo titolo è disponibile su tutte le console e anche su Steam, ma prima di analizzarlo nel dettaglio facciamo un passo indietro. Il progetto in questione non è stato studiato per essere pubblicato dopo essere stato commissionato da qualche azienda esterna. Game Freak Inc. aveva indetto un contest (nel 2013) interno all’azienda stessa chiamato Game Project, nel quale sviluppatori interni alla stessa sede o laureati in cerca di successo si sono confrontati mettendo sul piatto le loro idee relative a nuovi giochi e nuove IP.
Giga Wrecker Alt. è stato il progetto vincente, ed oltre a primeggiare su tutti gli altri progetti in gara, ha anche convinto lo staff principale di Game Freak Inc. a portare avanti il progetto facendolo diventare un gioco a tutti gli effetti.
La peculiarità di questo titolo è quella di riuscire a mischiare un ottimo motore fisico ad un gioco action creando quello che, a stessa definizione di Masayuki Onoue (Game Director del progetto) è definibile come un Metroidvania con un motore fisico inserito al suo interno.
Il progetto risulta essere davvero ambizioso, perché la componente action di questo genere di titoli poco si integra con un motore che simula la fisica reale di oggetti, detriti e nemici. Ma non per questo noi siamo stati scoraggiati, e abbiamo investito molte ore (circa 25-30 in tutto) per completare questo titolo e potervi dare il nostro parere!
Nel futuro, ma non troppo
Le vicende narrate in Giga Wrecker Alt. si svolgono all’incirca nel 2050, dove l’umanità sta combattendo contro un esercito di robot detti Aijith che vogliono semplicemente sterminare completamente la razza umana. Qui troviamo Reika, la protagonista del gioco, chiusa in una prigione dopo aver perso, per mano degli Aijith, famiglia e amici. Proprio mentre tutte le speranze della protagonista sembrano svanire ecco che compare Amane, una ragazzina dai capelli argento che sembra essere giunta sul posto per liberare Reika dalla prigionia. Nel momento in cui le due ragazze inizieranno ad interagire, scatterà l’allarme di sicurezza, e Amane, invece di salvare Reika, cercherà di ucciderla vaneggiando sul fatto che questa azione avrebbe salvato l’intera umanità.
Reika rimane gravemente ferita ad un braccio durante questo “incidente” ma, proprio mentre le energie stanno per abbandonarla, viene salvata dal Professor Kozuki, che riesce a recuperarla e salvarla decidendo di tentare un esperimento impiantando in Reika una protesi robotica al posto del braccio leso.
Quando finalmente Reika riprende coscienza di sé, effettivamente partono le vicende del gioco, in cui la nostra protagonista mossa da vendetta e curiosità si addentrerà nelle 3 mappe di gioco, dove dovrà affrontare diversi tipi di Aijith tutti differenti tra loro. Grazie al suo braccio prostetico, e alle abilità che il Professor Kozuki ha previsto, Reika potrà andare ad indagare e cercare di risolvere il mistero che risiede dietro all’attacco di questi robot, arrivati da chissà dove per sterminare il genere umano.
Senza addentrarci troppo, per evitare spoiler, vi possiamo dire che la trama di Giga Wrecker Alt. è davvero ben studiata, con diversi plot twist che rendono il susseguirsi degli eventi davvero originali ed interessanti. Il gioco non presenta reali cutscene, ma i dialoghi tra i personaggi si svolgono in due diversi modi: tramite dei classici banner con le facce degli interlocutori sul lato, oppure con delle tavole situazionali statiche ed i relativi banner per i dialoghi.
Un mix di concetti tanto strano quanto interessante
Giga Wrecker Alt. è a tutti gli effetti considerabile un Metroidvania. Il gioco infatti, oltre ad un elevato livello di difficoltà, alterna come da copione le fasi di gioco action (prevalentemente le boss fight) a fasi di esplorazione, ricerca di elementi chiave, e risoluzione di enigmi. Tutto questo sembra ricadere nei canoni del più classico dei giochi di genere, ma questo titolo ha una peculiarità tutta sua: all’interno del gioco è difatti inserito un motore fisico estremamente preciso e realistico, che renderà tutta la parte di esplorazione, ricerca e risoluzione di enigmi unica nel panorama videoludico attuale.
Infatti Reika, oltre a dover cercare i 4 principali power up del suo braccio prostetico (possibilità di creare un cubo con i detriti raccolti, formare e lanciare un giavellotto con gli stessi detriti, modellare la propria sfera come una spada o usare la trivella per sfondare pareti distruttibili) dovrà anche sfruttarli a dovere per innescare reazioni o situazioni (spesso dettate proprio dalla fisica) che le permetteranno di progredire nella sua avventura.
Risulterà infatti fondamentale eliminare tutti gli Aijith dell’area e recuperare più detriti possibile, per poterli “assorbire” in una sfera ed averli a disposizione in modo da utilizzare tutti i power up. Oltretutto, bisognerà approcciarsi agli enigmi con po’ di senso per non dover ricominciarli più e più volte alla ricerca della soluzione esatta.
Reika inoltre, durante la sua avventura, recupererà dei cristalli che potranno essere investiti per potenziare la sua salute, aumentare le feature dei nostri power up, o sbloccare delle abilità passive proprie della protagonista dell’avventura (rigenerazione della salute automatica, o boost di rigenerazione in situazioni di stallo).
Ultima feature del gameplay di Giga Wrecker Alt. è quella che vi permetterà, risolvendo enigmi secondari, di sbloccare delle skin diverse per i vari power up (la versione “cono gelato” della trivella, un giavellotto “pesce spada” o la spada pixel sono tra i primi che ci sono tornati alla mente).
Uno stile curato e con molto carattere
Il comparto tecnico di Giga Wrecker Alt. è davvero ben congeniato e realizzato: andiamo quindi ad analizzarlo nel dettaglio.
Lo stile grafico ricorda davvero tanto lo stile anime giapponese futuristico, con dei disegni che somigliano molto a quelli di alcune perle dell’animazione/fumetto giapponese (Akame Ga Kill per esempio). Alcuni elementi dello scenario risultano essere molto squadrati e un po’ rozzi, ma in compenso abbiamo un alto dettaglio dei personaggi e degli Aijith tutti ben caratterizzati e sufficientemente ben realizzati. Il motore fisico rende tutte le fasi di gioco molto spettacolari, in quanto anche la distruzione di un muro creerà dei detriti che rimarranno sul pavimento ad ostacolarci o ad aiutarci nel nostro cammino. Gli sfondi dei vari scenari sembrano essere realmente usciti da qualche anime, risultano molti belli da vedere e per nulla statici o ripetitivi. Gli Aijith di livello Astra (i boss in pratica) sono tutti ben realizzati, sia a livello di disegno che a livello di animazioni e, anche quando li vedremo sfrecciare sullo schermo al massimo della velocità, nessun dettaglio si perderà. Il motore di gioco regge alla grande, e anche quando ci troveremo nel mezzo di boss fight agguerritissime, o in mezzo a molti Aijith, non si noterà nessun calo di frame rate.
Il comparto audio, invece, lo possiamo sicuramente inserire nella categoria “senza infamia e senza lode”. Le musiche di sottofondo sono semplicemente 4, una per ogni “mondo di gioco”, il che – soprattutto nelle fasi finali del gioco – può risultare un po’ ripetitivo. Per quanto riguarda invece gli effetti sonori, sono invece molto in linea con l’aspetto grafico: molto spesso infatti, sembrerà di star guardando un anime giapponese in piena regola. Probabilmente l’audio è comunque il reparto meno curato dell’intero titolo.
In conclusione
Giga Wrecker Alt. è ciò che può essere definito come un’ottima evoluzione di un Metroidvania. Ottimo level design, e perfetta varietà tra gli enigmi proposti. La curva di apprendimento è ottima, ed il gioco, soprattutto nelle fasi finali, risulta essere molto complicato – a tratti frustrante – ma sicuramente portarlo a termine regala un’enorme gratitudine. Molto bello il character design sia dei protagonisti, sia dei vari nemici. Una trama ben studiata ed un’ottima sceneggiatura vi terranno incollati allo schermo fino al gran finale. Un titolo consigliatissimo a tutti gli amanti del genere, che magari hanno anche una passione per i fumetti e l’animazione giapponese.
Versione Provata: Nintendo Switch