Sapevo che questo momento, prima o poi, sarebbe giunto. Quello di scrivere una recensione di un titolo completamente fuori dalle mie corde a causa di un trailer un po’ furbetto. Parliamo di Golem Gates, opera sviluppata da Laser Guided Games, un progetto che sembrava basarsi sulla collezione di carte per sconfiggere gli avversari. E in fin dei conti è così: il problema nasce quando, dopo aver creato il proprio mazzo, il titolo si trasforma in un MOBA unito ad un RTS; su PlayStation 4 (tranquilli, è presente anche su PC, oltre che Xbox One e Switch). E personalmente di MOBA ed RTS non ne so nulla e non ne voglio sapere nulla. Soprattutto su console.
Trama come tutorial
Non mi soffermerò molto sulla trama in quanto, direi ovviamente, risulta in un lungo ed esaustivo tutorial per prepararsi a scendere nel mondo dell’online competitivo. Noi siamo un Araldo il quale, grazie all’Energia, è in grado di richiamare diversi combattenti meccanici. In questo modo dovremo distruggere gli Araldi avversari e i Golem Gates, dei portali da dove possono nascere i vari mostri. Facile, semplice, lineare. Non ci si può aspettare molto di più da un titolo del genere, ma avrei gradito almeno un colpo di scena; solo uno. Invece dovremo sorbirci 15 missioni tutte estremamente simili e ripetitive. Così come le partite dei MOBA, direi. Per quanto riguarda l’online, oltre alle partite “competitive” esistono dei match veloci, una modalità tipo orda e un paio di altre aggiunte.
Gameplay ben riuscito… Ma non su console
Golem Gates nel suo strano ibrido funziona. E funziona molto bene, ma non su console per quanto mi riguarda. Giocare ai MOBA lo trovo molto improbabile, ma agli RTS è quasi impensabile. Immaginate quindi di unirli e mettere tutti i vari comandi su un pad. Credo abbiate capito la situazione.
Analizzando una partita si nota che, inizialmente, bisogna creare il proprio mazzo scegliendo tra le numerose carte presenti, che si possono sbloccare avanzando nella trama e si dividono in “mostri“, “costruzioni” e “trappole“. Dopo aver costruito il proprio mazzo, il nostro Araldo scenderà sul campo di battaglia ed inizieremo a schierare le prime unità. Queste avranno bisogno di un determinato livello di Energia che accumuleremo col tempo e conquistando le fontane di Energia. Sì insomma, come nei MOBA ci sono i Castelli e compagnia.
Lo scopo è quello di sconfiggere l’Araldo avversario prima che sia lui a portare a 0 i nostri Punti Vita. I combattimenti si svolgono in mappe solitamente semplici: un corridoio centrale e due laterali. Noi, proprio come in un RTS, dovremo essere in grado di controllare tutte le nostre unità, che ci daranno anche la possibilità di vedere la zona circostante, altrimenti oscurata. In generale la formula di Golem Gates funziona, ma credo che dia il massimo su PC, con mouse e tastiera, e non su console con un pad.
Ottimo comparto visivo
La qualità tecnica generale di Golem Gates non si discute, considerando che stiamo parlando di un titolo indie. Laser Guided Games ha fatto veramente un buon lavoro sulla rappresentazione delle unità, sui particellari e sulle esplosioni. Peccato per caricamenti un po’ lunghi e per un numero di poligoni, in generale, non esaltante. Sottotitoli in italiano curati anche se non perfetti ed una colonna sonora, seppur non risulti memorabile, sempre azzeccata. Per quanto riguarda il rapporto qualità prezzo direi che, almeno su PC, sia veramente buono. Sia per gli amanti del genere o dei generi, ma anche per chi vuole approcciarsi per la prima volta in quanto la trama, essendo un tutorial, vi farà entrare perfettamente in quell’ambiente.