Gwent: al via la open beta!
Finalmente ci siamo: ogni avventuriero che si rispetti del magnifico mondo di The Witcher 3: Wild Hunt, non può non essere felice del fatto che dopodomani verrà finalmente rilasciata la open beta di Gwent che, a detta di molti, si candida a diventare il vero rivale di un colosso come Hearthstone.
Chi come me ha avuto la fortuna di poter partecipare al primo step di questo gioco di carte (bastava mandare la richiesta alla casa produttrice, che avrebbe provveduto a spedire l’invito a giocare alla closed beta), si sarà sicuramente accorto della complessità delle meccaniche di gioco e della varietà delle carte e dei loro effetti, ma soprattutto di quanto in Gwent sia quasi sempre il giocatore che vince o perde le partite.
In questo senso è necessaria una premessa: stiamo parlando di un free-to-play, quindi tecnicamente non c’è bisogno di spendere un euro (!), cosa anomala per gli standard odierni visto che anche il gioco sará gratis ma, come in ogni gioco di carte, il mazzo deve necessariamente essere competitivo se si vogliono affrontare livelli di sfida online sempre più impegnativi.
Le regole potrebbero risultare molto complesse in un primo momento, in quanto ognuna delle 5 fazioni di carte presenti ha i suoi bonus, le sue win-card ed ovviamente le sue personalizzazioni. Ma posso assicurarvi che, una volta imparate le meccaniche, venga automatico fare tutte le considerazioni del caso migliorando sempre il proprio approccio alle partite. Difatti, una delle cose che fin da subito piace ai giocatori è data dal fatto che si debba creare un mazzo da zero, oppure ritoccare uno di quelli “preimpostati” che naturalmente non sono competitivi se non nei primissimi livelli di gioco.
Cinque fazioni appunto, a cui gli amanti di The Witcher 3 ricorreranno con piacere (mostri, regni settentrionali, Nilfgaard, Scoia’tael, Skellige), ognuna con carte più o meno forti, anche se come sempre in questi casi c’è un meta che determina il mazzo migliore per ogni fazione. Ma ciò non vuol dire che ci si deva attenere solo ed esclusivamente a quello, in quanto i grandi campioni (tra cui Lifecoach, fresco vincitore del Gwent Challenge Tournament) tendono sempre a dare un pizzico di imprevedibilità legata a bluff piuttosto che alla mescolanza di una fazione con alcune carte neutrali, rendendo così quasi “illeggibile” il proprio mazzo.
Per quanto riguarda il come arricchire i propri deck, basterebbe anche solo portare a termine le sfide giornaliere che permettono di avere più o meno due barili di carte al giorno. Già, i barili… Dimenticate le bustine classiche da opening, infatti qui le carte verranno dispensate da un simpaticissimo personaggio del gioco originale: Trololo!!! (; In sostanza non cambia granché, se non che nel barile c’è una “piccola” option: le prime 4 carte sono random, poi il giocatore deve sceglierne una in un lotto di 3, rendendo così più facile la personalizzazione del draft; purtroppo molte volte saremo costretti a lasciare carte eccezionali che ci potrebbero servire in altri mazzi. In pratica avremo 5 carte, di cui una generalmente rara o comunque più rara rispetto alle altre; ma non illudetevi, per esperienza personale vi dico che è molto difficile ottenere carte leggendarie.
Quindi che faccio? Shoppo finchè non sbriciolo i crediti, verrebbe da dire… Ma è qui che CD Project Red dimostra ancora una volta di essere una grande software house, infatti è possibile craftare ogni singola carta presente dandoci la possibilità di diventare sempre più competitivi, non aumentando più di tanto il gap tra chi può o non può spendere in barili. Per quanto riguarda i prezzi, almeno fino a ieri erano piuttosto di nicchia, arrivando a spendere ben più di un euro per un barile contenente 5 carte, e non è poco. Però anche qui va fatta una premessa: le carte sono davvero di pregevolissima fattura, ne esistono piú versioni per le piú rare ed alcune sono addirittura disegnate da un italiano. Per quanto riguarda la personalizzazione, dal post-open dovrebbe essere possibile migliorare le proprie cards con alcune polveri che si ottengono giocando.
Arrivati a ridosso della data di uscita, possiamo aspettare giocando o rigiocando The Witcher 2, rilasciato gratis come piccola ricompensa per chi ha partecipato alla closed beta… Quando si dice una software house seria.