Sono seduto ad una scrivania dell’Università degli Studi di Milano. A pochi isolati di distanza, posso vedere fortezze a punta e serre rotondeggianti. Più vicino, un camino fumante di una locanda dal tetto blu segnala che qualcuno sta cucinando qualcosa di buono. I gufi e gli aeroplani di carta colorati volano via e spesso appare qualche oggetto vicino a me, compreso un po’ di cervello di rana e qualche radice di zenzero. Sto giocando al gioco in AR (realtà aumentata) Harry Potter: Wizards Unite e sono immerso nel mondo di Harry Potter, Hagrid e degli altri maghi e streghe – insieme a Babbani e No-Mag.
Ciò che vedo non è tanto diverso dallo stare seduto nella stessa scrivania con Pokémon GO. Ho accanto a un Pokéstop blu, posso vedere diverse palestre rosse e gialle a pochi isolati di distanza e Pokémon che depongono le uova ai miei piedi. Ho giocato a Pokémon GO per tre anni e Harry Potter: Wizards Unite da quando è uscito recentemente in Italia, ma nel tempo che ho passato con il nuovo gioco per dispositivi mobili sviluppato da Niantic e WB Games ho capito che si tratta di un gioco diverso dal “suo predecessore”, grazie all’ottima implementazione dell’ AR su Android e iOS.
In Pokémon GO, l’AR vi trasporta nel gioco come se foste degli allenatori; in Harry Potter: Wizards Unite, l’AR offre più possibilità, facendovi immergere in un mondo magico nuovo e meraviglioso, vivendolo quasi come ha fatto Harry Potter dopo aver appreso di essere un mago. Di seguito proverò a spiegarvi come Harry Potter: Wizards Unite e Pokémon GO si possano confrontare nell’uso che fanno dell’AR, e se l’essere più profondamente immersi in un titolo offra anche un’esperienza di gioco migliore.
Le mappe di gioco – Tra gufi e Pokémon
Basandosi solo sul lato visivo, la mappa di Harry Potter: Wizards Unite sembra essere l’evoluzione di quella vista in Pokémon GO. La mappa di gioco del titolo di HP è piena di vita: gufi e aeroplani di carta colorata scivolano sullo schermo del telefono, nuvole si spostano, una luna sorge di sera, fumate bianche si innalzano nel cielo per indicare che una locanda sta servendo del cibo.
E se giocate in auto – non guidate mentre giocate! – il vostro avatar si alzerà appena sopra la strada su un manico di scopa magico. Il gioco sembra proprio stravagante, come un boccale di burrobirra o come la casa della famiglia Weasley, ed è meraviglioso.
La mappa di Pokémon GO, ad una prima occhiata, sembra meno vivace. Non è però statica: i Pokéstop ruotano quando li toccate, i Pokémon girano lentamente intorno alle cime delle palestre, il vostro avatar respira mentre state riposando, ma ha meno oggetti su schermo ad attirare la vostra attenzione.
Si può dire quindi che la mappa di Pokémon GO distragga meno il giocatore: ha meno strutture, oggetti con cui interagire ed eventi. Wizards Unite ha invece quasi troppi elementi con cui interagire. E personalmente, anche se non mi piace la telecamera in entrambi i giochi – che di default riorienta costantemente l’avatar sulla mappa in base al modo in cui si sta camminando per strada – quella di Harry Potter mi è sembrata fin troppo confusionaria e l’ho disattivata non appena ho potuto (per farlo, dalla valigia toccate le impostazioni nell’angolo in alto a sinistra, scorrete verso il basso e disattivate “Mappa Fotocamera Inattiva”).
Il Vincitore: la mappa di Harry Potter: Wizards Unite è sicuramente più ricca e maggiormente coinvolgente. Dopo poco tempo però, soprattutto per chi vive nelle grandi città, si capisce che, anche in questo caso, “il troppo stroppia”. Per questa sezione darei la vittoria a Pokémon GO, perché è un bel compromesso tra immersione e fruibilità.
Le strutture – Palestra o Fortezza?
La mappa di Harry Potter: Wizards Unite è costellata di locande, serre, fortezze e persino striscioni che avvertono i giocatori della presenza di tracce oscure, e forniscono tutte delle vere e proprie ambientazioni al proprio interno. Toccate una locanda, ad esempio, e verrete trasportati in una sala da pranzo per ottenere del cibo che vi donerà energia utile per lanciare incantesimi.
All’interno delle strutture, i piatti per la cena galleggiano, le piante in vaso ruotano davanti a voi, dandovi la sensazione di essere davvero entrati in una stanza magica. E quando attiverete una Passaporta, verrete trasportati in una stanza del negozio Borgin and Burkes (Magie Sinister) a Knockturn Alley (Notturn Alley). In questa stanza AR potrete muovervi, prendere ed esaminare oggetti e raccogliere cinque Wrackpurts (Gorgosprizzi in italiano) per ottenere dei premi.
Pokémon GO, con i suoi pokéstop e le sue palestre, ha meno strutture con cui interagire e, delle due, solo le seconde donano la sensazione di entrare davvero in una stanza per combattere contro i Pokémon avversari. Dopo pochi minuti in gioco ruoterete i pokéstop in un battito di ciglia, senza un minino di immersività.
Il Vincitore: Harry Potter: Wizards Unite offre un’esperienza AR più diversificata e realistica. Anche nel caso in cui l’unico nuovo elemento in AR offerto dal gioco di Harry Potter fosse la stanza da raggiungere tramite una Passaporta, il nuovo titolo di Niantic vincerebbe senza pensarci due volte.
Le “creature” – Gotta Catch ‘Em All
A differenza di Pokémon GO, lo scopo principale del gioco di Harry Potter non sarà quello di completare una collezione di “creature”. Si tratta in gran parte di esplorare l’inaspettato mondo magico intorno a voi e interagire con i vari personaggi e le creature che incontrerete, scoprendo il mistero della Calamità. Il modo in cui si gestiscono i personaggi e le creature (ed oggetti) magiche è molto più stimolante e gratificante, dal lanciare incantesimi alla collaborazione con altri giocatori per contrastare la magia oscura.
In Pokémon GO, la ripetitività del lancio – e del lancio e del lancio – delle varie Pokéball contro i Pokémon che incontrerete può sembrare un lavoro ingrato e monotono alla lunga.
Il Vincitore: ancora una volta, Harry Potter: Wizards Unite si aggiudica la vittoria, per la varietà dell’offerta di gioco.
La vera ragione per cui Harry Potter: Wizards Unite vince lo “scontro”
Di certo non sorprende che Harry Potter: Wizards Unite svolga un lavoro migliore nell’implementazione dell’AR. Niantic infatti ha sviluppato ed ampliato tutto ciò che ha imparato dai giochi Ingress e Pokémon Go, riuscendo a creare un’esperienza ricca, fresca e divertente per il vostro telefono .
Ma questo lo rende un gioco in AR migliore? Harry Potter: Wizards Unite ha alle spalle del solido materiale da cui trarre ispirazione – tra i libri e i film originali di Harry Potter e i più recenti film della serie di Animali Fantastici – e l’esperienza in AR più approfondita del nuovo gioco di Niantic riesce a ricreare il fascino e la ricchezza del magico mondo di Harry Potter sul vostro smartphone.
Mi chiedo solamente se Pokémon GO trarrebbe beneficio da un’esperienza così coinvolgente. Con l’obiettivo di catturarli tutti, Pokémon GO regala sicuramente un’esperienza divertente, tra il lancio di una poké ball e la battaglia in una delle palestre, ma non riesce ad immergere il giocatore nel proprio mondo, a differenza di Harry Potter WU che vi catapulta nel suo mondo magico, e questo è il suo vero punto di forza.
In conclusione quindi, posso dire che Harry Potter: Wizards Unite lega alla perfezione una migliore esperienza in AR ad un universo in cui vorrete tornare, ancora e ancora.