Negli articoli della stampa specializzata, nelle conferenze di presentazione e nelle schede tecniche dei nuovi hardware si sente sempre più spesso parlare di FLOPS o, nella sua variante in scala, Teraflops. Non a caso la specifica tecnica più sbandierata da Microsoft per la sua imminente XBOX ONE X è di circa 6,4 Teraflops, mentre la PlayStation 4 Pro si “ferma” a soli 4,2.
Ogni epoca storica ha avuto le sue mode, molte volte alimentate più che altro dalle feroci leggi del marketing. Ricordiamo ancora il baccano pubblicitario che Sega/GiochiPreziosi misero in atto più di vent’anni fa per rimarcare il fatto che la loro nuova console, il Mega Drive, montava un processore con architettura a 16 bit. Più tardi, quando comparvero le prime console con grafica 3D, la moda fu quella di snocciolare il numero dei poligoni gestiti. 100.000, 200.000, 250.000: chi offriva di più? Per il mondo dei computer, se possibile, la situazione è stata da sempre ancor più ingarbugliata. Quantità di RAM, generazioni di processori, hertz/clock della CPU… fino ai recenti ed innumerevoli modelli di schede video con in bella vista i dati relativi al numero degli Shaders/Cuda core.
Attenzione a non fare flop(s)
Effettivamente il conteggio dei FLOPS rappresenta uno dei metodi più pratici e sufficientemente veritiero per esprimere con un numero la “forza bruta” di una console o, genericamente, di un dispositivo di calcolo. Motoristicamente parlando, l’equivalente più calzante sarebbe quello dei cavalli “alla ruota” di un veicolo. Ma cosa sono i FLOPS, cosa indicano, ed in che modo la loro misurazione è tanto significativa? E soprattutto, domanda delle domande, quanto sono determinanti nel decidere le sorti di una console?
Nel prosieguo cercheremo di dare la nostra personalissima risposta a queste domande. Il tutto riportandovi dei dati essenziali, ma senza tediarvi troppo con discorsi eccessivamente tecnici.
Un po’ di tecnica…
Incominciamo con lo spiegare per sommi capi che cosa sia un FLOPS, acronimo dell’inglese FLoating Point Operations per Second. Con una traduzione quasi letterale in italiano si ottiene: [numero] di operazioni in virgola mobile al secondo. Se desiderate conoscere la differenza tra la scrittura di un numero in virgola fissa ed uno in virgola mobile, potete consultare il seguente link:
https://it.wikipedia.org/wiki/Numero_in_virgola_mobile
Per i nostri scopi è sufficiente sapere che la virgola mobile è un metodo di scrittura approssimata dei numeri reali, che risulta particolarmente agevole per i processori. Il rovescio della medaglia è costituito dall’introduzione di diversi gradi d’imprecisione, che tuttavia risultano trascurabili nell’ambito delle performances grafiche nei videogiochi. Esprimere numeri in virgola mobile non è indicato per calcoli finanziari o alcuni calcoli scientifici, ma per il nostro mondo dei videogames il sistema è assolutamente valido. Anche qui, per chi volesse approfondire l’argomento, sulla versione inglese di Wikipedia, la voce FLOPS è descritta molto bene:
https://en.wikipedia.org/wiki/FLOPS
…di storia e di economia
Riguardo al precedente link, faremo solo qualche considerazione su un unico dato che, a nostro avviso, è il più impressionante. In uno specchietto a fondo pagina viene riportato il costo teorico di un Gigaflops, un millesimo di Teraflops, nel corso degli anni. Nel 1961 un Gigflops aveva un costo di 18,7 Miliardi di dollari dell’epoca, equivalenti a circa 150 miliardi di dollari odierni. Volete sapere a quanto ammonta il costo attuale di un Gigaflops? 0,08 dollari. Sì, avete letto bene, 8 centesimi. Quando si dice il progresso.
I conti d’altronde tornano a meraviglia: se la potenza della PS4pro è di 4,2 Teraflops… 0.08 cent x 1000 x 4,2 = 336 dollari. Se a questa cifra aggiungiamo il rimanente hardware ed il package, otteniamo all’incirca i 349 euro nostrani per acquistare una PS4pro. Viceversa, sperando di non esserci imbrogliati con le moltiplicazioni, una PlayStation 4 pro, all’epoca della Guerra Fredda e di Elvis, sarebbe costata più di venti miliardi di volte del costo attuale.
Hai floppato alla grande!
Siete curiosi di conoscere a quanto ammonti il record attuale in fatto di capacità di calcolo per un singolo apparato? Quasi 100 Petaflops (1Peta = 1000 Tera). Vi basti pensare che la scheda video di punta di Nvidia per il gaming, la GeForce GTX 1080 Ti, arriva a 11,2 Teraflops. Che dite, abbastanza potente per far girare in maniera fluida il vostro gioco preferito?
Le nostre amate console
Sempre su Wikipedia potete trovare il riassunto completo della potenza di calcolo delle principali console dall’inizio degli anni ’90 ad oggi:
https://en.wikipedia.org/wiki/Comparison_of_gaming_platforms
E’ interessante notare come a volte, un grande salto in avanti nella potenza di calcolo non corrisponda necessariamente ad una percezione effettiva. Limitiamoci a Nintendo. Tra il GameCube e la Wii la differenza di calcolo è piuttosto ridotta. Si passa dai 9,4 Gigaflops della prima ai 12 della Wii. Per quanto ci riguarda siamo rimasti piuttosto sorpresi leggendo tale dato. In maniera opposta, al successivo cambio generazionale, si va da dodici Gigaflops di cui sopra ai ben 352 di Wii U, ovvero un incremento di quasi trenta volte. Anche qui: l’avreste mai detto?
Conclusioni
Lasciamo alla vostra curiosità il confronto completo fra le macchine e le varie generazioni. Ciò che tuttavia ci sentiamo di affermare è che senza dubbio i FLOPS di un dispositivo non rappresentano una garanzia sicura di successo. Né per un confronto diretto tra hardware della medesima epoca e neppure per tracciare il solco in maniera assoluta tra una generazione e la successiva. E poi, come si è immancabilmente soliti sentenziare alla termine di ogni discorso di questo genere, “la differenza la fanno i giochi!”