Masters of Anima è un videogioco action-strategico con visuale isometrica sviluppato dallo studio indipendente Passtech Games e pubblicato da Focus Home Interactive. La particolare natura del titolo lo rende una produzione con la sua dose di originalità, poiché fonde una natura parzialmente di azione, con la visuale isometrica “alla Diablo” e un forte elemento strategico, seppur senza tempi dedicati alla riflessione. Il gioco è disponibile su PC e console Nintendo Switch, Xbox One e Playstation 4. Quest’ultima versione è quella che è stata provata dalla sottoscritta e che ci apprestiamo ad illustrarvi, provando a definirne pregi e difetti.
Benvenuti a Spark
L’Animus è una forza magica che permea il regno di Spark. In tempi antichi il Monte Spark diffondeva Animus grezzo e selvaggio, che dava forma a dei Golem giganti che diffondevano distruzione e paura. I cosiddetti Animanti utilizzarono l’Animus per plasmare dei Guardiani, sconfissero i terribili Golem. Per arginare la furia del Monte, crearono una Catena di Meraviglie al cui centro il Bastone Ancestrale protegge il mondo dalla furia dei Golem. Oggi gli Animanti esistono ancora, con il solo scopo di evocare i Guardiani per difendere Spark se la furia dei Golem dovesse ritornare.
La trama di Masters of Anima parte dunque da un presupposto piuttosto semplice: il protagonista, Otto, è un allievo Animante che sta per compiere la prova per diventarlo a tutti gli effetti. La sua insegnante, Ana, altri non è che l’Animante Suprema, nonché sua promessa sposa. Il nostro Otto supera piuttosto agilmente la prova, sotto la supervisione del Maestro Jaku. Tuttavia, improvvisamente accade qualcosa di terribile che metterà in pericolo l’intero regno di Spark: la Catena delle Meraviglie viene distrutta dal crudele Zahr e i Golem ritornano a seminare terrore.
Da questi eventi muoviamo quindi i primi passi nel mondo di gioco, in cui il nostro Otto dovrà viaggiare per sconfiggere Zahr e salvare Spark nonché la sua amata Ana.
Un “esercito” di Guardiani
Iniziamo parlando del sistema di combattimento. Questo è una sorta di ibrido tra l’action e lo strategico, e ora vedremo come. Otto è libero di muoversi come preferisce ed è munito di un bastone magico che può utilizzare per attaccare ma, soprattutto, per la cosa più importante: evocare i Guardiani. Questi saranno la vostra arma principale per combattere e ne avrete a disposizione di diverso tipo, dai semplici guerrieri con spada e scudo, agli arcieri e via dicendo. Il numero di Guardiani che potrete evocare è naturalmente limitato, dovrete quindi stare attenti a distribuire bene le vostre forze di attacco e supporto.
L’invocazione richiederà una certa quantità di Animus, che però è piuttosto facile da reperire nel mondo di gioco. I Guardiani, oltre che combattere contro i Golem, saranno utili per distruggere ostacoli e risolvere enigmi ambientali. Il sistema di controllo su console è un pochino macchinoso, soprattutto durante i combattimenti: si tratta di un titolo che è decisamente più godibile su PC con mouse e tastiera, “a la RTS”. In particolare, una volta aumentata la quantità e la tipologia di Guardiani controllabili, forse sarebbe stato più gradito avere appunto un sistema più RTS per riuscire a dispiegare meglio le forze in campo, piuttosto che l’azione frenetica che viene richiesta, pena la veloce perdita non solo di salute e Animus, ma anche di tutti i vostri Guardiani.
Sia Otto che i nostri Guardiani potranno, tramite l’esperienza guadagnata, ottenere bonus e abilità aggiuntive, con un menù che aggiunge un piccolo lato di roleplay al tutto. Si potrà quindi aumentare il numero dei Guardiani da controllare, la loro velocità di reazione ai comandi e al movimento, la resistenza ai colpi dei nemici e così via.
Il mondo di gioco
Durante la nostra avventura passeremo attraverso diverse ambientazioni e mappe: queste non sono particolarmente estese né così complesse da esplorare, tuttavia contengono alcuni segreti che dovranno essere svelati tramite la soluzione di alcuni enigmi per lo più ambientali, tramite – come già detto – il supporto dei nostri Guardiani. Ci saranno alcuni collezionabili da raccogliere per migliorare sia la nostra barra della salute, sia il – chiamiamolo così – mana, che la quantità di Guardiani evocabili.
La varietà delle ambientazioni non è amplissima, ma è abbastanza diversificata. Altro discorso per quanto riguarda il design dei nemici, che dopo un po’ risulta in parte monotono. Cosa però che viene in parte scongiurata da quella che è invece la diversità degli attacchi di ognuno di loro, che invece presenta una piacevole varietà. I Guardiani sono piacevolmente ispirati e dal design gradevole e molti diversi tra di loro.
Lo stile grafico è molto ben riuscito, un cartoonesco che ricorda un po’ il recente Sea of Thieves nell’aspetto dei personaggi, e una scelta di colori soft che rendono piuttosto bene l’alchimia generale del prodotto.
Lato tecnico e longevità
A livello tecnico, la realizzazione è ottima: nessun tipo di bug o problema è stato riscontrato e la fluidità è eccellente, con il framerate che si mantiene sempre stabile. Non si tratta naturalmente di un gioco dall’enorme contenuto, tuttavia il lavoro è stato fatto molto bene. Piccola pecca, forse alcuni caricamenti risultano un po’ lenti, ma niente che vada a minare l’esperienza generale.
La longevità, per un titolo indipendente e dal costo contenuto, è molto buona e si attesta tra le 8 e le 10 ore di gioco, necessarie per completare tutti e i 4 capitoli. Per finire, il livello di sfida è interessante: è possibile che all’inizio vi troviate un po’ spaesati nel capire come gestire gli scontri, soprattutto mano a mano che aumenterà la tipologia dei Guardiani da controllare. Tuttavia non temete: riuscirete piuttosto velocemente, con un pizzico di impegno, ad abituarvi e capire come affrontare ogni scontro, e soprattutto ad impostare la scelta strategica dei Guardiani da utilizzare.
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