Bentornati gamer, questa settimana abbiamo provato per voi un titolo molto particolare, dedicato al genio dell’artista Maurits Cornelis Escher, conosciuto ai più per il suo lavoro di incisore e per le sue architetture impossibili. The Bridge è un gioco ideato da Ty Taylor e Mario Castañeda e pubblicato da The Quantum Astrophysicists Guild. E’ disponibile su Steam, Playstation 4, Xbox One e Nintendo Switch.
Si tratta di un gioco rompicapo/puzzle con un level design molto particolare, ispirato appunto all’opera di Escher. Il protagonista è l’artista stesso, che ci troveremo a controllare e a far avanzare tramite diversi livelli, sempre più complessi. Saremo inoltre accompagnati durante il gioco dalla lettura di diversi brani, tratti da scritti di suo pugno. L’atmosfera da sogno è a volte un po’ inquietante, come alcune opere dell’autore, e ci accompagna alla scoperta di labirinti sempre più elaborati.
La meccanica è piuttosto semplice: possiamo far camminare il nostro protagonista, e per farlo avanzare nel labirinto la chiave è la rotazione dello scenario. Tramite questo espediente, potremo raggiungere zone altrimenti inaccessibili, per poi oltrepassare le porte che ci condurranno ai livelli successivi. Nel caso di errore, potremo “riavvolgere il tempo” tramite la pressione di un tasto, per tornare al punto che preferiamo. La struttura anche non è particolarmente complessa: il gioco è strutturato in diversi livelli (in tutto …) composti da “sotto-livelli”, ognuno corrispondente ad una stanza particolare.
Si tratta di un gioco riflessivo, di tentativi e fallimenti, di ponderazione attenta. Di certo non è adatto a chi cerca qualcosa di immediato e dal ritmo elevato. Ma in generale gli amanti dei puzzle e rompicapi troveranno pane per i loro denti. Il titolo, come detto, è stato pubblicato anche su Nintendo Switch, e la portabilità è un valore aggiunto ulteriore.
La progressione della difficoltà è ben bilanciata, e in generale si tratta di una bella sfida stimolante, dalla durata non elevata ma neanche brevissima. L’omaggio a Escher è riuscitissimo, e la grafica di pura illustrazione a matita rende perfettamente l’atmosfera delle opere dell’artista olandese. Un bel modo per avvicinarsi o riscoprire un autore immortale.
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