Alcuni giorni fa è uscito sulla piattaforma Steam (per PC e Mac) The Thin Silence, titolo indipendente sviluppato dagli australiani di Two MP (potete visitare il loro sito ufficiale). Si tratta di un platform/puzzle dallo stile semplice, pixelato, ma efficace nel creare un’esperienza molto particolare, non accessibile propriamente a tutti.
La prima cosa infatti che salta all’occhio appena avviato il gioco è un messaggio degli autori che avvisano gli utenti che il loro gioco propone un contenuto di un certo tipo, e quindi di fare attenzione ed essere consapevoli prima di approcciarsi all’esperienza. Questo elemento, seppur trascurabile, lo trovo degno di essere sottolineato. Innanzitutto è un fatto che ci fa capire al tipo di lavoro che ci troviamo davanti, a dei creatori che tengono estremamente all’esperienza del giocatore. E soprattutto che sono consapevoli di possibili effetti del mezzo. Il discorso è importante perché ci troviamo davanti ad un “videogioco” che tratta temi molto complessi e delicati. La depressione, la solitudine, la perdita di fiducia, la mancanza di amore verso sé stessi, il lutto. Ma se da una parte sono presenti questi oscuri elementi, dall’altra inevitabilmente esistono i loro contraltari: la speranza, la luce, l’amore. Di questo parla, in sostanza, The Thin Silence, e questa recensione non lo sarà in senso classico, perché valutare un prodotto simile con gli stessi criteri con cui si può e si decide di valutare un God of War è pressoché impossibile, e forse anche ingiusto.
E’ un gioco che parla del sopportare il momento più buio, peggiore, e di affrontare il successivo. Camminate con Ezra fuori dall’oscurità, scoprite il viaggio che lo porterà alla speranza e al ritorno a casa.
All’inizio della nostra esperienza, ci troveremo nei panni di Ezra. Chi è Ezra e da dove viene sono cose che scopriremo mano a mano che andremo avanti nel gioco. Non ci sono elementi per capire in che luogo ci troviamo, l’unica cosa che salta all’occhio è che si tratta di un luogo in profondità, in cui il nostro protagonista si è perso. E qui comincia il (non particolarmente lungo – 4,5 ore) viaggio metaforico del giocatore, nel tentativo di risalire e rifuggire dall’oscurità che attanaglia il nostro protagonista, le cui cause scopriremo pezzetto dopo pezzetto, grazie ad alcuni flashback e dialoghi.
Il feeling non è immediato. Il movimento del personaggio è lento – scelta assolutamente coerente con l’atmosfera e il tema generale del gioco – gli enigmi ambientali non particolarmente complessi, ma necessitano un approccio iniziale un po’ lento per comprendere esattamente le azioni da compiere. Non si tratta però di un “difetto” che mi sento di ascrivere al gioco. Anzi, lo vedo come una scelta ben precisa, di creare meccaniche non immediate, ma che una volta comprese vi faranno proseguire con fluidità, vista la già citata non eccessiva complessità degli enigmi. Nel proseguire, troveremo diversi oggetti, che potremo – anzi dovremo – utilizzare per risolvere i puzzle, a volte usandoli da soli, a volte combinandoli con altri per crearne di nuovi.
E’ un gioco dal ritmo lento, “contemplativo” e riflessivo, reso in modo eccellente dalla emozionante colonna sonora che vi accompagnerà ad ogni passo. La storia di Ezra, della sua famiglia, del suo paese, vi verrà svelata passo passo, un pezzetto alla volta, come un puzzle – appunto – che potrà essere composto anche grazie alle pagine e ai documenti che potrete scovare nel mondo di gioco (una sorta di collezionabili, non necessari per completare il gioco, ma per comprendere meglio la storia che gli sviluppatori hanno deciso di raccontarci).
Non ho intenzione ora di mettermi a discutere di meccaniche – di cui già ho comunque accennato qualcosa – o di questioni tecniche. The Thin Silence è un’esperienza, da fare, da esperire con la consapevolezza del fatto che affronta temi complessi e difficili. Il modo migliore di concludere mi sembra citare le parole stesse degli sviluppatori, su cosa li ha condotti a creare questo “prodotto”.
Nel 2012 abbiamo deciso di fare un gioco “serio”. Sarebbe stato un progetto più lungo e più intenso di qualsiasi altra cosa avessimo fatto prima. Lo sviluppo è cominciato con un maggiore focus sull’esplorazione e il crafting di oggetti, ma è cambiato nel tempo. Abbiamo avuto entrambi esperienze con la solitudine e l’isolamento, come crediamo molte altre persone. The Thin Silence ci ha dato la possibilità di parlare di questi temi ed esplorare questi sentimenti universali, che raramente sono affrontati nei videogiochi. The Thin Silence è un gioco con enigmi da risolvere e sfide da superare, ma ad un certo punto l’esperienza si trasforma, e ti spinge a fermarti e fare esperienza del mondo che ti circonda.
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