Ad Etnacomics 2019 erano presenti, tra gli altri, Daniele Daccò (in arte il Rinoceronte) ed Alessandra Zanetti (aka Furibionda). Li abbiamo intervistati per voi parlando del loro nuovo progetto, Niente da Dire.
NBG: Ciao! Com’è andato il viaggio? Accoglienza calorosa?
Alessandra: Un viaggio abbastanza lungo e faticoso!
Daniele: … Un tour de force. (ride)
Alessandra: Siamo a Catania da qualche giorno e l’impatto gastronomico è stato positivo! Per me è addirittura la prima volta in Sicilia.
Daniele: Per me è la quarta volta in Sicilia e l’accoglienza è sempre calorosa. Devo dire che mi è mancata!
NBG: Immagino! Allora… parliamo del progetto “Niente da Dire”. Cos’ha da offrire?
Daniele: Niente da Dire è stato creato con la finalità di divertirci seguendo la nostra linea editoriale classica. È qualcosa di diverso da qualsiasi portale online: puntiamo sui contenuti ma anche su chi scrive. I portali di pubblicazione spesso puntano sull’ultimo trailer o sull’ultima news, noi vogliamo puntare sulle nostre penne, pur variando continuamente tra le varie rubriche. Ogni 15 del mese il sito si rinnova completamente aggiornandosi: il lettore che verrà a sbirciare troverà di volta in volta nuove rubriche da esplorare.
Alessandra: Esatto, è la struttura di un magazine con tanto di copertina con rubriche fisse e variabili. Questo non vuol dire che siamo distaccati dalla realtà: parleremo naturalmente dell’ultimo film uscito, ma solo se ci piace (o se non ci piace, se vogliamo parlarne). Siamo sensibili all’attualità e cerchiamo di esprimere i nostri pensieri e le nostre parole con la scrittura. È il nostro salotto! Decidiamo noi (inteso come gruppo) di cosa parlare e come farlo. Tra l’altro la cerchia si amplia volta per volta: ci sono anche autori che scrivono una volta per un mese e per altri tre mesi no, ad esempio. Tanti autori, tante penne e tante persone che hanno niente da dire e molto da scrivere.
NBG: Percepisco molto la sensazione di libertà e distacco da certe regole ed ordini un po’ troppo rigidi. Ho ragione?
Alessandra: Esatto. Il nostro obiettivo è quello di puntare sulla qualità della scrittura e non sul clickbait. È una rivista, dunque è concepita come tale: meno contenuti ma più curati.
Daniele: Se vogliamo fare un buon lavoro dobbiamo essere felici di ciò che facciamo. Questo può creare un po’ di problemi in rete, soprattutto per quanto riguarda le partnership che vogliono investire in molti modi. Per collaborare con noi quindi ci vuole un po’ più di coraggio del solito per quanto riguarda investimenti e spazi pubblicitari. Non abbiamo i normali banner… bisogna essere d’accordo con la nostra linea editoriale, non basta aggiungerci ad una lista di pubblicazioni pubblicitarie. È questo il senso che vogliamo dare: se collabori con noi è perché credi nel nostro progetto. Siamo un po’ come Rorschach: nessun compromesso, neanche di fronte all’Apocalisse. (ride)
NBG: Nobile ed alternativo! Avete dei libri qui con voi… dovremmo parlarne, immagino. (ridono) Il corno del rinoceronte ad esempio. Da dove nasce l’idea di scrivere un libro che tratta certe tematiche?
Daniele: Il mio libro nasce da una necessità: la gente si vergogna di parlare di sesso, le scuole ed i genitori ti dicono che non bisogna parlarne e poi si creano i problemi. La mancanza culturale crea questi guai che si risolvono con sommosse o robe del genere. Bisogna dunque parlare di sesso in modo naturale. Si può anche farlo per divertimento quando lo si fa con responsabilità: questa è la finalità de Il corno del rinoceronte, che rappresenta la mia raccolta di racconti pubblicati su Playboy. Sono 50, tutti illustrati dalla nostra Beatrice Bovo, metà sono inediti e l’altra metà è composta da quelli già pubblicati quest’anno. Il protagonista è sempre questo rinoceronte che non parla solo di sessualità: parla anche dell’intimità tra amici, come crearla e come distruggerla. Spesso chi legge di sesso si aspetta un qualcosa stile Harmony: “petto villoso, la spinse sul granaio e la fece sua…” (ridono). Invece no! Ci sono un sacco di cose buffe di cui parlare: il mio primissimo articolo di lancio è stato sui problemi del peso a letto! È andato molto bene e da qui è nata la primissima idea di progettare Il corno del rinoceronte.
NBG: Sperando che l’argomento un giorno non sia più un tabù. Invece qui abbiamo un libro nuovissimo, fresco di presentazione! Vuoi parlarcene un po’, Alessandra?
Alessandra: In anteprima Etnacomics esce il mio nuovo libro, Jewels of the Crown, un fantasy teen drama. So che il genere fa sollevare le sopracciglia solitamente… (ride) ma è molto particolare. Fantasy nel senso che non è ambientato nella nostra realtà: i protagonisti sono degli studenti di un’accademia in età adolescenziale (per questo “teen”) dove ci sono tutte le creature appartenenti all’immaginario fantasy. Elfi, nani, giganti, draghi… frequentano tutti la stessa scuola. Ma come fa un gigante ad entrare nella stessa classe di uno gnomo? Questa scuola, l’accademia Crown, ha dei sigilli magici che bloccano la trasformazione in creatura nella forma reale e rende tutti gli studenti umanoidi. In questo modo il lettore non ha mai idea di chi ha davanti! Questo è un dettaglio non indifferente che viene enfatizzato da una caratteristica di questo mondo: gli adolescenti hanno un’energia plasmabile al loro interno. Nel momento in cui si sviluppano avviene la pubertà (o Eidofania, nome che ho inventato: “riscopri te stesso”) e con questa scoperta raggiungono la loro forma definitiva. I sigilli continuano a bloccarli ma, ad esempio, se mamma drago e papà drago hanno un figlio, il draghettino non saprà mai di esserlo in modo definitivo. Potrà allenarsi, studiare ed impegnarsi per diventare un’altra cosa. Non faccio spoiler! Il tema centrale è il bullismo: i protagonisti sono i gioielli di questa corona, le “Jewels”, ragazze più popolari della scuola. Loro tormentano i loro compagni perché si credono superiori, anche se non sono ancora sviluppate. Il personaggio principale, il capo di queste Jewels, ne combina una troppo grossa e deve essere punita. La sua punizione le preclude gli accessi ai club migliori della scuola (le gilde) e le impone di frequentare il club più sfigato di tutti: il circolo di teatro. Il libro è il primo di una serie: questo tratta la prima metà dell’anno scolastico. State tranquilli, il seguito ci sarà: questo finisce con un mega cliffhanger…
NBG: Sarebbe cattivissimo non scrivere un seguito, allora! Dunque… concludiamo parlando di cos’ha in programma per il futuro Niente da Dire.
Daniele: Ha un bel programma! (ridono) A Lucca abbiamo fatto una lunga conferenza stampa dove abbiamo annunciato i nostri traguardi per l’anno: siamo riusciti a superarli tutti (l’apertura del sito, la redazione…). Il traguardo più grosso è quello di avere il cartaceo della rivista a Lucca: vorremmo avere un annuario contenente tutte le cover, i migliori articoli e vignette. La prossima conterrà solo sette copertine perché abbiamo cominciato da poco. Siamo anche in edicola: abbiamo una rubrica su Fumo di China, di mese in mese diciamo la nostra sui fumetti.
Alessandra: … Anticipo una cosa grossa. Probabilmente ci sarà uno sviluppo anche video, sicuramente sul web ma forse anche televisivo. Collaborando con Crossover Universo Nerd stiamo sviluppando delle idee che coinvolgeranno le nostre penne.
NBG: Interessante! Speriamo di vedervi presto anche sullo schermo allora. Grazie ed alla prossima!