A distanza di un anno dalla presentazione, avvenuta all’E3 2019, abbiamo avuto modo di provare la closed beta di Kart Rider: Drift, il nuovo racing game di Nexon, in esclusiva sulle piattaforme Microsoft e su mobile. Come suggerito dal titolo siamo alle prese con prodotto dedicato ai velocissimi veicoli a quattro ruote, già protagonisti di svariate interpretazioni videoludiche. Molti personaggi del nostro universo preferito hanno vestito i panni di kart driver, da Sonic nel suo “Team Racing” fino a Crash nell’ottimo “Nitro Fueled” di Beenox. Una categoria ancora dominata dall’immortale Mario Kart 8, disponibile in versione deluxe sulla Nintendo Switch. Kart Rider: Drift non ha alcun testimonial d’eccellenza come garante e utilizza buffe figure “super deformed” come piloti delle potenti macchinine. Dopo aver testato a fondo questa edizione provvisoria, condivideremo con voi le prime impressioni suscitate da un titolo che prova a divertire senza troppe pretese.
Il mistero del Drift
La closed beta offre solo due modalità nel menù iniziale. Un ampio tutorial con cui apprendere le meccaniche di gioco e una serie di gare a tempo. Nel primo caso sarà necessario seguire i suggerimenti indicati nei vari capitoli, in modo da padroneggiare il veicolo e gli oggetti messi a disposizione. Nel secondo invece proveremo a migliorare i nostri tempi sui percorsi presenti nelle quattro ambientazioni proposte, a loro volta suddivise in sezioni. Fin dall’inizio è percepibile la natura arcade della produzione che punta ad un’esperienza di gioco priva di qualsiasi aspetto simulativo. I kart richiedono poca pratica per essere controllati, hanno un turbo che si ricarica periodicamente e un sistema di derapata che dovrebbe aiutare ad affrontare le curve più difficili. Proprio quest’ultima funzione necessita di un perfezionamento, visto che risulta alquanto inutile. Escludendo i tornanti, la maggior parte delle svolte può essere superata semplicemente impostando la giusta traiettoria, oppure nei casi più estremi, lasciando per pochi secondi l’acceleratore. In poche parole non si ottiene un vantaggio sensibile dalle sgommate che si rivelano spesso deleterie al raggiungimento della massima velocità.
L’intero sistema di controlli si è presentato impreciso, visto che spesso le macchine non rispondono correttamente agli imput impartiti. Per quanto riguarda i “power up” è praticamente impossibile trovare delle novità rispetto alla concorrenza. In pratica la software house ha palesemente preso ispirazione dai potenziamenti visti in Mario Kart, riducendone solo il numero. Le banane con cui ostacolare gli inseguitori, le nuvole che colpiscono i piloti nelle prime posizioni e la barriera protettiva che dona l’immunità per un breve periodo sono solo alcuni degli oggetti già presenti nella popolare esclusiva Nintendo. Nulla esclude che nella versione definitiva vengano aggiunte nuove funzionalità, un aspetto che al momento risulta deludente.
Pole Position
La “gara a tempo” è l’ unica, vera modalità di gioco presente nella beta di Kart Rider: Drift. Prima di prendervi parte avremo la possibilità di scegliere uno dei quattro piloti proposti nel roster, una preferenza meramente estetica che non avrà alcun impatto sul sistema di guida. All’interno della sezione dedicata alla personalizzazione sarà possibile modificare anche l’estetica del nostro veicolo, una funzione che non è stata inclusa nella versione di prova. Il design dei percorsi appare anonimo, seppur dotato di un sapiete utilizzo dei colori e di uno stile assolutamente gradevole.
Purtroppo la tenuta di strada della vettura non viene sensibilmente influenzata dalla tipologia del suolo, mostrando lo stesso comportamento sull’asfalto, sul ghiaccio e sullo sterrato. I piccoli rallentamenti percepiti nei fuori pista non comportano significativi cambiamenti al bilanciamento del kart, rendendo i percorsi un semplice esercizio mnemonico, privo di mordente e strategia. Non essendoci competizioni, non possiamo espremerci sul frame rate del prodotto, apparso claudicante nel tutorial, anche in presenza dei pochi avversari gestiti dalla CPU. È evidente che il comparto tecnico di KRD sia arretrato rispetto alla produzioni moderne, nonostante una discreta resa visiva. Le musiche proposte nei menù fungono da gradevole accompagnamento durante i caricamenti del gioco, mentre gli effetti sonori appaiono piatti, ripetitivi e spesso fuori luogo.
Kart Rider: Drift è momentaneamente un titolo poco appetibile. Il racing game di Nexon necessita di diverse migliorie prima del rilascio ufficiale e la mancanza di una data d’uscita può essere considerata come una notizia positiva. La sensazione predominante è quella di un’opera alle prime fasi di sviluppo, superflua e totalmente priva di originalità. Ci riserviamo di esprimere un giudizio completo in sede di recensione, con la speranza che gli sviluppatori si rendano protagonisti di un piccolo miracolo.