Numbra, un mondo remoto, sommerso dalle tenebre. Non esiste la luce del giorno, ma è un luogo pacifico, in cui il popolo dei Kamloop ha trovato una nuova casa fuggendo da terribili guerre.
Questo è, a grandi linee, il background narrativo di Light Fall, titolo indipendente sviluppato da Bishop Games e disponibile su PC, via Steam, e Nintendo Switch. Abbiamo provato per voi la seconda versione del titolo, scoprendo un platform 2D estremamente divertente ed interessante, dall’atmosfera unica e dal design e sound eccezionalmente ispirati. Ma andiamo con ordine.
Una strada nell’oscurità
Inizieremo la nostra avventura nei panni di Nox, un curioso esserino in grado però di muoversi molto velocemente ed estremamente agile, anche grazie ad alcuni poteri particolari che gli permettono di materializzare dei cubi (grazie allo Shadow Core) che potrà utilizzare per muoversi più facilmente e raggiungere luoghi altrimenti irraggiungibili. E già qui possiamo parlare delle meccaniche di gioco di questo Light Fall che si configura sì come un platform 2D abbastanza classico, ma con aggiunte che portano più profondità sia al gameplay che all’esplorazione del mondo di gioco, realizzato con uno studio di level design piuttosto accurato, che dà risultati estremamente soddisfacenti.
La nostra missione, in ogni caso, sarà quella di ritrovare le altre quattro divinità (Nox è la quinta, sì proprio il protagonista) del suo mondo, per salvare Numbra da un terribile pericolo. Nell’impresa, saremo affiancati dal vecchio gufo Styx, anche voce narrante della storia, raccontata con testi molto belli ed ispirati, che immergono il giocatore nell’atmosfera fiabesca del gioco.
Corri, Nox, corri!
La sensazione nel controllare il piccolo Nox è di estrema fluidità, così come l’utilizzo dello Shadow Core, e fa comprendere anche come il gioco sia stato concepito anche per avere una modalità di speedrunning che farà felicissimi tutti gli appassionati, i quali potranno cimentarsi nell’impresa di completare i livelli il più velocemente possibile condividendo i loro tempi con gli altri giocatori.
Si tratta inoltre di un titolo “vecchio stile”, poiché non ci saranno HP o punti esperienza, né livelli: tutto è affidato all’abilità del giocatore, che tramite diversi tentativi e fallimenti, riuscirà infine a trovare il ritmo giusto per superare gli ostacoli. Nel gioco sono comunque sparsi diversi “checkpoint” a distanze abbastanza ravvicinate, per evitare al giocatore di dover ricominciare tutto il livello daccapo.
Non si tratta di un gioco particolarmente lungo, ma la difficoltà è ben bilanciata (morirete tante, tante volte) e ricompensa il giocatore con la soddisfazione di superare un punto complesso, dopo decine di fallimenti. Inoltre, nei livelli sono sparsi dei “collezionabili”, che altro non sono che antichi ricordi dei primi Kamloop arrivati su Numbra. Elementi che aggiungono tasselli al background narrativo, senza essere però necessari all’esperienza in generale.
Poco ma buono
Visivamente Light Fall è una gioia per gli occhi: nonostante la “monotonia cromatica” – sono presenti su schermo sempre gli stessi colori – la bellezza dell’impatto visivo è assicurata, unita ad una qualità grafica eccellente, che rimane tale anche utilizzando Switch in modalità portatile. Alla bellezza visiva si aggiunge una fantastica colonna sonora, che rende le atmosfere ancora più ispirate. Anche la trama, seppur non eccezionalmente originale, è scritta bene e sarà in grado di coinvolgere il giocatore fino alla fine.
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