Un saluto a tutti, e ben ritrovati ad una nuova puntata della Lotus Vale, clamorosamente in ritardo questa settimana a causa di qualche lieve malanno che ancora mi affligge – ahimè. Ma veniamo subito al sodo: sono state rivelate le nuove versioni delle rientranti cinque divinità di Amonketh! Le avevamo lasciate dopo la seconda espansione del suddetto ciclo, ambientato in un antico Egitto fantasy, Hour of Devastation, durante il quale secondo gli eventi della storia erano state tutte sconfitte ed imprigionate da Nicol Bolas, ad eccezione della divinità rossa Hazoreth. Sembra proprio che il malvagio drago divino abbia deciso di riportarli alla vita e di avvalersi di loro in battaglia, come si evince da questa foto rilasciata ufficialmente dalla Wizards:
I sospetti di tutti dopo questa immagine sono stati confermati, e ora possiamo finalmente vedere le loro nuove incarnazioni in carte vere e proprie! Andiamo a vederle una ad una:
1) Oketra, White God
Cominciamo subito con Oketra, la divinità bianca. Nella sua prima incarnazione Oketra non era eccezionale, anzi, raramente aveva trovato spazio se non marginalmente come 1x o 2x in qualche mono bianco. Qua invece mi pare decisamente meglio, nonostante mantenga ancora le sue non eccelse statistiche base (3/6). Da notare in primis il nuovo tipo di creatura, Zombie, perfettamente in tema con il fatto che sono divinità che sono state reanimate, ma soprattutto balza all’occhio il fatto che non sono più indistruttibili come prima: ora, quando muoiono o sono rimosse, vengono messe come terza carta dalla cima del mazzo del suo possessore! Tornando a lei, Oketra sembra decisamente forte in tutti i mazzi con molte creature, e penso che troverà spazio in un GW o BW con almeno 25+ mostriciattoli da giocare per approfittare il più possibile della sua capacità di creare Zombie 4/4 che partirà anche in caso di counter avversaria. Nel complesso un deciso passo in avanti, ma rimane una carta che non mi fa impazzire!
2) Kefnet, Blue God
Questo nuovo Kefnet sembra davvero fortissimo, non c’è che dire. Quello originale era semplicemente un’arma nel mirror di controllo, ma questa volta abbiamo un 4/5 volante a costo 5 (e già così non è niente male) che ci permette in aggiunta di rivelare la prima carta che peschiamo ogni turno, copiarla, e giocarla pagando 2 in meno! L’effetto mi pare davvero forte, perché pur dovendo pagare il costo (anche se ridotto), la carta ci rimarrà comunque in mano dato che giocheremmo una copia, non lei. Sembra andare a braccetto con Nexus of Fate, e ricorda da vicino la vecchia meccanica “miracolo”, ma ricordate che vale solo per la prima carta che pescherete ogni turno. Bisognerà vedere se sarà un’aggiunta che darà il massimo sin da subito, ma di certo il power level è parecchio alto!
3) Bontu, Black God
Non sono un gran fan di Bontu, sfortunatamente. La sua incarnazione precedente aveva trovato poca fortuna, e non so se per questa nuova andrà meglio. Per carità, parliamo di un 5/6 con menace a costo 5 e dovremmo già accontentarci così, ma il fatto è che non sono del tutto convinto dalla sua abilità! Sacrificare x permanenti per pescare x carte potrebbe essere un effetto da sfruttare per accumulare nuove risorse, ma in Magic il tipo di permanente più comune sul campo di battaglia sono le terre, e raramente le vorremmo sacrificare perché poi non saremmo più in grado di giocare le nuove carte pescate, sfortunatamente. Spero di sbagliarmi, e potrebbe essere giocabile in un mazzo magari nero-bianco con creaturine piccole da mangiarsi, ma a pelle non mi convince tanto.
4) Ilharg, Red God
Passiamo invece alla divinità rossa che ha rimpiazzato Hazoreth in questo set, e che rimpiazzo oserei dire! Questo enorme cinghiale non era stato ucciso da Nicol Bolas nella precedente guerra, ed infatti non si porta appresso il tipo di creatura “Zombie” come gli altri, ma è probabilmente la mia preferita delle cinque divinità di questo ciclo. Il fatto è che abbiamo un 6/6 trample a costo 5, che ci fa calare gratuitamente una creatura attaccante quando andiamo in combat con lui, come se fosse un 6/6 che porta con se un effetto simile alla famosa carta “Trough the Breach“. Naturalmente, la creatura post combat ci ritorna in mano, altrimenti sarebbe troppo illegale, ma in ogni caso la possibilità sembra davvero esagerata – soprattutto in mazzi con parecchie creature grosse che abbiano almeno 5 o 6 di forza. La principale debolezza di questa carta è data dal fatto che non è rapida, quindi la vedo davvero perfetta in un RG che giochi Rhythm of Wild! Al momento Gruul è parecchio in voga ed è anche per questo che penso che sarà, tra le cinque, quella che vedrà più gameplay nel breve: decisamente una gran carta, niente da dire al riguardo. Hazoreth a suo tempo era stata dominante e nettamente la più forte delle cinque divinità, quindi staremo a vedere se sarà lo stesso per Ilharg, ma aspettatevi di vederlo spesso sui campi di battaglia!
5) Rhonas, Green God
Concludiamo la nostra disamina con l’ultimo dio rimasto, quello del mio colore preferito, il verde! Il Rhonas originale era davvero forte ed era stato giocato parecchio, specie in mazzi RG o comunque con parecchie creature verdi. Questa nuova incarnazione invece sembra piuttosto interessante, ma dall’impatto variabile. Mi spiego meglio: il grosso di questa carta salta fuori quando entra in gioco, perché raddoppia la forza di tutte le creature che abbiamo in campo (lui compreso) dando loro anche vigilance (potremmo attaccare liberamente dato che rimarranno stappate), dopo la trigger etb infatti avremo semplicemente un 5/5 vaniglia con tocco letale. Non so come valutarla onestamente, in quanto potrebbe essere sia gamebreaking sia mediocre. dato che se giocata di turno 5 non so quanti danni potrete strapparci, ma il potenziale dietro questa carta è comunque parecchio alto e mi sento di dire che potrebbe in ogni caso avere una chance. Probabilmente è peggio dell’originale, ma è una carta più che solida, specialmente in combinazione con creature grosse e magari con travolgere, o con l’incantesimo rosso-verde che dà rapidità, già citato per la divinità rossa precedente!
Conclusioni
Ebbene eccoci quaL abbiamo passato in rassegna le cinque divinità che erano (a parte quella rossa, come detto) state sconfitte su Amonketh e che hanno ora a sorpresa fatto la loro comparsa su Ravnica, il piano che mai come prima d’ora ospiterà uno scontro senza precedenti. Riassumendo, le due migliori secondo me sono quella rossa e quella blu nell’ordine, la verde la metto in mezzo, e in fondo la divinità bianca e quella nera. Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo con me, o credete che il ranking di queste divinità possa essere diverso? Fatemelo sapere pure nei commenti e rimanete con noi, ci avviciniamo sempre di più all’arrivo di un’espansione senza precedenti, War of the Spark! Alla prossima!