L’E3 di Los Angeles 2017 ci ha regalato tante novità, abbiamo avuto conferme e anche piacevolissime sorprese. Mario + Rabbids: Kingdom Battle è proprio una di queste. Sarà stato che Miyamoto era sul palco alla presentazione del gioco, sarà anche un po’ di patriottismo smosso dal fatto che il gioco è stato sviluppato da Ubisoft Milano. Sta di fatto che la prima apparizione con “i piedi per terra” del nostro idraulico preferito non delude per niente le attese.
Ora prendiamo il Regno dei Funghi di Mario con tutti i suoi elementi caratteristici, Pallottolo Bill compresi, prendiamo anche una bella manciata di Rabbids con la loro stupidità ed irriverenza. Bene chiudiamo il tutto in una “lavatrice” e facciamo partire il programma della centrifuga.
Andiamo quindi ad analizzare in tutte le sue sfaccettature questo titolo prodotto da Ubisoft in collaborazione con Nintendo.
Storia
Una giovane inventrice insieme ad una intelligenza artificiale (in stile Jarvis di Iron Man) di nome Beep-O brevettano un visore che permette di fondere 2 elementi soltanto fissandoli con lo sguardo: Il Combinatutto. Wow, sarebbe tutto fantastico, se solo un gruppo di Rabbids non facesse per caso irruzione all’interno del laboratorio dove è custodito lo strano prototipo di visore. Gli strani animaletti pelosi mettono a ferro e fuoco tutta la stanza e, non si sa bene come, riescono a far ripartire la loro “lavatrice” del tempo ultra dimensionale. Questo evento insieme all’energia scatenata del Combinatutto genera uno squarcio extra dimensionale che crea scompiglio all’interno del Regno dei Funghi, il quale si ritrova a dover fare i conti con un vortice che inghiotte a poco a poco tutti gli abitanti del Regno dei Funghi, Mario & Co compresi. Proprio grazie al funzionamento del Combinatutto i 2 mondi si fondono in un terzo che ne mischia in maniera bislacca gli elementi. Alcuni Rabbids sono stati influenzati in maniera negativa durante questo trambusto dimensionale ed hanno iniziato a comportarsi in maniera poco ortodossa. Qualcuno dovrà fermarli. È infatti giunto il momento dell’azione per il nostro idraulico baffuto che cercherà di salvare la situazione aiutato da Beep-O, l’intelligenza artificiale che nello squarcio extra dimensionale ha preso forma ed è intenzionata ad aiutare Mario nella sua impresa. L’idraulico baffuto non sarà il solo ad iniziare questa avventura. Due strani Rabbids, uno vestito da Luigi e uno vestito da Peach, si aggregheranno alla squadra. Ecco qui il primo Team di eroi, che cercherà di rimettere ordine tra questi bislacchi conigli e queste strane ambientazioni. È da qui che la trama, seppur semplice di Mario + Rabbids Kingdom Battle, inizia il suo intreccio.
Gameplay
Mario + Rabbids Kingdom Battle si presenta a tutti gli effetti come un gioco strategico a turni (Xcom ne è un famoso rappresentante) con degli elementi Platform che fanno da collante tra una battaglia ed un’altra. Le modalità di battaglia però non si limitano al “semplice” sconfiggi tutti gli avversari ma hanno anche altre sfaccettature che ne differenziano il reale gameplay. Dovremmo raggiungere determinate zone per concludere una battaglia. Si potrebbe anche incorrere in una scorta VIP (Toad per esempio) da un lato all’altro della mappa di gioco. Ogni personaggio presente nel gioco ha a disposizione un’arma primaria ed una secondaria che permettono la messa in atto di strategie diverse a seconda delle esigenze. Le armi primarie sono quelle che ci permettono un attacco base a distanza, invece le armi secondarie variano da personaggio a personaggio, alcune vi permetteranno potenti attacchi corpo a corpo invece altri saranno attacchi a zona o attacchi teleguidati con droni. In ogni turno, tutti i personaggi, nemici compresi, hanno a disposizione 3 mosse. Il movimento che oltre a permettere di spostarci all’interno della mappa ci dà anche la possibilità, tramite la scivolata, di infliggere danni al nemico. Un attacco con l’arma primaria o l’arma secondaria se si è nel range di fuoco di esse. Infine si ha la possibilità di attivare una delle azioni super che ogni personaggio ha a disposizione. Si può passare da un aumento di statistiche (sia attacco che difesa) ad un’azione speciale che rende una sentinella pronta a sparare al primo movimento nemico nelle vicinanze. Unica pecca, i comandi durante le sezioni platform risultano essere decisamente troppo sensibili, rendendo così leggermente difficoltose le parti di gioco in cui bisogna risolvere degli enigmi per proseguire nell’avventura.
Longevità
Il gioco si presenta di per sé diviso in livelli come un classico Mario dei vecchi tempi dove, per esempio, i livelli venivano scanditi da numeri come 2-3 in cui il primo indicava il mondo ed il secondo lo stage. In totale sono presenti inizialmente 4 mondi di gioco, ai quali sicuramente si aggiungerà un mondo contenuto nel DLC previsto per il 2018. Ogni mondo presenta un mid boss e un boss finale che faranno la loro comparsa dopo il quarto e l’ottavo stage di ogni mondo. Le battaglie sono molto impegnative sin dai primi minuti di gioco. Inoltre per i più pignoli, ogni livello, per essere concluso con il massimo della valutazione, deve essere portato a termine in un determinato numero di turni senza che nessuno dei componenti della squadra arrivi a 0 con i suoi punti salute. Senza parlare della presenza di uno stage segreto sbloccabile per ciascun mondo. In ogni caso non ci sarà bisogno di fare perfettamente tutto e subito, dato che si avrà la possibilità di rigiocare tutti gli stage dei vari mondi una volta terminati nella storia principale. Una volta completato un mondo si potrà anche affrontarlo nuovamente per completare delle nuove sfide. Un altro elemento che allungherà le nostre ore di gioco sul titolo Ubisoft è la crescita dei personaggi strutturata ad alberi poco ramificati (4 in tutto) che vi permettono di migliorare tutti i personaggi spendendo i punti abilità guadagnati in battaglia.
Comparto Tecnico
Mario + Rabbids: Kingdom Battle si presenta su Switch sfruttando a pieno tutto il suo potenziale. Le animazioni, sia nelle cutscenes sia in gioco, risultano essere decisamente gradevoli per gli occhi. Le ambientazioni sono molto ben dettagliate e piene di particolari spettacolari. I personaggi sono ben disegnati e caratterizzati, nonostante molti di loro non parlino mai o quasi durante la storia. Il comparto audio è firmato da Grant Kirkhope, già compositore di colonne sonore del calibro di Banjo-Kazooie e Goldeneye 007 per Nintendo 64 giusto per citarne due. Il riarrangiamento delle melodie classiche di Super Mario sembra essere esattamente quello che ci voleva per questo titolo. Gli effetti sonori, puntuali e mai di troppo, permettono di godere a pieno ogni momento dei combattimenti.