All’inizio del mese, il presidente Donald Trump ha annunciato piani per intensificare la guerra commerciale con la Cina, aumentando i dazi doganali al 25%. L’obbiettivo è costringere la Cina a rinegoziare gli accordi commerciali sulle loro esportazioni. Tuttavia le imprese che sentirebbero il peso della tassa si stanno muovendo per convincere il presidente a non vararla, e tra queste anche i produttori di hardware per videogiochi.
Infatti Nintendo, Sony e Microsoft hanno redatto e firmato una lettera comune in cui chiedevano all’amministrazione di riconsiderare la proposta. La lettera di sette pagine è scritta a nome delle tre società ed è indirizzata a Joseph Barloon, consigliere generale dell’Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti. Essa è composta da diversi punti, ma in particolare le società chiedono un’eccezione alle tariffe, dato che danneggerebbero molto le vendite delle console.
Sebbene apprezziamo gli sforzi dell’Amministrazione per proteggere la proprietà intellettuale degli Stati Uniti e la sua leadership high-tech, il danno sproporzionato causato da queste tariffe ai consumatori e alle imprese statunitensi minerà questi obiettivi. Di conseguenza, chiediamo rispettosamente che l’Amministrazione rimuova la sottovoce HTSUS 9504.50.00, riguardante le console di videogiochi, dall’elenco delle tariffe, e quindi di astenersi dall’applicare tariffe su questi prodotti.
Con questa lettera si evidenzia che, oltre a danneggiare le aziende che producono componentistica in Cina, si influenzerebbe anche il settore dello sviluppo americano. Il timore principale sarebbe che i produttori non potrebbero più usufruire del prezzo attualmente più basso e quindi dovrebbero aumentare significativamente i prezzi. La conseguenza più naturale è che diminuirà la quantità di persone che avranno accesso a console e videogiochi.
Dato che Microsoft e Sony hanno annunciato le loro prossime console, vogliono capire se la produzione in Cina continuerà ad essere redditizia. In contemporanea, alcune voci dicono che Nintendo stia spostando la sua produzione per minimizzare i costi di produzione per un nuovo modello di Switch. Di conseguenza, probabilmente la scelta dell’amministrazione americana deciderà anche il prezzo che avranno Scarlett e PlayStation 5 alla loro uscita. Non ci resta che aspettare e seguire i prossimi sviluppi. Restate sintonizzati.