Miden Tower è un JRPG rilasciato da KEMCO il 25 Giugno per Switch, Xbox One, Steam, iOS e Android. Offre una storia avvincente nella quale controlliamo quattro giovani personaggi, una dei quali è molto particolare. Il suo nome è Leila ed è un Magika, un essere buffo e cordiale dalle fattezze alquanto bizzarre: è un piccolo muro a forma di parallelepipedo che, a suo piacimento, può trasformarsi in una giovane e graziosa ragazza e viceversa. Il gameplay offre alcuni elementi interessanti che vedremo in questa recensione.
Versione provata: Switch.
Valen, il muro, gli amici
La trama narra degli eventi alla Torre di Miden, da cui il gioco prende il nome. L’Impero di Alroval l’ha invasa e sta tentando in tutti i modi di scacciarne i maghi per conquistarla in maniera assoluta, ma questi ultimi oppongono resistenza e decidono di passare al contrattacco. Qui entra in scena Valen, il giovane protagonista maschile del gioco, deciso a sgominare i soldati dell’Impero non solo per compiere la missione affidatagli, ma per vendetta personale. Anni prima, i soldati invasero il suo villaggio ed attaccarono la sua famiglia. Valen venne difeso dalla madre, ma anzichè cercare di salvare lei ed il resto della sua famiglia, scappò in preda al panico sentendosi del tutto impotente, lasciando i suoi cari al loro triste destino. Valen si è fortemente pentito di questo suo comportamento da vigliacco, convinto che avrebbe almeno dovuto tentare di far qualcosa. Non potendo riportare in vita la sua famiglia, ha sviluppato un forte odio verso qualsiasi soldato dell’Impero e spesso, alla sola vista di un soldato nemico, vorrebbe attaccare senza escogitare alcun piano e con tutti i rischi del caso, ad esempio che il nemico chiami rinforzi.
Ben presto Valen incontra Leila, un essere appartenente ai Magika, dotato di poteri magici e dalla forma di un piccolo muro, con due occhi femminili ed un carattere cordiale. Dopo che Valen l’ha salvata da due soldati nemici, Leila si unisce al ragazzo per aiutarlo nella sua missione, assumendo le sembianze di un’affascinante ragazza dai capelli rosa e combattendo al suo fianco. In svariate occasioni, Leila riprende temporaneamente le sembianze di un muro per sfruttare la sua capacità di fondersi con i muri veri e propri di case ed edifici, spostandosi attraverso questi per spiare i nemici o cercare un passaggio segreto. Data la sua natura maldestra, le capiterà spesso di cadere senza riuscire a rialzarsi (salvo riuscirci riassumendo la forma umana) o di farsi scoprire ingenuamente da chi sta spiando. Ben presto si uniranno al gruppo altri due personaggi: Mia, una ragazzina dotata di grandi poteri magici che spesso si trova in disaccordo con i modi di fare di Valen, e Gruff, un muscoloso uomo di mezza età che basa tutto sulla sua forza fisica. Il quartetto inizia così un viaggio attraverso villaggi, foreste, caverne, montagne innevate ed altri posti. Nel villaggio iniziale, sfruttando un pentolone magico, abbiamo la possibilità di alchemizzare gli oggetti, ad esempio riciclandone alcuni da usare con le armi ormai obsolete per ottenerne di nuove. Possiamo trovare nuove armi ed armature nei negozi, grazie anche ad un’utile notifica con tanto di jingle che, dopo alcuni dialoghi tra i personaggi, ci avvisa della presenza di nuova merce disponibile in negozio.
Graficamente siamo a cavallo tra l’era 16 bit e quella successiva. Staticamente, gli sprite dei personaggi del gioco sono animati con diversi frame che ne fanno ondulare al vento capelli ed abbigliamento. Durante i dialoghi, il disegno del personaggio che parla viene mostrato in grande sullo schermo, ogni qualvolta con un’espressione diversa a seconda dello stato d’animo dello stesso in quel preciso momento. Questo permette al giocatore di comprendere la natura ed il senso delle frasi pronunciate da ogni personaggio, non sempre facile da recepire semplicemente leggendo il testo del dialogo. Questi ultimi sono completamente in Inglese – niente localizzazione in italiano – e talvolta svariano contemporaneamente su più argomenti diversi, ad esempio in alcuni momenti in cui Valen è imbarazzato e cerca di deviare il discorso sulla missione da compiere mentre qualcun altro infierisce sulla situazione d’imbarazzo creatasi. Anche l’animazione statica in battaglia è ben realizzata, con una buona fluidità di personaggi e nemici ripetuta in loop che ne simula non solo la posizione d’attacco ma anche la prontezza di riflessi. A guardarli bene ci si accorge della natura del gioco dedicata anche ai dispositivi mobile, con testa ed arti superiori ed inferiori che ondulano con uno stile tipico dei titoli per smartphone.
Purtroppo una piccola carenza si vede quando esploriamo una location: la camminata dei protagonisti è animata in modo lento, ed ognuno di essi muove un piede in avanti dopo diversi metri quasi stesse pattinando, un effetto visivo che non influenza il gioco ma che poteva essere curato maggiormente. Anche il timing di alcuni personaggi durante i dialoghi poteva essere gestito meglio: ad esempio, quando un NPC salta per lo stupore o la gioia di una frase pronunciata da un altro, il salto è velocissimo come se la forza di gravità glielo impedisse, mentre sarebbe stato più apprezzabile un salto a velocità più lenta e realistica. Ma si tratta di elementi visivi che contano davvero poco. Buone le musiche di sottofondo, con un tema alquanto malinconico che ci accompagna i villaggi ed una soundtrack molto ritmata e coinvolgente durante le battaglie.
Un gameplay… a griglia
Il combat system di Miden Tower è basato sulle battaglie a turni, presenti soprattutto nelle location esterne ai villaggi. La loro frequenza è impostata da una giara azzurra che troviamo in ognuna di queste, ed è una delle trovate migliori del gioco. All’inizio possiamo scegliere la frequenza delle battaglie tra normale, doppia o metà. Dopo aver esplorato a fondo la location avremo a disposizione altre due opzioni, quella per triplicare la frequenza delle battaglie – perfetta per combattere spesso e potenziare rapidamente i personaggi – o per azzerarla, liberandoci dal peso delle battaglie e poter esplorare la zona senza interruzioni. Personalmente ho trovato davvero ottima questa possibilità: posso girare liberamente in una zona e proseguire con la trama senza spezzare l’azione, per poi triplicare la frequenza delle battaglie (ognuna delle quali inizierà al massimo 10 secondi dopo la vittoria in quella precedente) e far salire più volte di livello i personaggi, aumentando sempre di più le possibilità di vittoria contro nemici che in precedenza ci avevano sconfitto facilmente.
Veniamo agli scontri veri e propri. Il campo di battaglia si presenta con i protagonisti a destra ed i nemici a sinistra. Le due zone sono suddivise in griglie invisibili 3×3, ed ogni nemico (il cui numero è variabile in ogni battaglia) ne può occupare una o due a seconda delle sue dimensioni. Lo stesso discorso vale per i protagonisti che, tramite un’apposito menù di Formazione, possiamo schierare in una delle nove caselle della griglia tenendo conto delle sue caratteristiche e della tattica che vogliamo usare. Chi è più avanti infligge più danni ma ne subisce anche di più, chi è indietro subisce pochi danni ma ha una potenza d’attacco ridotta, e chi sta in mezzo ha valori attacco-difesa equilibrati. La sequenza dei turni è ben visibile grazie ad una timeline orizzontale posta in alto, grazie alla quale possiamo studiare in anticipo il tipo di attacco da usare e nemici da colpire.
Ad ogni turno, il giocatore può scegliere tra diverse azioni possibili. Può effettuare un attacco fisico, talvolta affiancato da uno o più compagni che attaccano il nemico contemporaneamente per infliggere danni ingenti. Nel caso degli attacchi magici, la disposizione a griglia dei nemici ci impone ci impone di scegliere saggiamente le magie da usare, poichè ognuna di queste colpisce soltanto in caselle prestabilite della griglia, contrassegnate da uno o più quadratini rossi (graficamente simili a pezzi di Tetris) al fianco della magia stessa, ad indicare le caselle che verranno colpite. È quindi essenziale usare una o più magie che abbiano “forme e dimensioni” adatte alla disposizione dei nemici da colpire: se ad esempio ci sono due o tre nemici messi in fila orizzontale è ottimo usare una magia che colpisca in orizzontale, se quattro nemici sono disposti a quadrato si usa una magia con quella forma, e così via.
Oltre alle caselle colpite bisogna tener conto di eventuali punti deboli del nemico, ognuno dei quali potrebbe essere vulnerabile soltanto a specifici elementi come fuoco, acqua, terra o altre. La scelta della magia da usare ad ogni turno viene quindi influenzata dalla disposizione dei nemici che verranno colpiti e dai loro punti deboli. Sul campo di battaglia, sia lato protagonisti che nemici, può anche comparire un cerchio magico di lieve bagliore, che applica a chi vi è sopra, in modo casuale, alcuni parametri fisici o magici positivi o negativi durante l’intera durata dello scontro: può quindi capitare che il cerchio magico sotto i nemici riduca continuamente la loro energia vitale, ne aumenti la difesa o l’attacco fisico e così via. Tra le altre azioni possibili in battaglia, c’è un tipo di magia attivabile una sola volta ogni 20 turni, la Hyper Art, da usare quindi nei momenti più difficili, che potenzia enormemente i parametri del personaggio. Un pulsante sulla sinistra è dedicato alla fuga dalla battaglia, utile soprattutto quando stiamo potenziando i personaggi e rischiamo di morire perdendo l’esperienza acquisita dall’ultimo salvataggio. Per la cronaca, possiamo (e conviene) salvare la partita in qualsiasi momento tramite un apposito pulsante, in uno degli slot disponibili. Possiamo anche velocizzare la battaglia o renderla automatica, utile nel caso di scontri casuali piuttosto semplici nei quali non c’è bisogno di pensare troppo per vincere lo scontro.
È importante tenere a mente dei singoli parametri di ogni personaggio ed utilizzarlo nel modo più consono a nemici apparsi e fase della battaglia. Leila possiede diverse magie di difesa, utili quando scendono in campo tanti nemici ed i loro attacchi saranno concatenati in lunghe sequenze nelle quali non faremo altro che subire colpo su colpo, aspettando il nostro turno. In questi frangenti è consigliabile utilizzare una tattica basata sulla furbizia, creando ad esempio un muro o un fantoccio senziente che ci faccia da scudo attirando su di sè gli attacchi nemici, approfittando così della loro distrazione per sferrare potenti attacchi fisici o magici a seconda di chi attacca e del nemico da colpire. Alcuni di questi useranno la nostra stessa strategia, creando piccoli golem come rinforzo.
Alla fine di ogni battaglia vengono ripristinati completamente gli HP dei personaggi ma non gli MP, che tornano al massimo soltanto quando il personaggio in questione sale di livello. Esistono anche oggetti per aumentare in modo permanente i parametri di un personaggio. Si possono ottenere alcuni bonus come le pozioni vita e magia vincendo gli scontri, ma non solo. Durante la battaglia stessa potremmo incontrare un uovo gigante e colorato oppure una statua piuttosto buffa tra i nemici schierati, ed entrambi possono contenere un oggetto bonus. Ma non vanno attaccati: bisogna essere in possesso di alcuni oggetti specifici per rompere l’uovo o la statua, usandoli su di essi in battaglia per aprirli ed ottenere il bonus. Attaccandoli e finendo i loro HP, oppure lasciandoli per ultimi dopo aver ucciso tutti i nemici veri, non otterremo nulla. È quindi importante avere sempre con noi una scorta di questi oggetti, che fungono da vere e proprie chiavi per aprire uova e statue ed ottenere un qualche oggetto utile.
Posto che vai, personaggi che trovi
Le location sono tante e molto grandi, ma è davvero difficile perdersi tra le case di un villaggio o le rocce di una caverna. Il senso dell’orientamento prevale grazie ad una rara ripetitività degli elementi sulla scena, oltre che alla comoda mappa omnipresente in alto a sinistra che possiamo ingrandire a piacere con uno dei pulsanti in alto. Il realismo è leggermente compromesso dagli NPC presenti soprattutto nei villaggi: benchè parlino tutti – e alcuni di questi possano anche affidarci una quest secondaria che, una volta completata, ci dia una ricompensa direttamente dal menù dedicato – sono tutti perennemente immobili in un punto preciso del posto, senza mai spostarsi, camminando sul posto in modo inutile e visivamente brutto. Credo bastasse poco per farli camminare in modo casuale nel villaggio, attivando l’animazione di gambe e piedi soltanto quando effettivamente si muovono e non da fermi. Ma la grandezza delle location compensa queste piccole lacune, grazie anche all’aiuto fornito da un pulsante dedicato a spostarsi istantaneamente da un posto all’altro, scegliendo la location e confermando tale scelta. Il posto da raggiungere per continuare la trama è chiaramente indicato con una scritta rossa sul pulsante della location stessa, quindi è impossibile perderci o dimenticare dove andare e cosa dobbiamo fare.
Miden Tower è un JRPG di tutto rispetto, che fa della trama avvincente ed in continua evoluzione, delle battaglie a griglia e delle tante magie a disposizione i suoi punti di forza. Ci sarebbe voluta una maggior attenzione ai piccoli dettagli, tra cui la posizione fissa degli NPC che, salvo rari casi in cui camminano verso di noi o ci accompagnano in qualche luogo, sono completamente statici e non si schiodano dal posto in cui stanno in piedi. Ciò rende i villaggi piuttosto monotoni, nonostante la presenza di tante persone e dei negozi in cui comprare e vendere armi, armature ed oggetti. Dopo un paio di ore di gioco, e soprattutto dopo aver formato un team di quattro personaggi, le battaglie diventano molto più coinvolgenti e dovremo pensare bene alle tattiche da usare in ogni fase dello scontro, sicuramente uno dei punti di forza di questa produzione targata KEMCO che offre tante ore di divertimento in single player in un suggestivo mondo fantasy. Consigliamo il gioco agli amanti dei JRPG, senza dimenticare che il gioco è in lingua Inglese ed è quindi inadatto a chi non lo mastica, tenendo conto dei tantissimi dialoghi che spiegano l’evoluzione della trama e mostrano il carattere dei personaggi. Per chi non avesse problemi con la lingua, consiglio di provarlo soprattutto agli appassionati degli rpg vecchio stile e di chi ama i combattimenti a turni. Per chi cerca un qualcosa di più action – alla Zelda, s’intende – Miden Tower non è un titolo che potrebbe entusiasmare.