Gli sviluppatori di Italo Games (la più internazionale delle realtà del panorama indie italiano) hanno deciso di farci fare un tuffo nel passato e portarci in uno dei crime movie all’italiana tipici degli anni 70 (chiamati anche Poliziotteschi) dai quali ha tratto ispirazione in più occasioni anche il mitico Quentin Tarantino. Allora facciamo insieme un salto nella Milano pixellosa e violenta di Milanoir e andiamo a conoscere il protagonista Piero. Non dimenticatevi di portare con voi una 44 magnum e i pantaloni a zampa.
Piombo Rovente
Tutto ha inizio in un Bar del Giambellino (periferia sud di Milano), quartier generale della banda del Boss Lanzetta. Piero Sacchi, il nostro protagonista, entra in scena per la prima volta proprio dopo aver ucciso un killer che lo stava cercando nei cessi di uno dei locali malfamati della città. Milanoir prende il via così e subito siamo chiamati alla prima missione per uccidere una prostituta in un bordello in viale Monza. La trama del gioco si sviluppa intorno alle vicende criminali che coinvolgono il protagonista che, dopo essere stato incastrato cerca vendetta per pareggiare i conti con chi l’ha tradito facendolo finire in carcere. Piero è un antieroe, un criminale senza scrupoli, pronto anche ad uccidere, senza alcun rimorso, chiunque intralci la sua carriera malavitosa.
Hotline Milano
Per stessa ammissione dei suoi sviluppatori, il gameplay e lo stile grafico di Milanoir si ispira al più noto Hotline Miami. Il gioco di Dennation Games, uscito nell’ormai lontano 2012 grazie al suo stile violento e frenetico lanciò un nuovo genere caratterizzato da una grafica retrò e quel meccanismo che spinge il videogiocatore a provare e riprovare scatenando il diabolico ciclo faccio l’ultima e poi smetto. Milanoir si differenzia visivamente da Hotline Miami per l’impostazione dell’inquadratura, infatti rispetto al gioco di Dennation Games la telecamera è spostata verso il basso in modo da poter permettere al giocatore di vedere meglio i dettagli molto curati dei personaggi e delle ambientazioni mantenendo una mira a 360 gradi. Anche le ambientazioni dei due titoli sono diverse, infatti in Hotline Miami l’azione si svolge prevalentemente in ambienti chiusi, mentre Milanoir l’avventura è ambientata per lo più in luoghi aperti comportando anche l’utilizzo di veicoli e interazioni con scenario cittadino.
Sangue, Tram e Cartelli Stradali
Il gameplay di Milanoir è molto semplice da imparare ma difficile da padroneggiare. Nella versione Switch (che abbiamo provato per recensire il gioco) con la levetta sinistra possiamo muovere il nostro personaggio, la levetta destra ci permette di spostare il mirino della pistola, ZR e Z fungono da grilletto e ricarica per la pistola mentre L ci consente di abbassarci per usufruire delle coperture e di rotolare per poter sfuggire ai colpi dei nemici. Quello che dalle prime battute sembra un gioco semplice e molto guidato, si rivela essere tutt’altro che facile una volta superate le prime fasi di gioco. Uno degli aspetti che rende ostico questo titolo, nella versione Switch, sono i comandi, infatti nonostante il sistema di autobloccaggio dei bersagli, quando si ha a che fare con molti nemici e nelle sessioni di guida nelle quali dovremo destreggiarci nel traffico e nel contempo sparare sarà moltoo difficile padroneggiare i controlli senza farsi venire male al pollice (in particolare se usiamo la console in versione portatile) poichè la levetta che sposta il mirino e il tasto del grilletto sono molto vicini e ciò può creare problemi nella gestione dei nemici (e delle articolazioni).
Altra fonte di difficoltà è lo stato di salute del nostro personaggio. Non c’è una vera e propria barra della vita, ma quando Piero viene colpito i bordi dello schermo appaiono come una pellicola bruciata che si estende fino determinare la morte del nostro personaggio. Nonostante nel gioco ci sia un sistema di recupero automatico della salute, basta poco meno di un secondo per passare da salute massima a Game Over a causa di alcuni nemici che possono ridurci di molto la vita, o addirittura ucciderci, con un solo colpo (vi consigliamo di stare lontani dagli africani con il revolver). Inoltre quasi tutti i nemici hanno i nostri stessi punti salute e quindi saranno difficili da uccidere sopratutto quando arrivano in gruppo. Ci troveremo ad affrontare diversi tipi di avversari, da quelli muniti di coltelli e asce fino ad ogni tipo di arma da fuoco e da lancio come molotov (che potremmo raccogliere anche noi) e bombe a mano.
Un interessante elemento di gameplay è costituito dai cartelli stradali che potranno essere utilizzati per far rimbalzare le pallottole e colpire i nemici nascosti o che sopraggiungono numerosi. Alcuni cartelli ci permetteranno di colpire più nemici contemporaneamente e questo ci tornerà sicuramente molto utile quando dovremo affrontare molti avversari allo stesso momento.
Milano Milano
La città di Milano è la protagonista indiscussa di questo titolo. Da viale Monza ai Navigli, dal Parco Lambro al Duomo passando per le stazioni della metropolitana esploreremo il capoluogo lombardo nella sua versione pixellosa facendo un viaggio indietro nel tempo di 40 anni. E’ bello vedere come i ragazzi di Italogames abbiano caratterizzato nei dettagli le ambientazioni rendendo riconoscibile ogni luogo e ricreando l’atmosfera degli anni ’70 con tanto di Vespe, Alfette e cartelli pubblicitari della Lavazza e Cademartori (che per l’occasione viene chiamata “cademattoni”).
Conclusione
Milanoir è il segnale che la realtà indie italiana c’è e si fa sentire. E’ un gioco che riesce a catturare il giocatore grazie alla sua trama interessante e ad un protagonista ben caratterizzato. Mettere a ferro e fuoco la Milano degli anni ’70 sfrecciando in vespa nel traffico è un vero divertimento ma c’è anche da dire che la difficoltà, a volte fin troppo elevata, potrebbe scoraggiare molti giocatori sopratutto se al posto di mouse e tastiera si ha in mano un controller. Infatti i controlli su console non sono dei migliori e hanno messo a dura prova le anche le nostre dita (allenate) da videogiocatori. Nonostante questo Milanoir riesce a scatenare quel meccanismo di sfida che vi spingerà a non dormire per cercare di capire come superare un determinato schema o Boss.
[review]