La giovane Chloe Sagal, creatrice del videogioco Homesick, è morta suicida giovedì 21 giugno, all’eta di 31 anni, dandosi fuoco in un parco nella città americana di Portland. Trasportata in ospedale, è morta in seguito per via delle ustioni riportate.
Affetta da disturbi mentali e senza fissa dimora, è stata vittima di molestie da parte della comunità di Kiwi Farms, blog nato con l’intento di deridere ed offendere persone omosessuali e con problemi mentali. La Sagal era una transgender e le molestie iniziarono nel 2013 quando la ragazza diede via ad una campagna crowdfunding, ufficialmente per poter pagare un intervento chirurgico a seguito di un incidente, mentre in realtà i fondi le sarebbero serviti per le terapie e l’operazione volte al cambio di genere. La campagna venne poi sospesa. (Qui per maggiori informazioni).
Già in passato aveva manifestato intenti suicidi e probabilmente gli attacchi alla sua persona erano arrivati ad un punto tale da spingerla al suicidio.
Queste le sue ultime parole, annotate in un appunto scritto: ” “La mia morte non può essere silenziosa: deve essere rumorosa e politica. La mia intera vita, la mia esperienza, la mia educazione hanno portato a questo momento. Dalla mia esistenza posso solo aspettarmi trauma e morte.”
Fonte: games.webtrek.it