Nel 2017 era stato inserito nelle nomination, ma al suo posto venne scelto il primo Street Fighter. Quest’anno è finalmente arrivata la rivincita: il primo Mortal Kombat è ufficialmente nella Hall Of Fame videoludica.
Il gioco, uscito nel lontano 1992 – vale a dire 27 anni fa -, è stato inserito nella Sala della Gloria del The Strong National Museum of Play di Rochester, nello stato di New York, che da anni tiene questo tipo di premiazione. Il motivo è piuttosto semplice, come ha commentato il curatore dell’ala Digital Games del museo, Andrew Borman, durante la conferenza stampa.
“Mortal Kombat, al di là del suo contenuto violento ed il suo controverso ruolo nel dibattito sui videogiochi violenti e la loro influenza sulla società, è un gioco dal gameplay spettacolare. Ha dei personaggi iconici, e il fatto che abbia creato una serie ha permesso ai fan di restare sempre affezionati alla saga”.
Ma non solo Mortal Kombat è stato introdotto nella Hall Of Fame. Anzi, con lui altri tre titoli, che sono: Super Mario Kart, il primo, uscito su SNES, Microsoft’s Solitaire, il Solitario presente in tutti i computer Windows nel corso degli anni 90, che vanta il premio di gioco più giocato della storia, e l’avventura testuale Colossal Cave Adventure, uno dei primi titoli in assoluto di questo genere, pubblicato nel 1974.
Ma ci sono anche giochi che non ce l’hanno fatta. Le candidature totali erano infatti dodici, e questi sono quindi gli otto titoli che non sono entrati nella Hall Of Fame:
- Candy Crush
- Centipede
- Dance Dance Revolution
- Half-Life
- Myst
- NBA 2K
- Sid Meier’s Civilization
- Super Smash Bros. Melee
Tra questi otto possiamo notare titoli che hanno davvero fatto la storia del medium videoludico, come Half-Life, ma anche Dance Dance Revolution e il mitico Centipede. Ma questi possono non disperarsi, in quanto comunque potranno riprovarci.