Milestone porta sulle nostre “tavole” videoludiche la nuova versione del gioco ufficiale del motomondiale: MotoGP 19. Andiamo insieme ad analizzare tutti gli aspetti che contraddistinguono la trasposizione videoludica annuale del mondiale FIM.
Gas a Martello
In MotoGP 19 avremo diverse modalità per poterci mettere in sella ad una moto e provare a dominare l’asfalto delle piste del moto mondiale. La modalità Carriera è a sua volta divisa in due rami interni: potremo scegliere la modalità Carriera “classica” o la modalità Carriera “Pro”. Nella prima creeremo il nostro pilota da zero, andando a personalizzare l’aspetto del volto, l’anagrafica, lo stile di guida ed il numero; potremo scegliere da quale classe iniziare a gareggiare, partendo dalla Red Bull Rookie Cup, che comprende 7 gare in Europa e rappresenta la rampa di lancio verso quello che è il vero e proprio circuito del moto mondiale; questo mini campionato è mono marca KTM e quindi ciò che veramente emerge è la qualità del pilota in pista e nella scelta del setting della moto. Una volta terminata la Rookie Cup, a seconda del piazzamento ottenuto, otterremo delle offerte di lavoro da varie scuderie di Moto 3 e da qui effettivamente partirà la classica scalata alla classe regina. Per riuscire al meglio nell’impresa dovremo metterci d’impegno e riuscire a completare tutti gli obiettivi di scuderia, andando anche ad investire il nostro tempo nella ricerca e sviluppo di nuove soluzioni o di nuovi componenti per rendere la nostra moto il più competitiva possibile. Con un po’ di tempo e di dedizione riusciremo ad arrivare in MotoGP e a sfidare i migliori piloti al mondo sui circuiti ufficiali del moto mondiale. Nella Carriera Pro invece andremo a portare la carriera al livello più simulativo possibile, precludendoci anche il possibile riavvio delle Sessioni Cronometrate o delle Gare. Effettivamente la modalità più vicina a quello che è la realtà.
Esiste anche la classica modalità Campionato, che ci permetterà di selezionare un team ed un pilota e gareggiare per le 19 gare del mondiale completando un’unica e singola stagione. Sono selezionabili anche la modalità Gran Premio e Time Attack, presenti in qualsiasi gioco di corse. La nuova modalità introdotta in MotoGP 2019 è quella delle Sfide Storiche: scenari predeterminati, divisi per “ere” del moto mondiale (Eroi della 500cc, Alba della MotoGP, Le Grandi Rivalità e L’Era Moderna) dove ci troveremo a vestire i panni di grandi campioni del passato e del presente come Mick Doohan, Max Biaggi, Loris Capirossi, Valentino Rossi fino ad arrivare ai vari Pedrosa, Lorenzo, Dovizioso e Simoncelli. Una costante di questa modalità è la presenza di Valentino Rossi che essendo un pluricampione di lungo corso è riuscito a far parte di tutte queste 4 ere. Chiaramente si tratta di una modalità per i veri appassionati di motociclismo che potranno ripercorrere dei momenti storici delle gare a due ruote.
Gameplay
MotoGP 19 riesce ad accontentare sia i giocatori più casual sia quelli più hardcore appassionati di simulazione motociclistica.
Con tutti i controlli alla guida attivi, anche il giocatore meno esperto potrà divertirsi a scorrazzare in giro per le piste del moto mondiale senza doversi preoccupare della trazione, della perdita di aderenza o altre problematiche dovute alla simulazione vera e propria. I controlli alla guida possono essere disabilitati separatamente, uno per uno, in modo da poter personalizzare la nostra esperienza di gioco modellandola sulle nostre esigenze. Se vogliamo andare a vedere l’altro estremo della corda, con tutti gli aiuti disabilitati ci ritroveremo con un simulatore molto preciso di motociclismo dove ogni piccola nostra azione sia dentro che fuori la pista, ogni settaggio, ogni frenata, ogni curva potrebbero essere fondamentali per il nostro piazzamento sulla griglia di partenza o per il risultato di una gara. Anche le condizioni atmosferiche della pista influiranno sul nostro stile di guida: purtroppo il meteo non è dinamico durante la gara (se si parte con condizioni di estremo bagnato si resterà così fino al termine), ma potrà ovviamente cambiare di sessione in sessione durante tutto il weekend, rendendoci la vita estremamente difficile. La pioggia in particolare, come è giusto che sia, dona un feedback alla guida delle 2 ruote davvero particolare e ben riuscito: la sensazione, pad alla mano, è quella dell’instabilità quasi totale. Le staccate si allungano drasticamente, l’anteriore della moto si chiude molto più velocemente e il posteriore in accelerazione inizia a “ballare” anche a velocità più basse, costringendoci ad un impegno davvero alto per mantenere in piedi la nostra moto.
Un altro aspetto fondamentale di un gioco di simulazione di gare motoristiche è sicuramente l’Intelligenza Artificiale dei nostri avversari. Rispetto alla versione del 2018, in MotoGP 19 sicuramente sono stati fatti dei passi avanti, ma purtroppo non possiamo notare una vera svolta. L’effetto “trenino” dei piloti in pista, soprattutto quando decidiamo di non simulare l’intera durata di un GP ma limitarci a 4/5 giri, rimane pressoché identico alla versione del gioco dello scorso anno. Qualche diversificazione di traiettoria la si inizia a notare aumentando il numero di giri: i piloti avversari solo allora proveranno ad essere più “autonomi” nell’affrontare la gara. Per quanto riguarda invece l’aggressività è stato fatto un ottimo lavoro e aumentando il livello di difficoltà ci troveremo con avversari sempre più difficili da superare e davvero resilienti. Questo anche grazie ai nuovi algoritmi di machine learning applicati all’IA dei piloti.
Comparto Tecnico
Nella versione che abbiamo provato (Xbox One X) il gioco risulta essere tecnicamente discreto. Dopo l’introduzione dell’Unreal Engine 4 della versione 2018 in MotoGP 19 i ragazzi di Milestone sono andati a migliorare alcune pecche presenti nel titolo l’anno scorso ed hanno sicuramente svolto un ottimo lavoro. Il frame rate risulta stabile, anche se stiamo parlando di 30 fps. I circuiti sono riprodotti alla perfezione: curve, box, spalti sono tutti elementi davvero studiati e realizzati con grande cura dei particolari. Una menzione d’onore per la gestione della luce soprattutto per quanto riguarda le gare sul bagnato dove l’effetto pioggia, con tutto ciò che ne deriva, è stato gestito davvero bene. L’unica nota di merito dell’audio, che essendo una simulazione motociclistica di sicuro non poteva essere il punto di forza, è la presenza, nei momenti di intermezzo tra gare e sessioni diverse, della voce del buon Guido Meda, idolo per chi segue in televisione le vicissitudini del moto mondiale.
Conclusioni
MotoGp 19 fa di per sé un passo in avanti rispetto alla versione dell’anno scorso. L’aggiunta della nuova modalità (Sfide Storiche) e della Moto E (propulsione elettronica) danno qualcosa in più al titolo. Sono stati limati alcuni difetti tecnici, ma ancora non siamo arrivati ai 60 fps stabili. Ci aspettiamo che dalla prossima trasposizione videoludica di MotoGP si vedano i risultati del seminato di quest’anno. Sicuramente si tratta di un titolo apprezzabile per tutti gli appassionati del moto mondiale, sia se si ricerca un gioco fruibile fin da subito, sia se si cerca una simulazione.
Versione Provata: Xbox One X