Omen Exitio: Plague, opera di un team tutto italiano, è un titolo che omaggia un genere videoludico poco diffuso ai giorni nostri, ma al suo apice negli anni ottanta: il librogame.
È un’esperienza che unisce la narrazione classica al videogioco, dove le singole scelte fatte dal giocatore vanno a influenzare gli eventi futuri.
Sfogliando un ingiallito libro virtuale, saltuariamente accompagnato da artwork di qualità e da un sottofondo musicale calzante, vivremo un’avventura nella quale si dovranno prendere delle decisioni man mano che la storia avanza, andando così a influenzare l’esito della partita. I finali possibili sono cinque e cambiano in base alle scelte effettuate dal giocatore. In alcuni casi le scelte riguarderanno semplicemente la condotta, mentre in altri ci troveremo di fronte a bivi dove si dovrà riflettere un po’ di più per dare la risposta giusta, il cui esito sarà determinato anche dalla gestione del profilo del protagonista. In Omen Exitio, infatti, ci sarà modo di gestire il menu del personaggio dove sono presenti le abilità: osservazione, medicina, combattimento, agilità e carisma. Man mano che si guadagnano punti esperienza, il giocatore potrà distribuirli nelle diverse abilità come preferisce, permettendogli di far fronte a eventuali nemici e di sopravvivere, pur non essendoci un vero e proprio game over. Per quel che riguarda il gameplay, dunque, non c’è molto altro da dire. Le azioni che il giocatore può svolgere sono piuttosto ridotte, ma bisogna tenere in considerazione la natura del titolo e il genere a cui si ispira.
C’è da sottolineare, inoltre, l’elevata qualità del comparto narrativo. Attraverso parole e immagini suggestive è facile immedesimarsi nel protagonista e immergersi in un contesto storico molto accurato. Siamo a fine Ottocento, dove la società Vittoriana fa da sfondo alle vicende di Jake Huntington, uno stimato medico entrato nell’esercito britannico per dimenticare un lutto che lo ha colpito nel profondo. Egli si ritrova a viaggiare nelle lontane terre africane dove è in atto un’epidemia. Lì si imbatterà in qualcosa di un orrore innominabile e che potrebbe mettere in discussione i principi su cui l’umanità si è sempre fondata. Questo viaggio nella follia rimanda alla letteratura di H. P. Lovecraft e ai miti di Cthulhu, fonte d’ispirazione per molti titoli di studi indipendenti (e non solo) negli ultimi anni. Come la scelta tematica, anche la scrittura richiama in modo evidente lo stile dello scrittore di Providence, aspetto che verrà notato con piacere dai lettori più accaniti. E’ dunque una breve esperienza videoludica che si rivolge a una platea piuttosto specifica, ma con un comparto narrativo degno di nota e una grande cura per i dettagli.
Tirando le somme, Omen Exitio: Plague è un titolo appassionante e adatto a chi ama le avventure grafiche di ispirazione lovecraftiana o ai fan nostalgici del librogame. La mancanza di un vero e proprio gameplay esclude una buona fetta di giocatori non avvezzi a questo genere, ma a parte questo e qualche piccolo bug riscontrato ogni tanto, è un prodotto che tutto sommato sa regalare grandi soddisfazioni grazie all’impegno del team torinese Tiny Bull Studios.
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