Ambientato in un elegante mondo in bianco e nero che viene colorato solo con qualche schizzo rosso, Othercide promette un’esperienza di strategia a turni tosta ma gratificante… con però una svolta! Lightbulb Crew tenta infatti di mescolare il genere aggiungendo elementi roguelike. Saranno riusciti nell’intento? Scopriamolo assieme.
Othercide è ambientato in un mondo oscuro in cui è in atto una guerra che vede un’entità malevola conosciuta come La Corruzione cercare di entrare nella nostra realtà così da soggiogarla. L’unico essere che può rivaleggiare contro di lui, La Madre, è stata indebolita. L’unica possibilità per la salvezza del mondo è la creazione di vari versioni con meno potere di se stessa – le cosiddette Figlie – per affrontare le forze malvagie che si stanno scatenando sul mondo.
Ogni personaggio, oggetto o evento in Othercide rivelano alcuni dettagli passati sui personaggi principali. La lore in questo titolo è davvero importante per comprendere il mondo di gioco; c’è una storia, ma non è particolarmente soddisfacente e finisce bruscamente (qualcuno ha detto sequel?). Anche se la lore risulta abbastanza interessante purtroppo la trama principale non mi ha completamente soddisfatto dato che è fin troppo semplice e lineare.
Dato che il videogioco creato da Lightbulb Crew non eccelle nel comparto narrativo andiamo a scoprire l’impianto ludico della produzione. Othercide è un gioco strategico in cui si forma una squadra e la si invia in missione. Per cominciare, dovrete creare i vostri personaggi che sono divisi in tre diverse classi. Il Blademaster è una classe da mischia che infligge il maggior quantitativo di danni e può essere potenziato per migliorare il danno sul bersaglio singolo e allo stesso tempo ottenere più mobilità. Il Soulslinger è il support della situazione, con attacchi che infliggono danni considerevoli e la capacità di potenziare gli alleati. Lo Shieldbearer è invece il tank, con più salute e armatura, e può muovere o rallentare i nemici. Durante il gioco, sbloccherete anche la classe Scythedancer, che eccelle nel distruggere l’armatura nemica e nel gestire gli attacchi ad area. Puoi scegliere qualsiasi combinazione di queste classi, anche se a volte è consigliabile averne due della stessa tipologia (soprattutto per i Soulslinger ed i Blademaster) in squadra.
Othercide può essere meglio descritto come un gioco tattico in stile XCOM. Scegliete con attenzione le vostre Figlie prima della battaglia, le schierate e poi dovrete raggiungere e completare vari obiettivi, come Caccia, Salvataggio o Sopravvivenza. Il gameplay quindi risulta abbastanza familiare e classico, a parte la mancanza delle coperture e della difesa. Ogni personaggio ha una barra AP che viene consumata man mano che vi spostate o attaccate i nemici (ovviamente ogni azione ha un costo di AP diverso). Una volta che si scende sotto la metà dei punti azione si entra in uno stato particolare, il vostro prossimo turno impiegherà il doppio del tempo per arrivare. Ciò significa che si cercherà sempre di evitare di avere meno della metà dei punti azione disponibili, a meno che non sia davvero necessario. Nel titolo inoltre si può attaccare un nemico di lato o alle spalle così da aumentare significativamente il danno inflitto.
Si possono vedere i vari turni (anche quelli nemici) sulla barra del tempo nella parte inferiore dello schermo. La manipolazione di questa barra è una parte importante del gameplay. Nell’avanzare della storia infatti potrete imparare mosse che possono ritardare il turno di qualcuno o accelerarlo. Le azioni ritardanti possono essere attivate in un turno e successivamente innescate in un altro, oppure innescate più volte di seguito. Quando i nemici le utilizzano contro di voi, vi consigliamo di interromperle con attacchi speciali o di ucciderli prima che le azioni vengano attivate.
Le fasi di gioco sono molto standard, dovrete uccidere tutti i nemici prima che lo possano fare loro oppure dovrete raggiungere uno specifico punto bersaglio. Dopo ogni scontro vi avvicinerete al combattimento contro il boss della zona, che generalmente comporta una battaglia contro un nemico estremamente potente che sminuisce qualsiasi altra cosa del livello. Fortunatamente, avete un sacco di tempo a disposizione per prepararvi. Potete scappare dalla maggior parte delle missioni, ma a seconda della tipologia, perderete i premi o le Figlie che avete inviato in missione. Come in XCOM , Othercide ha una forma di permadeath, quindi ogni Figlia che muore viene persa – per un po’.
A differenza di XCOM, anche le Figlie non recuperano la salute tra una missione e l’altra. L’unico modo per recuperare la salute di una figlia è sacrificare un’altra figlia di livello uguale o superiore. Ciò ripristinerà la salute della Figlia e le donerà un nuovo tratto basato sulla classe della Figlia sacrificata. Ovviamente, questo è solo per le emergenze, ma mostra che l’obiettivo del gioco non è quello di arrivare a fine livello il più velocemente possibile ma di vincere con il minor danno possibile.
Dal momento che la salute è difficile da recuperare, non è mai una scelta facile usare le abilità che costano un quantitativo di salute. Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi con questa meccanica, ma la salute è una risorsa che è meglio spendere per fare determinate azioni, non semplicemente come “difesa”. Ogni azione che necessita una parte di salute è assurdamente potente e spesso vi permette di perdere meno salute sul lungo termine se usata al momento opportuno. La maggior parte delle azioni di questa tipologia di azioni costano circa il 10% della salute di una figlia. Potrebbe sembrare molto, ma se si considera che un attacco con un boss infligge un danno considerevolmente maggiore, ogni utilizzo di un’azione che stoppa l’attacco nemico consente di risparmiare molta più salute di quanto non costi. Usare queste tecniche con saggezza è l’unico modo per vincere senza troppi danni.
Ciò influisce anche sul modo in cui puoi battere efficacemente i boss del gioco concatenando le abilità di reazione. Ad esempio, le classi Blademaster e Soulslinger hanno un’abilità di reazione che gli permettono di attaccare un nemico vicino ogni volta che quello subisce danni. Combinando più volte queste abilità durante uno scontro si può avere una vittoria senza troppi intoppi.
La progressione in Othercide però non è perfetta. Per salire di livello ci vuole un sacco di temo, quindi sei bloccati con le abilità di base delle vostre figlie per troppi scontri. Quando sono riuscito a raggiungere il boss finale, non avevo ancora ottenuto nessuna abilità di livello 15 (livello massimo). Anche le abilità stesse a volte non sono per niente bilanciate, con alcune davvero inutili ed altre davvero devastanti.
Il farming invece è utile per ottenere i ricordi, che sono oggetti che possono essere equipaggiati per amplificare le abilità di ogni personaggio, dai danni aggiuntivi ai buff passivi. Alcune abilità possono diventare molto potenti se si combinano con i ricordi, così da avere determinati bonus. Questi oggetti possono trasformare un attacco “normale” in una vera e propria bomba atomica che può eliminare la maggior parte dei nemici base in un solo colpo.
Un altro motivo per cui la salute non è così importante è che la meccanica del “permadeath” del gioco non è così significativa come sembra in un primo momento. In qualsiasi momento, potete riavviare un livello ed automaticamente “uccidere” tutte le vostre Figlie e cancellare tutti i vostri ricordi. In realtà però non si perdono molti progressi perché, giocando, guadagnerete la possibilità di sbloccare ricordi, che includono bonus, come danni migliorati, maggiori pool di salute, saltare qualsiasi boss che avete già battuto e poter resuscitare gratuitamente le Figlie all’inizio di un nuovo tentativo. Significa che perdere una Figlia è temporaneo perché potete resuscitarle nel prossimo turno. Ci sono diverse trovate che vi permettono di superare determinate situazioni difficili. È un concept interessante, ma ha difficoltà a rendere le cose “permanenti”.
Un’altra pecca di Othercide è che l’interfaccia utente è piuttosto disordinata. Dato che il titolo è praticamente solo in bianco e nero non è sempre facile capire al meglio tutte le cose presenti a schermo. Spesso capita di non notare notifiche “fantasma” di avanzamenti di livello, nuovi ricordi o nuove voci di codice. Nulla mi ha impedito di finire il gioco (in circa 25 ore), ma mi è sembrato non studiato alla perfezione. Un altro piccolo problema ma al contempo significativo: il boss finale è molto semplice da sconfiggere e la fine del gioco non è per nulla eccezionale.
Othercide è davvero bello da vedere. L’intero gioco è realizzato in tonalità di grigi, ad eccezione di brevi lampi rossi associati alle Figlie o alla Madre. Le animazioni sono anch’esse ben realizzate e ci sono molte piccole finezze. A volte, l’enfasi sul grigio può rendere difficile distinguere dettagli o cose a schermo come ho detto prima, ma nella maggior parte delle situazioni si ha di fronte uno stupendo spettacolo visivo. Anche la colonna sonora è di buon livello, con un mix di melodie inquietanti e canzoni drammatiche che offrono un’atmosfera molto ispirata. Il gioco cerca una narrazione in stile Darkest Dungeon ma non riesce mai appieno nell’intento, con tracce vocali fin troppo ripetute. Il titolo di Lightbulb Crew offre inoltre i sottotitoli in italiano.
Othercide è un gioco di ruolo strategico imperfetto ma generalmente divertente. Ha alcuni problemi di bilanciamento e un’interfaccia utente fastidiosa, ma oltre a ciò, fa tutto ciò che si prefigge di fare. Non è difficile o punitivo come avrebbe potuto essere un titolo della saga di XCOM , ma può essere un buon sostituto per coloro a cui piace la stessa tipologia di gioco senza però avere la frustrazione quando muore uno dei vostri personaggi. Preparatevi però a morire spesso, poiché la morte è in molti modi l’unico modo per avanzare nel gioco. Nel complesso, mi sono divertito con Othercide, spero solamente che venga ottimizzato al meglio con qualche patch aggiuntiva.