Power Rangers, traaaaasformazione!
Finalmente, dopo aver spolpato in tutti i modi il nuovo picchiaduro dedicato ai mitici Power Rangers, possiamo parlarvi di Power Rangers: Battle For The Grid. Il titolo nasce per festeggiare i 25 anni del brand, ora in mano ad Hasbro, ed è stato sviluppato dallo studio nWay, che ovviamente vi permetterà di controllare i mitici personaggi che hanno caratterizzato la nostra infanzia. Questo se, come me, siete nati negli anni 90. Questo picchiaduro si articola riprendendo lo stile di Dragonball FighterZ, quindi ci sarà un 3vs3 con cambi e assist nel corso degli scontri. In più, immancabili, ci saranno i Megazord, che potranno essere attivati nei momenti più complessi degli incontri.
La nostra prova si è svolta su PS4, ma vi ricordiamo che il gioco è anche disponibile su Xbox One e Nintendo Switch, mentre la versione per PC arriverà nel corso dell’anno.
Con queste premesse, andiamo a scoprire se questo titolo vale l’acquisto!
Modalità di gioco
Partiamo con l’esposizione immediata del grande problema che affligge questo titolo, vale a dire la quantità di contenuti. Le modalità di gioco sono le più classiche per quello che riguarda un picchiaduro 2D: abbiamo la modalità Arcade, la modalità Allenamento, la modalità Versus, per giocare in coop locale con i propri amici. A queste si aggiungono le modalità Online, che possono essere Partite classificate, oppure random. E fin qui tutto a posto, nel senso che comunque è un’offerta che possiamo trovare in tutti i picchiaduro recenti.
Il grande problema è che queste modalità in pratica sono vuote. Soprattutto per quello che concerne la modalità Arcade, che dovrebbe essere la modalità Storia. Questa si articola in otto incontri, ma in pratica la Storia è inesistente. Ma, soprattutto – e questa è una delle grandi pecche del titolo – è la presenza di soli 8 personaggi iniziali a non convincere. Dato il fatto che si potesse attingere a tutte le serie dei Power Rangers, si poteva fare davvero molto, ma molto di più. Di conseguenza, una cosa come la modalità Arcade si limita alla ripetizione di incontri sempre contro gli stessi avversari.
Altro grande problema che mina la qualità del titolo è la gestione dei personaggi fatta “a stagioni”. Nel corso dei prossimi update, infatti, verranno inseriti nuovi Power Rangers, alcuni gratuitamente, mentre altri si potranno usare solo se si possiederà il Season Pass. Questo, per un titolo che comunque possiamo considerare “di nicchia”, mina di molto la possibilità di espandere il proprio pubblico. Di contro però possiamo dire che il gioco standard ha un prezzo molto basso, di circa 20 euro, che però diventa molto più importante se si acquista l’edizione completa, dato che in questo caso si arriverebbe a 40 euro. Questa differenza di prezzo non è giustificabile, in quanto i contenuti del Season Pass (tolti i 3 personaggi in più) non giustificano un Season Pass venduto alla stessa cifra del gioco completo.
Per quello che riguarda le modalità online, che sono certamente quelle principali di questo titolo, nella mia esperienza con il gioco ho avuto serie difficoltà anche solo nel provarle. Data la scarna quantità di contenuti, in pratica tutti gli utenti si sono stancati della modalità, e questo ha fatto in modo che non si potessero provare le sfide online con altri giocatori. E questo è molto particolare, data la presenza del cross-play tra le varie piattaforme. In più, provando a giocare con alcuni amici, non sono stato in grado di giocare con loro. Questo ovviamente giocando online, perchè il titolo, nella modalità Versus, permette di scassarsi di botte in compagnia.
Giocabilità
Dopo aver visto le cose negative di Power Rangers: Battle For The Grid, passiamo invece alle cose migliori. Il titolo, nonostante le problematiche sopra esposte, punta molto forte sulla qualità del gameplay. E possiamo parlare di una scommessa vinta da parte degli sviluppatori.
Il sistema di combattimento è il più classico degli easy to learn, hard to master. Ad ogni tasto corrisponde un tipo di attacco, inclusi i dorsali del joypad, che danno accesso agli assist e ai colpi speciali. Con le combo di tasti è possibile compiere le prese, oppure gli attacchi speciali sopra citati. Per eseguire i cambi di personaggio basterà premere due volte i tasti dorsali L1 o R1. Con R2 o L2, invece, si potranno eseguire gli attacchi speciali. Ogni attacco che andrà a segno porterà al caricamento di una barra, che vi permetterà di compiere un attacco Ultra in grado di fare molti danni, che si può compiere con la combo di tasti L2+R2. Con la pressione in combinazione dei tasti L1+R1 si potrà invece attivare l’attacco dei Megazord, un attacco devastante che porterà distruzione e che, se andrà a bersaglio pieno, riuscirà a ribaltare le sorti della battaglia.
Come potete vedere, il campionario di mosse eseguibili è molto ampio, e questo rende molto divertenti e dinamici gli scontri. Una cosa che vi permetterà di facilitare le battaglie è quella di riuscire a portare i vostri nemici verso il bordo dello schermo, e lì tutto vi risulterà più semplice. Una cosa che mi ha piacevolmente sorpreso, assieme a questo combat system profondo e vario, e che costituisce un altro elemento molto buono del gioco, è la cura nelle animazioni, davvero molto ispirate e che rendono ancora migliori le battaglie.
Comparto tecnico
Passiamo ora alla parte del titolo che ha sia luci che ombre, vale a dire il comparto tecnico. Partendo da quello grafico: il gioco è mosso dall’Unreal Engine 4, e si muove in maniera molto buona specie per quanto riguarda gli effetti delle mosse, ma soprattutto per quello che concerne le animazioni, come detto, e i modelli dei vari Power Rangers. A livello grafico possiamo dire che i modelli dei personaggi siano davvero eccelsi e tra i punti di forza più importanti del titolo. Sempre legato alla penuria di contenuti è invece il discorso che riguarda gli scenari: sono pochi, e soprattutto sono davvero scarni. Abbiamo solo 5 scenari, ma in realtà possiamo parlare solo di 4 scenari effettivi, in quanto uno è semplicemente un Training Center virtuale.
Per quanto riguarda invece il comparto audio, siamo nell’insufficienza più piena. Semplicemente perchè troppo poco incisivo, non si avverte quasi per nulla la sua esistenza, e soprattutto mancano (quantomeno nei menu) le sigle delle varie serie, che potevano tranquillamente essere inserite per dare ulteriore possibilità di effetto nostalgia. Soprattutto nel corso delle battaglie, l’audio è molto poco presente, e non riesce a dare quel brio in più alle lotte.
Conclusioni
Per dare una chiusura a questa nostra recensione, possiamo dire che questo nuovo picchiaduro dedicato ai Power Rangers ha tante ombre e poche luci. Un sistema di combattimento davvero eccelso, accompagnato anche da ottime animazioni e modelli, che però deve scontrarsi con un comparto tecnico altalenante, e una quantità di contenuti davvero troppo esigua. Ma soprattutto, sempre secondo la mia opinione, l’elemento che non permette a Power Rangers: Battle For The Grid di essere un buon titolo è la maniera in cui è stato concepito. Questa struttura “a stagioni” è un elemento particolarmente impediente alla qualità ottimale del titolo, che è sicuramente concepito con un budget ben lontano dalle produzioni tripla A, ma che proprio per questo poteva essere pensato in maniera diversa.
E poi i contenuti. Troppo pochi anche per essere venduti a 19,99€, figurarsi arrivare a spendere 40€ se si volesse anche il Season Pass. Davvero un peccato, perchè comunque gli elementi più importanti per creare un prodotto che potesse esaltare un marchio storico come quello dei Power Rangers c’erano, dato che comunque la componente gameplay è più che ben realizzata. Però, data questa struttura, la speranza che questo titolo possa migliorare c’è, e speriamo davvero che gli sviluppatori riescano a coglierla.