A pochi giorni dalle tanto attese nomination agli Oscar verrà distribuito in Italia Richard Jewell, che uscirà nelle sale italiane il 16 gennaio 2020. Il film è basato sull’articolo di Marie Brenner American Nightmare: The Ballad of Richard Jewell. Un lavoro impegnativo già dal suo intento di portare alla luce i fatti realmente accaduti nel 1996 quando, ad Atlanta — durante i Giochi Olimpici — un uomo ha attentato alla vita di migliaia di persone.
Clint Eastwood, regista della pellicola, ha deciso di raccontare questa storia per esaltare l’uomo che per molto tempo è stato considerato l’attentatore. Con Richard Jewell il cineasta sembra chiudere un cerchio — iniziato nel 2014 con American Sniper e continuato nel 2016 con Sully — che vede come nucleo centrale l’eroismo nazionale sotto diversi aspetti. Perché sì, Richard Jewell è un eroe che ha impedito l’uccisione di molte persone. Quando una persona viene accusata dai media di aver commesso un atto così atroce, nonostante non ci siano prove effettive e sebbene a distanza di anni si sia fatto avanti il vero colpevole, è difficile non avere comunque il dubbio. È proprio questo il proposito di Eastwood: far riflettere lo spettatore sul fatto che spesso non tutto è come sembra, e prima di dare sentenze definitive si devono conoscere a fondo la questione e il dramma che stanno dietro.
TRAMA
27 luglio 1996, Atlanta, Georgia. Mentre sono in corso le Olimpiadi estive, al Centennial Olympic Park vengono organizzati eventi musicali per il centenario dei Giochi Olimpici. Uno zaino che appare sospetto per Richard Jewell — uomo addetto alla sicurezza — ma non per la polizia, viene esaminato. Esso contiene una bomba pronta ad esplodere, e grazie al suo tempestivo intervento impedirà la morte di migliaia di persone. Un eroe che non si sente tale poiché “ha solo fatto il suo lavoro”. La situazione precipiterà quando l’FBI inizierà ad indagare su di lui, e i media faranno credere all’opinione pubblica che Jewell sia l’attentatore.
Si sospetta sempre di chi trova la bomba, come di chi trova il cadavere.
Richard si ritroverà a chiedere aiuto a Watson Bryant che, insieme alla moglie Nadya, fin da subito crederà alla sua innocenza e cercherà di aiutare il sospettato e sua madre.
CAST E PERSONAGGI
Richard Jewell è interpretato da Paul Walter Hauser, che negli ultimi anni ha partecipato a produzioni del calibro di Tonya (2017) e BlaKkKlansman (2018), seppur in ruoli minori. In questo film è il vero protagonista, colui da cui nasce l’azione. A colpire è la sua somiglianza con il personaggio, non solo fisica ma anche comportamentale. Richard appare un uomo a tratti ingenuo, ma con un alto senso del dovere. Egli continua a ripetere di voler aiutare nel caso perché fa parte delle forze dell’ordine. Nel corso del film, si capirà che Richard non ha nulla da nascondere e che non è così stupido come gli altri vogliono far credere.
Ed è qui, a mio parere, che arriva il fulcro dell’intero film: con la figura di Bobi Jewell. Bobi è la madre di Richard ed è interpretata da Kathy Bates. Già vincitrice di un premio Oscar e di un Golden Globe nel 1991 come miglior attrice protagonista per Misery non deve morire, è l’unica del cast artistico e tecnico ad essere candidata anche quest’anno, come miglior attrice non protagonista. Bobi risulta essere il personaggio con cui si empatizza di più. Spesso ci si dimentica che dietro a delle persone che subiscono un attacco mediatico c’è una famiglia — in questo caso una madre — che si trova in mezzo ad un ciclone suo malgrado. Bobi è una donna che vede suo figlio passare da eroe nazionale a mostro in poco tempo, e che subisce una serie di necessarie procedure che la vedono privata della sua intimità. Una donna che non nasconde il suo dolore e se ne fa portavoce. L’interpretazione della Bates ti entra dentro, e ti colpisce per la sua naturalezza.
Sam Rockwell, premio Oscar nel 2018 per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri, interpreta l’avvocato Watson Bryant. Egli difende a spada tratta il suo cliente, facendo in modo che Richard non si metta nei guai per la sua ingenuità. Un uomo tosto che, insieme alla moglie Nadya (interpretata da Nina Arianda), cercherà di salvare Richard da una condanna. Watson e Nadya rappresentano la parte comica del film. Una coppia che non risparmia battute pungenti e molto attuali.
La parte del “cattivo” tocca a Jon Hamm, che interpreta l’agente dell’ FBI Tom Shaw. Egli crede fermamente alla colpevolezza di Richard, e cercherà in tutti i modi di far combaciare i sospetti con le prove, grazie anche all’aiuto di Kathy Scruggs (Olivia Wilde), una giornalista pronta a tutto pur di fare scoop.
REGIA
Clint Eastwood, con questo ciclo sugli eroi americani contemporanei, vuole far vedere diversi aspetti del coraggio umano. Il film si sofferma principalmente sui giorni successivi all’attentato e scorre in maniera semplice e lineare a livello narrativo, senza però tralasciare le emozioni e le sensazioni che attraversano i personaggi in un momento così delicato. La fotografia, a firma di Yves Bélanger, risulta essere altrettanto lineare e pulita, senza virtuosismi di alcun genere. Una storia raccontata per quella che è, dando spazio ai personaggi che agiscono, aspetto in cui si nota chiaramente l’attenzione del regista nei confronti di racconti del genere. Eastwood, nonostante la sua non più tenera età, sforna quasi un film all’anno e fa sempre centro con la sua maestria nel raccontare fatti e personaggi. A stupire è la musica, quasi inesistente, concentrata nei momenti più opportuni ad esaltare l’azione e a rendere ancora più partecipe chi guarda il film. Arturo Sandoval riesce a creare sinfonie che trasportano e che mantengono una certa attenzione.
CONCLUSIONI
Un uomo, per la responsabilità che sente nel proprio lavoro, sventa un attentato di cui viene accusato. Il risultato? La sua vita e quelle delle persone che gli stanno intorno va in frantumi in pochissimo tempo. Ciò dipende spesso dai media, e chi scrive in questo momento ne DEVE essere consapevole, perché il rischio è che la paura blocchi le persone dal fare il proprio dovere.
Richard Jewell è un film che fa riflettere e che svela non solo importanti retroscena di una particolare vicenda, ma che porta a galla modi di agire che possono risultare pericolosi. Un film certamente — e ingiustamente — snobbato dalle giurie che assegnano i vari premi, soprattutto per quanto riguarda l’attore principale e aspetti più tecnici.
Richard Jewell, distribuito da Warner Bros. Italia, uscirà nelle sale italiane il 16 gennaio 2020.
Data di uscita: 16 gennaio 2020
Durata: 129 minuti
Distribuito da: Warner Bros. Italia
Regia: Clint Eastwood
Cast:
Paul Walter Hauser
Sam Rockwell
Kathy Bates
Jon Hamm
Olivia Wilde
Nina Arianda