Nel 1997, sua maestà Rockstar Games con GTA ha rivoluzionato il mondo dei videogiochi, servendosi solo di una manciata di pixel, una visuale a volo d’uccello e una libertà di gioco mai vista prima, accostata sapientemente ad una dose di violenza e criminalità ben canalizzata. Ventidue anni dopo l’uscita di quella pietra miliare videoludica, c’è ancora chi si ispira a quel mitico gioco, cercando di far rivivere lo stesso feeling e attirando così l’attenzione dei videogiocatori che non hanno potuto giocare il titolo originale, ma soprattutto suscitando l’effetto nostalgia nei vecchi gamers. Stiamo parlando di Shakedown Hawaii.
Retro City Hawaii
Shakedown Hawaii è l’ultimo fatica di Brian Provinciano, CEO nonché sviluppatore e Designer di Vblank Entertainment Inc., la software house Canadese che si è specializzata nello sviluppo di giochi che si ispirano alle vecchie glorie videoludiche degli anni ’80 e ’90. È stato proprio un titolo dallo stile retrò come Retro City Rampage che ha portato a conoscenza del grande pubblico questa software house indipendente. Curiosamente, sia Retro City Rampage che Shakedown Hawaii sono stati pubblicati anche per PS Vita, nonostante la console portatile di Sony sia stata completamente abbandonata, mentre nessuno dei due titoli ha avuto una versione per Xbox.
Il crimine paga
La storia di Shakedown Hawaii inizia quando il vecchio (e visibilmente fuori forma fisica) proprietario di un’azienda si rende conto che il suo business sta andando a rotoli a causa dell’introduzione delle nuove tecnologie (internet, e-commerce, streaming, etc.), che hanno di fatto reso i suoi prodotti obsoleti. Naturalmente, la soluzione più logica – ma anche la più faticosa – sarebbe quella di ammodernare sua azienda, ma il nostro protagonista, supportato dal figlio e dal suo bodyguard (entrambi personaggi giocabili), decide di intraprendere la strada criminale con l’intento di conquistare le aziende rivali tramite pestaggi, estorsioni e molto altro.
Scorrazzando per la città
Il gioco è un vero e proprio Free Roaming nel quale avremo da completare delle missioni principali (ben 111) e secondarie (in tutto 15), ma potremo anche andare in giro liberamente a rubare i veicoli, investire pedoni e picchiare i passanti proprio come facevamo nel primo GTA (e nei successivi), ma naturalmente saremo anche oggetto delle attenzioni delle forze dell’ordine. Proprio a questo proposito, segnaliamo il gradito ritorno delle officine che permettono di cambiare aspetto all’auto, dandoci in questo modo la possibilità di sottrarci alle speciali attenzioni della polizia. Inoltre, entrando nei vari negozi sparsi per la città potremo personalizzare l’abbigliamento e lo stile del taglio di capelli del nostro personaggio.
Liberi di devastare
Una delle caratteristiche più interessanti e divertenti di questo gioco è costituita dalla possibilità di distruggere qualsiasi cosa sia presente sul nostro cammino, dalle automobili alle case, dagli alberi agli interni degli edifici. Tutto ciò è supportato da una grande varietà di armi, tra le quali sono presenti anche il Lanciafiamme e il Bazooka per una devastazione totale. Da sottolineare che tutti gli edifici e gli oggetti dello scenario distrutti rimarranno in questo stato fino all’eventuale “morte” del personaggio, per poi tornare integri quando questo tornerà in gioco dall’ospedale più vicino. Anche i veicoli presenti sono tra i più disparati, come nella tradizione di questo genere videoludico. Tra i tanti mezzi di trasporto utilizzabili saranno disponibili anche i motoscafi dotati di speciali propulsori, che permetteranno di fare balzi fino alla terra ferma e invadere le strade (mezzo molto utile per sfuggire agli inseguimenti della polizia).
Sotto il punto di vista grafico, Shakedown Hawaii si presenta molto gradevole grazie ad una grafica molto ricca di dettagli, pur mantenendo lo stile a 16 bit. Anche gli effetti grafici sono ben riprodotti, il tutto gira a 1080p e 60 FPS quando la Switch è all’interno del dock collegata alla tv, mentre in versione portatile la risoluzione si abbassa a 720p con il framerate che rimane comunque stabile.
Oltre alla modalità storia, dal menu sarà possibile selezionare altre due modalità: la modalità Free Roaming e la modalità Sfida Arcade. Free Roaming permette al giocatore di devastare in ogni modo il mondo gioco, si avranno a disposizione fondi illimitati e tutte le armi, ma non si potrà né acquistare proprietà né salvare la partita. Nella modalità Sfida Arcade il giocatore verrà chiamato a superare delle sfide: ognuna di queste è a tempo, e la prestazione sarà premiata con una medaglia di bronzo, d’argento o d’oro a seconda del risultato ottenuto.
Non è tutto oro ciò che luccica
Nonostante una buona quantità di divertimento “vecchia scuola” e qualche buona trovata di gameplay (come la possibilità di distruggere quasi ogni elemento della mappa), Shakedown Hawaii soffre di alcuni difetti che non possiamo trascurare, come la ripetitività delle missioni, il numero esiguo di nemici da affrontare, i troppi medikit a nostra disposizione che rendono fin troppo facili i compiti che ci vengono affidati, e la mancanza di un grado che indichi il livello di “ricercato” dalla polizia. Altra pecca, che potrebbe far storcere il naso ai più, è la mancanza dei sottotitoli in italiano. I dialoghi sono infatti interamente in inglese e, seppur non vengano utilizzati termini particolarmente complicati, una traduzione sarebbe stata utile al fine di alleggerire le molte parti scritte e far comprendere meglio a tutti lo svolgersi della storia.
Conclusioni
Shakedown Hawaii è un titolo che piacerà particolarmente a chi ha amato Retro City Rampage. Infatti presenta la sua stessa carica controversa e il divertimento da vendere, aggiungendo qualche interessante componente di gioco (in primis la distruttibilità delle componenti del mondo di gioco). C’è però da dire che i ragazzi di Vblank hanno perso l’occasione di sfruttare alcuni elementi, come la gestione delle proprietà acquisite durante la trama, che avrebbero perlomeno potuto rendere il gameplay più profondo. Anche la difficoltà generale del titolo rimane un elemento migliorabile, e molto buona invece la longevità, che promette molte ore di divertimento grazie alle tante missioni a disposizione.