Ormai si può tranquillamente definire l’epopea di Bungie sotto l’ala protettiva di Activision, che ha dato i natali a Destiny, come un’esperimento. Ovviamente non si tratta di videogiochi brutti, tutt’altro, ma sicuramente entrambi hanno subito inizialmente la formula del game as a service. Alla fine, sebbene soprattutto il secondo titolo abbia giovato dell’aggiunta di contenuti, Bungie ha deciso di abbandonare Activision.
Dopo quel divorzio, Destiny era essenzialmente su un binario d’arrivo. Bungie aveva solo un obbligo nei confronti della casa di Call of Duty, ossia rilasciare il contenuto del Pass annuale. Questo terminerà con Season of Opulence il 4 giugno. Eccone un trailer.
Ma dopo ciò, quali saranno i piani per Destiny 2? Nel riepilogo settimanale del blog Bungie il community manager di Destiny, David ‘Deej’ Dague, ha rilasciato questa dichiarazione:
In questo momento ci concentriamo su Opulencem, ma dopo che la stagione è stata lanciata e sono state premiate le cinture Raid, il piano è di guardare più a fondo al futuro e condividere con voi di più su una nuova era per Bungie e Destiny 2. Allacciate le cinture e rimanete sintonizzati.
Da ciò si lascia intendere che nei prossimi tre mesi Bungie dovrà concludere le attività in sospeso per Activision, e che la loro partnership arriverà ad una chiusura ufficiale all’inizio di settembre. Quindi Bungie inizia la sua avventura in maniera indipendente, e a gennaio il game director Luke Smith ha inoltre rilasciato questa dichiarazione:
Stiamo pensando a cosa significa essere veramente indipendenti, cosa significa pubblicare autonomamente e, soprattutto, quale futuro di Destiny può ora assomigliare ai nostri giocatori. È stata una caduta indaffarata, e sarà un anno impegnativo. Quando guardo avanti e penso a Destiny, e a dove potrebbe andare, vedo un futuro luminoso, con radici in un passato memorabile.
Solo Bungie sa cosa riserverà il futuro in serbo per Destiny: non ci resta che aspettare.