Silence è un interessante titolo indie di Daedalic Entertainment, pubblicato il 15 novembre 2016 su PC tramite Steam, PS4 e Xbox One. Alla sua uscita – e ancora oggi – il titolo fu accolto calorosamente, tant’è che le recensioni degli utenti su Steam, ad esempio, risultano ancora essere molto positive (85%). Lo scorso 3 aprile, Daedalic ha pubblicato anche un porting di Silence per Nintendo Switch. Lo ha fatto cambiando alcune cose, ma lasciando inalterata la qualità del titolo. Ci siamo incuriositi, e abbiamo deciso di provarlo non appena approdato sulla console portatile. Come si presenta Silence, e come gira su Nintendo Switch? Ve lo spieghiamo in questa recensione.
Cenni sulla trama di Silence
Silence è il sequel di The Whispered World. La sua storia segue un po’ le vicende del prequel, anche se non è per forza necessario recuperarlo per giocare a Silence. C’è da dire, però, che alcuni aspetti fondamentali della trama di The Whispered World riemergeranno per forza di cose durante Silence, e saranno ovviamente arricchiti da altri particolari.
All’inizio di Silence vedremo Noah, fratello maggiore di Renie, sua sorella, tenersi per mano e correre. Stanno infatti scappando da dei bombardamenti dovuti ad una guerra. Troveranno rifugio in un bunker, dove Noah cercherà goffamente di rassicurare la piccola Renie raccontandole le avventure del pagliaccio Sadwick nel mondo di Silence, le avventure di cui parla The Whispered World. All’improvviso il bunker crollerà, e i due fratelli si troveranno separati: ci ritroveremo nei panni di Noah che, preoccupato di cosa sia accaduto alla sorellina Renie, si fa strada tra i detriti, per poi ritrovarsi in un mondo “diverso”. Quel mondo è Silence. Da questo momento in poi partiranno le avventure di Noah alla ricerca di Renie. I due fratelli si ricongiungeranno presto, stavolta andando alla ricerca di una via d’uscita da Silence, come l’aveva trovata già Sadwick nelle precedenti avventure.
Nel nostro girovagare per Silence troveremo degli alleati che avranno quasi sempre un ruolo marginale, ma utile per risolvere alcuni enigmi, e i diversi aspetti della trama si districheranno man mano. Tra i vari alleati ne comparirà anche uno molto prezioso: il bruco Spot. Questo piccolo bruco ci sarà d’aiuto in diversi enigmi ambientali, in quanto capace di cambiare forma, di assorbire elementi, e di infilarsi talvolta in percorsi impervi. Spot, benché non parli, si rivelerà un inseparabile amico per Noah e Renie, nonché appunto un vitale aiuto.
Ma cos’è Silence? Si tratta del mondo in cui è ambientata l’intera avventura grafica di Daedalic. È un regno che si trova tra la vita e la morte. Il titolo rende la tematica in maniera interessante: durante lo scorrere degli scenari e degli enigmi avvertiremo talvolta quel senso di tristezza, ma la narrazione sarà perlopiù leggera, facendoci pensare per la maggior parte del tempo di trovarci in un mondo magico, immaginario, ma vivo.
Il porting su Nintendo Switch
Come si comporta Silence su Nintendo Switch? Innanzitutto c’è da dire che il titolo nasce come “punta e clicca”, quindi adatto a essere giocato col mouse su un PC. Su Switch invece, Daedalic lo ha un po’ adattato. Potremo infatti muovere il personaggio, con lo stick analogico sinistro, e con quello destro scegliere con quale delle parti dello scenario interagire, azione possibile con la pressione del tasto A. L’adattamento è abbastanza semplice e agevole, anche se sporadicamente ci parrà un po’ legnoso, soprattutto quando avremo a portata più situazioni con cui interagire.
Anche la versione Nintendo Switch, come le precedenti, presenta la possibilità di avvalersi di suggerimenti, tenendo il livello di sfida sempre alla portata del giocatore. Sarà infatti possibile visualizzare questi suggerimenti su schermo con la pressione di uno dei due stick analogici.
Il porting sulla console ibrida della grande N presenta però un difetto: i tempi di caricamento tra uno scenario e l’altro risultano un po’ lunghi. Soprattutto quando passeremo da un capitolo a un altro, avanzando nella storia, noteremo dei tempi di transizione decisamente lunghi, di 30 secondi o anche più. A parziale discolpa possiamo però dire che Silence non presenta la possibilità di salvare, facendolo in automatico tra uno scenario e l’altro. Questo potrebbe far lievitare un po’ i tempi, ma avremmo comunque preferito dei caricamenti più celeri.
Il titolo si presenta con doppiaggio in inglese, o in tedesco, ma con possibilità di mettere i sottotitoli anche in italiano. Anche qui, forse un doppiaggio in italiano avrebbe reso meglio. Ma comunque il parlato in inglese è piuttosto scorrevole, e non risulta pesante né sgradito, in quanto la maggior parte dei dialoghi saranno composti da poche frasi e raramente ci imbatteremo in conversazioni articolate durante il gioco.
L’intera avventura grafica ci terrà incollati alla Nintendo Switch tra le 6 e le 10 ore, a seconda della nostra bravura e velocità nel risolvere i vari quesiti che ci si pareranno davanti nei vari scenari. Saranno tutte ore piacevoli, vorremo sempre sapere cosa seguirà, cosa starà facendo Noah, o Renie, o ancora vorremo capire come Spot ci aiuterà a risolvere questo o quell’enigma. A questo aggiungiamo la trama, che si evolverà e ci coinvolgerà dall’inizio alla fine.
Durante la nostra avventura nel mondo di Silence non abbiamo riscontrato cali di frame, né bug grafici o di altro genere. Anche i consumi di batteria sono sembrati nella norma, assestandosi tra le 2 ore e mezza e le 3 ore di gioco con una carica completa della batteria. Ne risulta un porting decisamente ben fatto, non fosse per i caricamenti un po’ lunghi tra i vari capitoli.
Valutazione finale
Silence è un’avventura grafica di buon livello e su Nintendo Switch risulta essere un porting davvero ben fatto, anche se non manca qualche difetto. Se siete appassionati del genere, amerete il gioco senza riserve. Il titolo è in vendita su Nintendo eShop a 39,99 €, un prezzo a nostro avviso un po’ alto, e forse questo può essere l’unico motivo che potrebbe farvi tentennare sull’acquisto. Per tutto il resto, possiamo fare solo un plauso a Daedalic, che ha portato su Switch un titolo che merita di essere giocato e goduto, dal primo all’ultimo enigma.