Sempre rimanendo in tema sconti sul PSN (potete trovare tutti i link all’inizio della recensione di Cat Quest) è presente anche Sleeping Dogs Definitive Edition. Originariamente uscito sulle console della scorsa generazione nel 2012, è stato rimasterizzato nel 2014. Un titolo che fonde il free roaming ad un sistema di combattimento corpo a corpo basato sul Free Flow System e un’ambientazione squisitamente orientale. Vediamo come si presenta oggigiorno, nel 2018.
Un poliziotto sottocopertura
In Sleeping Dogs i giocatori impersonificheranno Wei Chen, un poliziotto sottocopertura che dovrà distruggere dall’interno la mafia stanziatasi ad Hong Kong. Seppur le premesse possono sembrare più che discrete, la trama risulterà troppo diluita e mal raccontata. Non ci saranno veri e propri colpi di scena ed i personaggi con cui interagiremo non si possono considerare ben riusciti. Nel corso del gioco dovremo stare attenti sia ai punti karma positivi che a quelli negativi. I primi saranno di colore blu e raffigureranno il nostro incarico da poliziotti (quindi non uccidere civili o altro). Mentre i secondi riguarderanno la fiducia che otterremo nella gang di malfamati (scappando dalla stessa polizia o sconfiggendo le altre crew). Non ci saranno quasi mai vere e proprie scelte da fare, rendendo il discorso della copertura un po’ campata per aria ed inutile sul fronte del gameplay. Un vero peccato perché le premesse c’erano tutte ma Square Enix e United Front Games non sono riusciti a sfruttarle. Impeccabile ancora oggi, invece, la cura con cui è stata ricreata la città di Hong Kong: piena di luci, grattacieli, vicoli, mercati e vita.
Combattimenti corpo a corpo ma non solo
Wei Chen è un poliziotto tuttofare. Sa guidare macchine, moto e barche in maniera sopraffina. E’ in grado di inseguire chiunque cerchi di scappare con un parkour degno del campione del mondo della disciplina. Spara e combatte a mani nude come se avesse avuto l’Agente 47 e Jeckie Chan come maestri. Insomma sa fare tutto nel miglior modo possibile ed è bello per questo Sleeping Dogs. Non vuole essere un titolo dove bisogna imparare a fare questo o quello (al massimo sono presenti delle palestre dove potremo imparare nuovi stili di lotta e mosse) ma dà tutto e subito al giocatore. Il sistema di guida risulta molto arcade e di facile comprensione, ricordatevi però che la guida è a sinistra. Per quanto riguarda i combattimenti bisogna fare due distinzioni: corpo a corpo e sparatorie. A mani nude Sleeping Dogs riprende il caro Free Flow System, con schivate, contromosse e colpi deboli o potenti, e ci aggiunge le esecuzioni ambientali. Sarà bellissimo vedere visi arrostiti sulle centraline elettriche o teste frantumate dentro i condizionatori della metropoli; ma purtroppo dopo l’euforia iniziale si inizieranno a vedere i limiti e le ripetizioni di tale tecnica. I combattimenti risulteranno troppo semplici ed anche le sparatorie sembreranno quasi un riempitivo. Piene di QTE e di coperture dinamiche. Niente di nuovo nemmeno su questo fronte. Il parkour, invece, sembra essere stato ripreso (e semplificato) dai classici Assassin’s Creed: un tasto per correre ed uno per saltellare e superare qualunque ostacolo. Non male ma, a causa di bug ed animazioni non proprio perfette, siamo davanti ad un nulla di realmente incisivo. Peccato. Ecco la parola perfetta. Buone idee ma si poteva osare di più (ricordiamoci però che uscì nel 2012 originariamente).
Per fortuna che è l’edizione definitiva
Sleeping Dogs Definitive Edition, seppur chiamata così, non è la miglior versione presente sul mercato. Quella PC, infatti resta quella più meritevole sotto il profilo grafico e dell’ottimizzazione. Anche se su PS4 e Xbox One la risoluzione è di 1080p il frame rate resta ancorato ai 30fps ed addirittura sono presenti diversi cali, soprattutto a bordo dei veicoli mentre si sfreccia ad alte velocità. Sono migliorati gli shader e le ombre, si è aumentato il numero di NPC ed allungata la draw distance, ma nulla di realmente eccezionale. Il doppiaggio rimane di spessore, così come la traduzione in italiano, ma è tutto un vero peccato perché Square poteva avere tra le mani una vera miniera d’oro ma non ha avuto il coraggio (o forse le capacità) di plasmarla a dovere.
Resta comunque il fatto che rimane un titolo consigliato solo per coloro che non l’hanno mai giocato e solo nel momento in cui è in sconto (come adesso), in quanto, dobbiamo dirlo, non è proprio “invecchiato” benissimo.
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