Ebbene l’attesa è finita, il countdown è prossimo allo zero e tra poche ore uscirà nei cinema italiani il nono film della saga di Star Wars. L’ultimo capitolo, intitolato L’Ascesa di Skywalker, metterà fine alla terza trilogia principale dell’universo di Star Wars, aperta dal settimo film dal nome Il Risveglio della Forza. Ormai è noto a tutti che quella di Star Wars è una delle saghe di maggior successo nel mondo. Tutto iniziò nel 1977 con l’inizio della prima trilogia, costituita da episodio IV, V e VI, che pose le basi di un successo planetario tanto da divenire un cult. L’universo si espanse con la seconda trilogia, composta dagli episodi I, II e III, realizzati successivamente come prequel dei film originali. Infine si giunge ai giorni nostri con l’ultima trilogia, che racchiude episodio VII, VIII e IX, ponendosi cronologicamente come un sequel degli eventi narrati precedentemente.
Tra una trilogia e l’altra non sono comunque mancati prodotti più o meno canonici, i quali hanno dato vita a ciò che chiamiamo universo espanso di Star Wars. Spesso introducendo nuovi pezzi di storia o comunque approfondendo “la lore” della “galassia lontana lontana” e/o il background di alcuni personaggi. Mai etichetta di “universo espanso” fu più azzeccata, tanto che nonostante la miriade di prodotti appartenenti a media differenti(film, cartoni, libri, videogiochi e chi più ne ha ne metta), si può tranquillamente distinguere una linea immaginaria di congiunzione tra tutto ciò che è targato Star Wars. All’atto pratico si può parlare di un progetto solo, unificato principalmente dalle tematiche che affronta.
La forza: Un bene o un male?
La Ribellione continua a lottare anche se ormai decimata, senza mai fermarsi, mentre il Primo Ordine si è riorganizzato sotto la figura di Kylo Ren come Leader Supremo. Contemporaneamente Rey si allena duramente per percorrere la via della Forza, sotto l’attenta e incoraggiante guida di Leia Organa (Skywalker), avviata a sua volta nel suo percorso dal fratello Luke. Questo equilibro viene prontamente rotto dal ritorno del redivivo cancelliere Palpatine, sempre più deciso a rifondare un Impero con l’aiuto di Kylo Ren. Da qui inizia un viaggio verso la ricerca della propria identità interiore, che confluirà nel tema più caro della serie: lo scontro tra bene e male.
In effetti al di là dei duelli, delle scene più comiche o di quelle più spettacolari, centrale è lo scontro tra il bene e il male come le due facce della stessa moneta: la Forza. Essa è un campo energetico creato da tutte le cose viventi, che a sua volta le circonda, le penetra, compattando tutta la galassia. La Forza è un’entità metafisica che agisce sull’universo, donandogli il suo ordine naturale. All’interno di quest’ultimo si scontrano il lato Chiaro e Oscuro della Forza in una lotta, che non cessa mai, combattuta per generazioni dai Jedi e dai Sith. I primi, i quali naturalmente rappresentano il lato Chiaro, sono guidati dall’altruismo e da altri sentimenti positivi, mentre i secondi sono avvinti dal lato oscuro e da sentimenti negativi come l’odio. Ebbene ci sarà l’ennesimo scontro tra le due forze e il destino di entrambe sarà nelle mani di Rey.
Regia e Cast
Dietro la macchina da presa torna l’esperta mano di J.J Abrams, già regista del primo capitolo, Il risveglio della Forza del 2015. Il regista, supportato nella creazione della sceneggiatura da Chris Terrio, ha lasciato ancor a una volta la sua firma all’interno della trilogia. Il risultato finale è un buon film che svolge a pieno il ruolo per cui è stato concepito: essere la quadratura del cerchio per questa trilogia. Certo non è tutto perfetto e se dovessi essere pignolo, non potrei tacere di come il ritmo narrativo con cui vengono presentate delle scene risulti assai velocizzato. In questo modo lo spettatore non ha neanche il tempo di metabolizzare pienamente ciò che è successo, lasciando una certa sensazione che potesse essere inserito meglio nell’economia del film. In sostanza, se nel complesso la produzione si attesta su livelli buoni, purtroppo c’è qualche “scena” fuori dal coro che non convince.
Il cast presenta volti nuovi e naturalmente vecchie conoscenze, tra i tanti è giusto citare Billy Dee Williams (Lando Calrissian), John Boyega (Finn), Oscar Isaac (Poe Damenron), Adam Driver (Kylo Ren), Kelly Marie Tran (Rose Tico), Daisy Ridley (Rey) Carrie Fisher (Leia), Mark Hamill (Luke). Tutti i nomi citati e non hanno fatto un lavoro più che discreto, anche se con qualche sbavatura. Inoltre la scena è stata rubata dai soliti nomi, in particolare dalla Ridley, protagonista assoluta del film. Come alcuni trailer avevano anticipato, questa è la sua battaglia, infatti Rey dovrà affrontare le proprie paure nel suo percorso da Jedi. Tuttavia non sarà sola dato che tra una missione e l’altra avrà il sostegno dei suoi amici Poe e Finn fin dove sarà loro possibile. Quest’ultimi, cooprotagonisti di questa trilogia, ricevono giustizia dagli attori che li hanno interpretati, apparendo convincenti a schermo quando interpellati.
In conclusione
L’ascesa di Skywalker, è per la nuova trilogia di Star Wars, un finale coscienzoso. Come per tuta la trilogia, in questo film si è fatto un sapiente uso dell’universo di Star Wars per quanto riguarda personaggi e ambientazioni, tutti caratterizzati nello stile della saga. A quanto descritto fin ora si accompagnano l’azione più spettacolare, vecchie e nuove musiche con un risultato che non sarà il migliore tra tutti i film, ma rimane azzeccato. In sostanza siamo arrivati alla conclusione dell’iconica saga degli Skywalker. Con questo film si mette un punto alle vecchie storie e si va a capo in attesa di nuove avventura nella galassia lontana lontana.