Avete presente le classiche partite di hockey su ghiaccio, per chi magari è un fan della NHL, in cui ogni tanto vedete volare qualche mazzata fatta come Dio comanda? Ecco, prendete questa idea, applicateci una grafica 8-bit, togliete ogni tipo di fallo ed etica sportiva. Così avrete Super Blood Hockey.
Il titolo sportivo è sviluppato da Loren Lemcke per lo studio Digerati, il famoso studio produttore di giochi indie che ha pubblicato giochi come Slain: Back From Hell e tantialtri. Si tratta di una versione ancora più violenta di uno degli sport più aggressivi e fisici del mondo. Abbiamo provato questo titolo su Nintendo Switch.
Un’avvertenza prima dell’analisi: se avete dei principi morali funzionanti, il gioco non fa per voi. Per tutti gli altri, benvenuti nel mondo di Super Blood Hockey!
Modalità di gioco
Super Blood Hockey vi trasporterà in un mondo dove gli avanzi di galera dovranno sopravvivere una volta lanciati sulla pista di ghiaccio. Il titolo si presenta come un classico sportivo, e sono presenti infatti varie modalità di gioco: abbiamo la modalità Esibizione, in cui potremo giocare una partita rapida, da soli oppure in compagnia, fino ad un massimo di 4 persone. E in questa si potranno decidere le impostazioni, come ad esempio la durata dei periodi, e soprattutto il livello di sangue che vedrete sullo schermo. Ci sono anche altre impostazioni, ma queste vanno sbloccate giocando la modalità Challenge.
Altra modalità presente, e che vi consiglio di avviare prima di tutte le altre, è la modalità Tutorial. Questa vi introdurrà alle meccaniche di gioco, che in realtà sono molto semplici: i 4 tasti del Joy-Con destro servono per eseguire i comandi, anche se in realtà il tasto che più di frequente vi troverete a premere sarà il tasto A. Con il tasto B potrete passare il puck, direzionando manualmente il passaggio con la leva analogica, e con Y tirerete in porta. Con il tasto X invece potrete cambiare giocatore. Ma, come vi dicevo, il tasto fondamentale sarà la A. Questo perchè è il tasto per il body-check, vale a dire quindi il tasto per la difesa. Nell’hockey molto spesso si usa il bastone per intercettare gli avversari, qui invece bisognerà spingerli di peso, fin quando non cadranno e potrete recuperare il disco. Il tutorial vi spiega questo.
Una volta finita questa prima parte vi troverete nella doccia, con altri compagni, e qui vi verrà spiegata una dinamica di gioco fondamentale: la rissa. Colpendo più volte un giocatore avversario si attiva la rissa, e qui dovrete premere il tasto A per colpire gli avversari, fin quando resteranno in piedi solo giocatori della propria squadra. A fine rissa, almeno un giocatore della squadra caduta subirà un infortunio, più o meno grave, e quindi si attiverà il Power Play, vale a dire la giocata in superiorità numerica. Proprio come l’hockey reale, ma solo in salsa gore. Nell’hockey reale, infatti, questo tipo di situazione si attiva solo con una penalità di tempo comminata ad un giocatore, mentre in Super Blood Hockey se un vostro giocatore dovesse subire un infortunio fatale, morirà sul campo.
Abbiamo parlato prima della modalità Challenge, e questa è forse la parte meno riuscita del titolo. Si tratta in pratica di 5 sfide che vi permetteranno di sbloccare altrettante nuove opzioni. Le sfide in sé sono anche divertenti, ma forse sarebbe stato meglio inserire le opzioni direttamente, di modo tale anche da innalzare la difficoltà complessiva del gioco che, una volta presa confidenza con i comandi, risulta davvero troppo facile.
Ulteriore modalità è quella Torneo. In questa modalità creerete un mini-torneo, scegliendo la nazione di rappresentanza, e anche qui potrete personalizzarne le impostazioni. Arriviamo però ora alla modalità principale del gioco, vale a dire la Franchigia. In questa modalità creerete da zero la vostra squadra, e sceglierete la nazione di rappresentanza. Dopo di che, il vostro Presidente della squadra, attraverso una cutscene, andrà ad iscrivere il team al campionato. Al modico prezzo di un rene (letteralmente), potrete così iniziare la vostra modalità Carriera. Posso dire solo che questa modalità è così ben fatta che può tranquillamente reggere il confronto con FIFA, NBA 2K, e tutti i titoli sportivi più blasonati. In pratica dovrete acquistare i giocatori per formare il vostro roster, e da qui potrete gestire ogni elemento dei vostri uomini. Si tratta di una modalità gestionale, in quanto potrete dire ai vostri giocatori se allenarsi, potrete decidere la dieta dei vostri giocatori, oppure anche di dargli una “pompatina” dando loro droghe e doping. Giocando le partite, inoltre, dovrete fare attenzione agli infortuni, in quanto può esserci il sopracitato rischio di morte sul campo. In quel caso potrete buttare il cadavere del giocatore e acquistarne un altro. Sì, ve lo avevo detto, Super Blood Hockey non è per gente con principi morali. Il tutto, ovviamente finalizzato alla vittoria del titolo, che passa attraverso dei Playoff. Ogni gara vinta vi darà un premio in denaro, che potrete usare per gestire i giocatori oppure acquistarne di nuovi. L’unica cosa che ho trovato un po’ fastidiosa è il fatto che la fase gestionale non avviene attraverso dei menu, ma bisognerà muoversi all’interno di un training center, e questo rende questa fase forse un po’ troppo lunga da gestire, in quanto gli spostamenti tra le sezioni richiederanno tempo.
Il gameplay
Tutto molto bello fin qui, ma come si comporta Super Blood Hockey pad alla mano? Il gioco è dannatamente divertente. Come detto, rispetto magari al suo collega che punta molto di più alla simulazione, vale a dire NHL 19, il gameplay qui è molto più minimalista. Anche nella serie EA Sports è possibile fare body checking agli avversari, ma questo spesso comporta delle penalità. Anche nella serie EA Sports si possono fare risse, ma questo è un comportamento antisportivo. In Super Blood Hockey tutto è il contrario di tutto. La cosa che ho trovato davvero ottima per questo titolo è l’immediatezza con cui si riesce ad immergersi nel gioco, questo sistema così semplice rende tutto molto più frenetico. E soprattutto, ti lascia sfogare la cattiveria. Colpire avversari e arbitri, perchè sì, si possono stendere anche gli arbitri, dà una soddisfazione completa. Il campionario di mosse con cui farlo non si limita solo alle spinte, è possibile infatti anche stenderli colpendoli con il disco, magari tirandolo a tutta forza. Altra cosa molto buona sono i movimenti dei personaggi, che sono resi alla perfezione sul terreno scivoloso che è la pista da hockey, fattore che richiede una certa abilità nel muoversi.
Arriviamo ora però al punto focale, che purtroppo influenzerà di molto questa nostra opinione: la difficoltà. Super Blood Hockey è una passeggiata di salute. Il gioco è davvero troppo facile, magari non nelle prime fasi, quando ancora si devono capire bene le meccaniche, ma una volta fatto questo, diventerà davvero troppo semplice. Basterà colpire avversari come se non ci fosse una domani, e poi arrivare davanti alla porta avversaria. Lì basterà un passaggio al compagno, e il gol sarà quasi automatico. Anche trovando i portieri più forti, questa meccanica vi permetterà 9 volte su 10 di fare gol. Questo mina molto la qualità del titolo, che per il resto è davvero assoluta. Il problema sta inoltre nel fatto che questa difficoltà non si possa modificare. Ma comunque, ripetiamo: si tratta di una produzione indie, tirata su da un solo sviluppatore, che posso dire abbia davvero fatto un lavorone con questo titolo.
Comparto tecnico
Per quanto riguarda le prestazioni del gioco, possiamo solo dire che, essendo un titolo con grafica 8-bit, le prestazioni sono più che eccelse, sia in modalità portatile che in modalità TV. I personaggi si muovono bene, ed il puck è sempre ben visibile, elemento fondamentale per un gioco di hockey. Sicuramente la telecamera dall’alto aiuta. Una delle cose che sicuramente vedrete più spesso saranno i pixel di colore rosso che rappresenteranno il sangue, che in questo gioco scorre a fiumi. Una cosa particolarmente apprezzabile è il continuo scorrere del sangue quando si avranno giocatori infortunati a terra, e questi non saranno elementi di scenario: bisognerà considerarli come ostacoli in campo.
Per quanto riguarda invece il comparto audio, possiamo dire che non abbiamo una colonna sonora, come le EA Trax, e le partite non dispongono di telecronaca. L’audio in partita sarà accompagnato da musica di sottofondo, che però non va mai a coprire il rumore dei contatti, oppure il rumore del puck che colpisce gli avversari. Ogni azione è ben evidenziata da suoni, come ad esempio un segnale acustico quando si colpisce il palo. Ma per il resto, non siamo davanti a nulla di rivoluzionario.
Conclusioni
Di nuovo, a sorpresa, mi trovo davanti ad un altro titolo che si può candidare ampiamente a Sports game dell’anno. Lo so, chi mi segue saprà benissimo che avevo detto questo anche di MLB The Show 19, ma posso dire che i due titoli possono lottarsela. Semplicemente perchè Super Blood Hockey è anticonvenzionale, divertente, e volutamente contro ogni tipo di etica. E questo sarebbe lo sport senza le regole, specialmente l’hockey su ghiaccio. Questo fattore è molto interessante, perché comunque contiene dei messaggi molto negativi, ma riesce a renderli divertenti.
Ripeto, colpire e stendere avversari dà una strana soddisfazione e, al netto di una difficoltà troppo bassa, questo gioco è in grado di intrattenervi per ore e ore. Soprattutto per quello che riguarda la modalità Franchigia (su cui evidentemente lo sviluppatore ha speso molto tempo ma con cui ha creato un vero e proprio gioiellino) da prendere ad esempio anche in produzioni con molto più denaro e molto più vendute. Ma posso dirvi che, per 14,99€ – tra l’altro lo trovate già in sconto a 11,99€ – se siete fan del disco, è un acquisto quasi imprescindibile.